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TIBET LIBRO FIABA E...

Il Tibet, affascina da sempre. Sono stati realizzati film e documentari, hanno scritto libri: alcuni trattano la religione, altri sono la testimonianza diretta del loro leader politico che vive in esilio, il Dalai Lama, altri, ancora invece, hanno parlato della sua storia e dell'aspetto geografico. Miliardi e miliardi di parole sono state usate per parlare di questi luoghi che, a dire il vero, affascinano veramente. Oggi vorrei parlare di un libro, che ho letto un po' di tempo fa , di una favola e quindi di uno scritto del Dalai Lama, sempre letto da un libro. Inizio dalla fiaba ma prima è doveroso dare delle delucidazioni, perché in questa storia si  cita Padmasambhava, ma chi è costui, non tutti lo conoscono! Padmasambhava, o nato dal loto, in Tibet è noto come il Prezioso Maestro Guru Rimpoche ed è venerato come secondo Buddha. E' considerato come il primo e più grande diffusore del buddismo del Tibet. Nacque, nella valle dello Swat, nel VIII

L'ANTICA PROFEZIA DEL REGNO DI LING

PARTE PRIMA Si narra che tanto tempo fa il regno di Ling, nato sotto la sapienza e la misericordia dei suoi saggi, venisse oscurato da una notte più nera della pece, così da rendere tutti gli abitanti orfani della luce del Dharma. La causa di questa disgrazia era una donna assai sfortunata che imputò il motivo  dei suoi guai al Buddha e per questo divenne malvagia al punto di volersi vendicare. In punto di morte espresse il desiderio di poter ritornare in vita per vedere il regno nell'oblio e governato dai suoi tre figli. Il "Nato dal Loto", o meglio il Guru Rimpoche, o Padmasambhava, il prezioso maestro capì l'importanza e la gravità di questo desiderio e il potere demoniaco che celava. Decise, allora, di andare in soccorso perché il maleficio della donna non si avverasse. Thubpa Gawa, il bodhisattava, si incarnò, dietro richiesta di Rimpoche, per contrastare i tre figli che avrebbero dovuto governare sui tre regni del Tib

DIETRO LE CASCATE

DIETRO LE CASCATE di Ian Baker Secondo la credenza tibetana uno dei santuari più mistici, beyul, si trova ai confini orientali dell'Himalaya, nascosta da una maestosa cascata  nel cuore del Tsangpo, una voragine della crosta terrestre.   L'impetuosa cascata Ian Baker è stato l'ultimo occidentale, così si pensa,  a visitare questi luoghi assai inaccessibili. Molte generazioni hanno sfidato la natura per riuscire  a trovare  questa mitica valle. Nel 1924 la Royal National Geographical Society aveva dichiarato che questa era solo una leggenda e in realtà questo luogo non esisteva. Fu così che lo Tsangpo rimase un posto totalmente sconosciuto fino a che Ian Baker, scalatore e studioso delle tradizioni e di tutto ciò che riguarda il Tibet, non si decise di andare alla ricerca. Dopo anni trascorsi a parlare con i lama e le persone del posto, l'alpinista organizzò una spedizione sponsorizzata dallo stesso National Geographic, raggiungendo il fondo d

PUTIFERIO VA ALLA GUERRA

Tra i boschi c'è una valle dove vivono tanti animali in libertà: scoiattoli, usignoli, cervi, gufi e anche le formiche. Su un albero vive una famiglia di gufi con giovani baldi gufi abbastanza birbanti. Il nonno si chiama Puti Puti e, per tenere i nipoti tranquilli, decide di narrare l'antica storia della grande guerra di Valle Serena, il luogo dove vivono anche loro. Questa battaglia, però, non interessò solo loro ma tutti gli animali  della valle e, quindi, anche  la comunità delle formiche. In quel tempo lontano le formiche erano divise in due grandi famiglie: da una parte vivevano le rosse, grandi combattenti e la loro dimora era un elmetto delle forze armate tedesche. Dall'altra vivevano, tranquille e dedite al lavoro, le formiche gialle la bella Putiferio Tra di Loro c'era una formichina che non amava più di tanto lavorare, era  tutto pepe, si chiamava Putiferio. Un giorno le formiche rosse invadono il formicaio

VIAGGIO ALLE GALAPAGOS

Ormai l'estate ci ha salutati, ora pian piano dobbiamo apprestarci e prepararci all'arrivo dell'inverno.  Purtroppo non adoro questa stagione; troppo il freddo, troppa l'umidità, almeno qui in pianura padana! Quando guardi il paesaggio vedi gli alberi tutti spogli, non senti l'allegro cinguettio degli uccellini ed il colore dominante è il marrone tendente al nero. Solo se nevica allora tutto assume un nuovo aspetto. Innanzitutto il rumore è attutito, poi il paesaggio, almeno secondo me, diventa elegante questo manto , soprattutto nei parchi e nei giardini, avvolge i fusti degli alberi ed il contrasto tra il nero dei secondi ed il bianco della neve mi fa veramente impazzire. Per tutto il resto ammetto che non vedo l'ora che termini la stagione invernale così da rivedere il sole e sentire il tepore che riscalda oltre alle ossa anche il cuore. Dopo questa antifona, propongo un viaggetto in un arcipelago che si trova nell'Oceano Pacifico

NARCISISMO E FREUD

I Narcisisti. Così diceva il famoso Woody Allen: Non sono narcisista, né egoista. Se fossi vissuto nell'antica Grecia non sarei stato Narciso. E allora, chi saresti stato? Giove! Sigmund Freud Si può dire che secondo Freud, il padre della psicoanalisi, il bambino inizialmente è narcisista, un po' come i gatti o tutti gli animali da preda. Egli, infatti, si basa sulla sua autosufficienza ed inaccessibilità. Sembra quasi assurdo, ma un bambino piccolo si aggrappa a colui, la madre, il padre o un fratello, che si prende cura dei suoi bisogni. Perciò inizialmente siamo tutti dei piccoli Narcisi.  Crescendo si forma un carattere più o meno narcisistico. E' doveroso, a questo punto, penetrare dentro a questo tipo di personalità per vedere se sussiste un narcisismo "sano" o patologico.  Il primo implica un bisogno dell'Io, del tutto lecito e che i genitori devono incoraggiare, perché fanno parte del corredo naturale di ciascuno di noi.

NARCISO

In natura  Il fiore di narciso è molto bello, e spunta ogni primavera nel mio giardino. appartiene alla famiglia delle Amaryllidaceae, dal greco narkao=stordisco in riferimento all'odore penetrante. Altri, invece, sostengono che derivi da una parola araba che si pronuncia Nargis.  Non è una pianta che ha bisogno di molte cure e, se è piantato in giardino, il bulbo ogni anno ributta e, in più , si duplica. Almeno a ma succede così! In Letteratura Mitologia greca E' famosissima la storia di Narciso. Figlio  della Ninfa Liriope e del dio fluviale Cefiso, in una versione. In un'altra i genitori sono Selene e Endimione. Comunque, è una figura egoista e crudele non ama nessuno e disdegna ogni persona. Per punizione divina, si innamora di se stesso, o meglio della sua immagine riflessa in uno specchio d'acqua, e si lascia morire perché si rende conto che il suo è un amore impossibile da realizzare. Ci sono varie versioni di questa leggenda, una apparti