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IL MISTERO DEL MANOSCRITTO SEGRETO (4° EPISODIO): ERICH PRIEBKE

Il padre di Otto Werner, era molto giovane quando, nella sua Berlino,  iniziarono a girare le uniformi che per un lungo periodo furono sinonimo di guerra, distruzione e omicidi. Come tutti i ragazzi rimase affascinato dalle parole e dal carisma del Furher. Fu, così, che entrò a far parte della gioventù hitleriana. Abbreviata in HJ, era un'organizzazione giovanile fondata dal movimento nazista per accogliere i ragazzi fin dall'età di dieci anni, per prepararli a diventare dei soldati e dei buoni cittadini. Il sistema era di tipo paramilitare e militare. Quest'associazione si inserì nel quadro della "Gleichschaltung" ( termine tedesco per indicare il concetto di allineamento, addestramento sincronizzazione, coordinamento e messa in riga e venne utilizzato dal partito nazionalsocialista per descrivere il processo con il quale esercitava un controllo totale sull'individuo attraverso la coordinazione di tutti gli aspetti della società, della politica e d

IL MITO DI AGHARTI, LA TERRA DI AGHARTA E LA TEORIA DELLA TERRA CAVA

QUI , trovate il download del libro "Il Dio fumoso", di Willis George Emerson in inglese Da YouTUBE, video sul viaggio nella Terra Cava diviso in quattro parti                                                              

IL MISTERO DEL MANOSCRITTO SEGRETO (3° EPISODIO): IL MISTICISMO NAZISTA

In tutta fretta i due ragazzi presero i rotoli e si incamminarono verso i cavalli che li attendevano all'imbocco del Siq. Quei rumori misteriosi avevano allarmato e preoccupato soprattutto Carlo. Infatti, anche se era uno dei responsabili dello scavo, non avrebbe dovuto nascondere i manoscritti. Lui, però, non voleva rubarli. Era solo curioso di capire cosa ci fosse scritto e aveva il timore di non riuscire a leggerli se avesse avvisato il responsabile della spedizione, il Signor Otto Werner. Questi era un vecchio aristocratico tedesco amante del mistero e dell'occulto. Aveva ereditato questa passione, per lui ossessione, dal padre, un ex combattente dell'esercito nazista. Tutti sapevano che in quel tempo Hitler e i suoi fidati si avvalsero anche del misticismo, dell'occultismo, e dell'esoterismo per mandare avanti la loro propaganda e far credere nella superiorità della razza ariana. In effetti il Fuhrer, e i suoi gerarchi, puntarono alla crea

L'ANTICA PROFEZIA DEL REGNO DI LING-PARTE SECONDA

Parte seconda Gesar, era cresciuto, forte e ancora più bello. Avendo trascorso anni in un'esistenza nomade il suo aspetto era diventato più selvaggio e quando le provviste venivano a mancare, non si dava per vinto; sapeva trovare cibo ovunque: bacche, o altri frutti nascevano spontanei e, inoltre, era divenuto un abile cacciatore. Nello stesso momento che il castaldo notava l'arcobaleno, il ragazzo alzò gli occhi e scorse anche lui un bellissimo arcobaleno che sovrastava l'intera valle. Comprese che avrebbe ricevute novità da parte di qualche ospite. Da quei colori iridescenti apparve Rimpoche. Dopo il consueto scambio di sciarpe bianche e i vari convenevoli, il Guru iniziò a parlare al giovane. Per prima cosa ricordò che lui era nato da un bodhisattva ed il suo compito era di combattere le forze oscure maligne che stavano arrecando dolore alla terra. Poi gli disse che sarebbe divenuto il re di Ling e per questo avrebbe dovuto imparare ad essere saggio

TIBET LIBRO FIABA E...

Il Tibet, affascina da sempre. Sono stati realizzati film e documentari, hanno scritto libri: alcuni trattano la religione, altri sono la testimonianza diretta del loro leader politico che vive in esilio, il Dalai Lama, altri, ancora invece, hanno parlato della sua storia e dell'aspetto geografico. Miliardi e miliardi di parole sono state usate per parlare di questi luoghi che, a dire il vero, affascinano veramente. Oggi vorrei parlare di un libro, che ho letto un po' di tempo fa , di una favola e quindi di uno scritto del Dalai Lama, sempre letto da un libro. Inizio dalla fiaba ma prima è doveroso dare delle delucidazioni, perché in questa storia si  cita Padmasambhava, ma chi è costui, non tutti lo conoscono! Padmasambhava, o nato dal loto, in Tibet è noto come il Prezioso Maestro Guru Rimpoche ed è venerato come secondo Buddha. E' considerato come il primo e più grande diffusore del buddismo del Tibet. Nacque, nella valle dello Swat, nel VIII

L'ANTICA PROFEZIA DEL REGNO DI LING

PARTE PRIMA Si narra che tanto tempo fa il regno di Ling, nato sotto la sapienza e la misericordia dei suoi saggi, venisse oscurato da una notte più nera della pece, così da rendere tutti gli abitanti orfani della luce del Dharma. La causa di questa disgrazia era una donna assai sfortunata che imputò il motivo  dei suoi guai al Buddha e per questo divenne malvagia al punto di volersi vendicare. In punto di morte espresse il desiderio di poter ritornare in vita per vedere il regno nell'oblio e governato dai suoi tre figli. Il "Nato dal Loto", o meglio il Guru Rimpoche, o Padmasambhava, il prezioso maestro capì l'importanza e la gravità di questo desiderio e il potere demoniaco che celava. Decise, allora, di andare in soccorso perché il maleficio della donna non si avverasse. Thubpa Gawa, il bodhisattava, si incarnò, dietro richiesta di Rimpoche, per contrastare i tre figli che avrebbero dovuto governare sui tre regni del Tib

DIETRO LE CASCATE

DIETRO LE CASCATE di Ian Baker Secondo la credenza tibetana uno dei santuari più mistici, beyul, si trova ai confini orientali dell'Himalaya, nascosta da una maestosa cascata  nel cuore del Tsangpo, una voragine della crosta terrestre.   L'impetuosa cascata Ian Baker è stato l'ultimo occidentale, così si pensa,  a visitare questi luoghi assai inaccessibili. Molte generazioni hanno sfidato la natura per riuscire  a trovare  questa mitica valle. Nel 1924 la Royal National Geographical Society aveva dichiarato che questa era solo una leggenda e in realtà questo luogo non esisteva. Fu così che lo Tsangpo rimase un posto totalmente sconosciuto fino a che Ian Baker, scalatore e studioso delle tradizioni e di tutto ciò che riguarda il Tibet, non si decise di andare alla ricerca. Dopo anni trascorsi a parlare con i lama e le persone del posto, l'alpinista organizzò una spedizione sponsorizzata dallo stesso National Geographic, raggiungendo il fondo d