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LA GRANDE BARRIERA CORALLINA IN PERICOLO

La Grande barriera corallina, Great Barrier Reef, è la più grande barriera corallina del pianeta. Si trova in Australia è lunga 2600 Km la sua superficie occupa 344.400Km/q ed è composta da 900 isole. Si trova nella parte nord occidentale dell'Australia lungo la costa del Queensland. E' così grande che la si vede dallo spazio. Questa barriera ospita miliardi di organismi, è una vasta area di biodiversità ed è Patrimonio dell'umanità dal 1981 e la CNN l'ha inserita nelle sette meraviglie del mondo. Un po' di storia: James Cook, grande esploratore inglese, vissuto nel 1700, salpò a bordo della sua nave Endeavour per cercare la Terra Australis che, secondo gli scienziati esisteva e bilanciava la massa terrestre dell'emisfero settentrionale. Cook navigò verso sud-ovest, per sei mesi e incappò nella Nuova Zelanda. Quindi proseguì per poter disegnare la mappa. Andando sempre verso ovest giunse sulla costa sud-orientale dell&#

SARDEE IN SAOR

Come ogni anno, e da più di quattrocento, a Venezia si festeggia il Redentore. I veneziani sono molto legati a tale evento e ne vanno molto orgogliosi, secondo me fanno bene perché è uno spettacolo che, almeno una volta nella vita, sarebbe da non perdere.  Quando arrivai in Veneto la mia dolce metà organizzò tutto e mi portò in barca, su una topa, per partecipare ai bagordi veneziani. Ricordo che il pomeriggio del sabato ci ritrovammo insieme al proprietario di questa tipica imbarcazione e ad altri amici per imbarcare tutto l'occorrente. Una volta pronti siamo scivolati pian pianino sulle acque tranquille della laguna. Arrivati a destinazione ci siamo piazzati in bacino e tra un bicchiere di vino, o di birra, e assaggini dei vari menù a disposizione, abbiamo atteso la sera per assistere ai fuochi. Uno spettacolo pirotecnico magnifico, reso ancora più magico dall'ambiente circostante. C'è poco da dire ma Venezia è magica di suo e tutto prende un altro aspetto. Comunque

SESTA PARTE-DUE DI ASSO HIMALAYA

Si parte per il Marka!!! [18th May 2009] I giorni spesi a Leh e nei suoi dintorni sono stati proficui:  abbiamo avuto l’occasione di scattare buone foto, registrare preghiere e suoni di culture e lingue diverse, abbiamo completato l’acclimatazione e la preparazione. In dieci giorni ci siamo lasciati alle spalle i mal di testa, i problemi alimentari ed il fiato corto. Le valli si sono liberate dalla neve ed il tempo si è stabilizzato. Si parte per il primo obbiettivo della nostra spedizione: la Marka Valley.  La valle del fiume Marka è una delle più conosciute del Ladakh ed una delle più caratteristiche e ricche di vita della regione. Durante il nostro viaggio incontreremo diversi villaggi d’alta quota, monasteri e supereremo tre valichi attorno ai cinquemila metri.  Il tempo speso a Leh è servito anche ad instaurare buone relazioni con la gente locale e ci ha permesso di conoscere Tsering, un rifugiato tibetano che vive a Stok, un paesino nei pr

RAMAZZOTTI

Eccomi qua, buon sabato a tutti. Oggi è uno di quei giorni dove l'aria è caldissima, il sole splende e la maggior parte delle persone si è recata in spiaggia per cercare un pochino di frescura. Fa caldo e se chiudi gli occhi vedi animarsi davanti a te uno splendido ghiacciolone verde che sgocciola a più non posso e tu allunghi la mano tremante per afferrarlo e assaporarlo: le tue papille gustative iniziano pian, piano a sentire il dolce e fresco sapore di menta mentre i denti scricchiolano tra un morso e l'altro! Ad un certo punto viene, senza neanche accorgersene, il classico sclap della lingua contro il palato. E' fatta mi sono rinfrescata....tra le dita non rimane che il bastoncino di legno ancora umido e.....basta! Un secondo e poi di nuovo il caldo, l'afa che ti assilla e ti opprime, e allora?...... Chiudo gli occhi e eccolo lì un nuovo grande, immenso, fresco ghiacciolo arancione....slurp! Solo così ci si rinfresca se non si vuole ricorrere alla comodità de

MAR ADRIATICO: DICIAMO NO ALLE TRIVELLAZIONI

Mar Mediterraneo oggi BREVE STORIA: Questo mare non è sempre stato così il suo aspetto è cambiato nei secoli: Circa 200 milioni di anni or sono dalla costa settentrionale africana si stacca una parte di terra lunga all'incirca 1200 km e larga 150, lasciando un vuoto tra Tunisi e Bengasi. Questa zolla diventa l'Italia. L'isola vaga per le acque che in futuro diventa il Mar Mediterraneo, per un milione di anni fino a quando si attacca al continente europeo. L'impatto fu così potente che diede origine alla catena montuosa delle Alpi.  Infatti si può dire che il nostro pianeta dalla sua origine ad oggi ha mutato il suo aspetto molte volte. Se vi interessa la storia della nascita del nostro stupendo pianeta seguite il post TERRA: ORIGINI, in PIANETA. Il nome Mediterraneo significa " centro del mondo" Circa 5 milioni di anni fa il Mare suddetto, era una vallata secca in quanto  si era chiuso il passaggio nello stretto di Gibilterra , in seguit

QUANTI DISASTRI!

La nostra bramosia non ha mai fine e quante volte il pianeta ha pagato ciò? Quanti disastri ambientali ci sono stati, quanti animali sono morti, fino a che punto vogliamo arrivare? La ricerca dell'oro nero in questi ultimi venti anni ha causato molti danni all'ambiente che noi, invece, avremmo dovuto salvaguardare e prendercene cura per vivere meglio il nostro presente e il futuro. Non siamo soli sulla terra e se proprio ci consideriamo gli eletti, l'unico essere vivente che ragiona, allora abbiamo l'onere di tutelare tutti gli esseri viventi che vivono sul nostro pianeta.  1991 durante la Guerra del Golfo, Golfo Persico, l'esercito iracheno deliberatamente apre le valvole delle condutture di petrolio del Kuwait, Arabia Saudita e Iran, causando dei danni gravissimi all'intero ecosistema. Contemporaneamente, 732 pozzi prendono fuoco. Una nave cisterna liberiana, Abt Summer, in Angola, prende fuoco, la conseguenza è drammatica, brucia per tre giorni e

QUINTA PARTE-DUE DI ASSO HIMALAYA

Brazil Adventure: Chemrey monastery [14th May 2009] La situazione è questa: Brasiliana, 36 anni, lunghissimi capelli biondi fino al sedere, inguainata in un paio di pantaloni da trekking ed in giro per il Ladakh da sola da tre settimane. Questo per farvi capire il guaio che ci è presentato all’orizzonte nel mezzo di un bazar. Con un grande sorriso ci ha chiesto se ci andava di accompagnarla per 45km con un pullman pubblico a visitare un monastero piuttosto isolato nella zona a nord est di Leh. Voi, nei nostri panni, cosa avreste risposto? Prima ancora che il sole fosse alto mi ritrovo su un pullman sgangherato in mezzo a sacchi di riso e ridenti facce tibetane arrostite dal sole. Piano piano il pullman arranca lungo la strada verso Chemrey e dopo un’ ora di viaggio e mille fermate ci ritroviamo nel mezzo del nulla ai piedi di una collina sovrastata da un monastero bellissimo. Marina, Enrico ed Io ci incamminiamo lungo la strada polverosa salendo la