Passa ai contenuti principali

Post

DECIMA PARTE PARTE-DUE DI ASSO HIMALAYA

Lettere dall’Italia per i due in Ladakh [1st June 2009] Ormai è un mese che siamo in viaggio: freddo, caldo, fatica, mal di stomaco e cibo piccante sono ormai parte delle nostre giornate. Dormiamo ogni notte in un sacco a pelo, non importa se siamo in tenda, in una guest house, in casa di qualcuno o solo in una stalla puzzolente (ma calda!!). Ci si lava i denti con una bottiglia di acqua minerale e ci si lava il resto solo quando si trova un po’ d’acqua calda. Si lavano i calzini quando si può e si convive con la polvere come crema protettiva.  Per il cibo ci si arrangia: sogno un pezzo di pane bianco ed una bistecca al sangue, avere un bicchiere di vino e del caffè non liofilizzato rappresenta un lusso che non è concesso nemmeno alle nostre faraoniche europee finanze. Enrico si è smagrito oltre il dovuto e lo sto rimpinzando di uova sode, patate e chapati, il pane locale. Se non riprende un po’ di peso rischia di essere portato via dal vento quando

I BENANDANTI

I buoni camminatori, piccole congreghe del XVI-XVII secolo, presenti in Friuli legate ad un culto pagano-sciamanico contadino basato sulla fertilità. Queste congreghe hanno avuto il compito di proteggere i villaggi e i raccolti dei campi da interventi poco graditi operati da streghe. In Friuli fino a Verona, Vicenza, Istria e Dalmazia era presente questo culto, che proviene dalle popolazioni germaniche, slave, e ungheresi. A volte capita che un neonato nasca ancora avvolto dal sacco amniotico i cosiddetti nati con la camicia, i fortunati, i privilegiati. In questi casi, la levatrice, o la madre, raccoglievano un brandello di questo sacco che veniva benedetto ed appeso al collo del piccolo, come amuleto. Quando raggiungevano i diciotto anni i fortunati, nelle notti di quattro tempora (quattro gruppi di giorni legati alla santificazione del tempo nelle quattro stagioni nella tradizione del rito romano della Chiesa cattolica), potevano uscire dal loro corpo con lo

LA FIABA DI FRAU HOLLE DEI FRATELLI GRIMM

LA FIABA DI FRAU HOLLE E' una favola tedesca, raccontata dai fratelli Grimm, nella raccolta di fiabe del 1812 e occupa la posizione n°24.  Una signora aveva due figlie, una brutta e tanto pigra e l'altra molto bella e assai laboriosa. A quest'ultima la madre assegnava sempre tanti lavori domestici, anche quelli più faticosi. Tutti i giorni, ad una certa ora, la giovane era solita recarsi al pozzo, sedersi nei pressi e filare, fino a che le dita non le sanguinavano. Un dì, mentre era intenta a sciacquare il fuso, per errore le cadde nel pozzo. Bisogna dire che questa graziosa fanciulla non era proprio la vera figlia, era stata adottata, ma era riuscita a conquistare il cuore, abbastanza rude, della matrigna. Quando quest'ultima venne a sapere che la ragazza aveva perso il fuso la fece calare nel pozzo per recuperarlo. Una volta calata, la giovane perse i sensi. Quando si risvegliò, non si trovò in un luogo buio ed angusto, bensì in

TYCHO BRAHE, L'UOMO CHE CAMBIO' I CIELI

La sua Nazione gli ha dedicato un francobollo. E' vissuto più di 400 anni or sono e  non mette ancora d'accordo il parere di vari scienziati sulle cause della morte. Infatti ci sono varie versioni: c'è chi asserisce che, poiché al tempo era una cattiva educazione abbandonare la tavola Brahe, ahimè, morì per lo scoppio della vescica, questa è quella ritenuta vera. Ma, poiché venne ritrovato un diario dove un lontano parente, Erik Brahe, sosteneva che l'astronomo fosse stato ucciso, altri concordano nella teoria di un omicidio per avvelenamento anche se dopo la rivisitazione dei suoi resti non è risultato nulla che possa appoggiare tale tesi. Comunque la vita di Brahe è stata dettata sia dall'amore per l'astronomia, sia da una vita sessuale movimentata e da duelli, uno di questi gli procurò anche la perdita del naso. Per maggior informazione potete leggere questa pagina Ma perché ho deciso di parlare di Tycho? Ho appena terminato di legger

GEOCENTRISMO, ELIOCENTRISMO E SISTEMA TYCHONICO

Nel XVI secolo, era aperta una diatriba che non solo riguardava gli uomini di scienza, anche la Chiesa ne prese parte e uomini del calibro di Galileo, per aver salva la vita si videro costretti ad abiurare le proprie idee. Il cammino per l'innovazione e la scoperta non è mai semplice, molto spesso, si deve combattere contro  uno status quo rigido e ferreo che non ammette cambiamenti e variazioni. Questa è una strada molto impervia per tutte quelle menti che, nei secoli, hanno voluto intraprenderla e, spesso, è risultata anche fatale. Anticamente un famoso filosofo greco Aristotele, uomo che per molti secoli è stato l'emblema di sapienza, si interessò anche di cosmologia e propose un modello che poneva la terra al centro non solo del nostro sistema solare, ma dell'universo. La terra è formata da quattro elementi: terra, aria, fuoco e acqua. Ciascuno di questi elementi possiede almeno due delle quattro qualità della materia: il secco-terra e fuoco

DILUVIO UNIVERSALE, MISTERI DELL'ANTICHITA'

IL DILUVIO UNIVERSALE Il diluvio universale è presente nella Bibbia, voluto  da Dio per punire gli uomini e ripopolare la terra. I creazionisti vogliono trovare come data certa  tra il XXIV e il XXIII secolo prima di Cristo. Il motivo è dovuto dal fatto che Abramo, vissuto tra il XXI e il XIX sec. a.C., sarebbe nato 292 anni dopo il diluvio. L'arca, invece, si troverebbe sul Monte Ararat. Ma il diluvio non è presente solo nel testo cristiano. La storia di una grande inondazione è raccontata da altri credi e mitologie, i greci, i babilonesi, la storia Indù Puranica, in Malesia, con il mito del Jakun, del Kelatan, in Oceania, Polinesia, gli Aztechi, gli Hopi, gli Inca. E' solo pura mitologia oppure c'è stata veramente una catastrofe di queste dimensioni? Sono state fatte svariate teorie ed ipotesi, un'alluvione in Mesopotamia, un'inondazione preistorica del Mar Nero, Teorie glaciali, eruzioni, meteoriti Vi propongo un documentario molto bello da Y

VINCENT VAN GOGH

AUTORITRATTO DEL PITTORE Pittore olandese del 1800. Ha prodotto molte opere, se ne contano 864, con anche mille disegni, e una svariata serie di schizzi artistici di provenienza giapponese. Influenza la pittura del XX secolo ma rimane un incompreso, i suoi lavori non hanno subito riconoscimenti e sono apprezzati se non dopo la sua dipartita. Vi propongo alcune sue opere, quelle che preferisco I girasoli   Autoritratto                                                                          Night Iris Egli sin da bambino mostra la sua passione per il disegno ma solo a trent'anni, però, decide di essere un pittore nel vero senso della parola. Le sue maggiori opere risalgono agli ultimi due anni della sua vita, egli muore suicida a soli 37 anni. Calcando il realismo dei pittori, della scuola  Barbizon , e seguendo il messaggio etico e sociale di Jean-François Millet , disegna autoritratti, paesaggi, nature morte di fiori, rappresent