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STORIA DELL'INFORMATICA TERZA PARTE

Il primo calcolatore meccanico veramente affidabile  è del 1820 il suo creatore fu un francese Charles Xavier Thomas de Colmar , alla base del suo progetto c'era il tamburo differenziato di Leibniz, arricchito da un efficiente meccanismo di riporto che consentiva di eseguire moltiplicazioni  e divisioni, oltre alla altre due operazioni classiche. Venne chiamato "aritmometro di Thomas". Anche se di grandi dimensioni, occupava un'intera scrivania, rimase in auge fino al 1926, perché era molto facile il suo utilizzo. Venne presentato anche all'Esposizione di Parigi nel 1867. Due anni dopo, 1822, un matematico di Cambridge, Charles Babbage , studiò il progetto   della "macchina differenziale" in grado di eseguire calcoli fino ad otto cifree che fosse in grado anche di stampare direttamente tavole matematiche sfruttando un metodo di calcolo matematico detto metodo delle differenze. Purtroppo, poiché molto complicato, non giunse mai alla realizzazione v

L'OCCHIO DEL SAHARA

Per la serata desidero proporvi un bellissimo video l'occhio del Sahara Al centro di questo deserto si nota questa formazione che sembra un vero proprio occhio, Sono state pronunciate svariate ipotesi per spiegare la sua formazione. Alcuni studiosi hanno pensato che fosse un meteorite, altri, invece una gigantesca ammonite, un fossile che possiede una conchiglia a forma di spirale. Grazie però alle nuove tecnologie come Google Earth e alla possibilità di andare nello spazio pian piano gli studiosi sono  riusciti a svelare questo mistero. Infatti, ormai, sono tutti concordi nell'affermare che l'occhio del deserto è un fenomeno geologico, un rialzo espsosto fortemente all'erosione di più agenti fisici. Gli ufologi però non ne sono convinti e vogliono vederci chiaro. Di sicuro è uno spettacolo meraviglioso.

STORIA DELL'INFORMATICA: PARTE SECONDA

A scuola si studiano le "tabelline", perciò risulta molto comoda la tavola pitagorica. Anticamente si usava una tavola che arrivava a contare fino alla colonna del nove. Fu resa famosa da Severino Boezio , un filosofo vissuto all'incirca nel 500 d.C. Egli nel suo libro "Geometria" spiega che gli studenti di Pitagora per effettuare le moltiplicazioni e le divisioni si avvalevano di una figura particolare che venne chiamata tavola o mensa pitagorica in onore del maestro Pitagora . Poiché Boezio era molto famoso diffuse la conoscenza di questa tavola. In seguito si passò alla scrittura delle cifre. Come ben sappiamo i numeri anticamente non erano quelli che oggi usiamo ma erano scritture, la sessagesimale fu la più diffusa ed era dei sumeri. Questi con solo due segni erano in grado di costruire tutti i numeri: loro indicavano  l'unità con il segno T e la decina con il segno <(oggi per noi significa minore). Perciò per esempio se volessimo scrive il nume

FIABA PER BAMBINI

CICCIO TUTTAPANCIA In questi giorni, cari genitori i vostri bambini hanno terminato la scuola. Sembra di no, però, tutto il giorno in casa i nostri figli si annoiano. Si erano abituati ad avere il tempo scandito dai vari impegni: La scuola dal mattino fino, per alcuni alle quattro del pomeriggio. Poi se magari sono occupati in un'attività sportiva, la sera faceva presto ad arrivare. Ora si ritrovano magari a casa senza molti amici e con tante ore a disposizione. Molti si dedicano a giocare magari con i video game. Anche i miei figli durante il periodo estivo si alzano un po' più tardi e qualche oretta usano i videogiochi. I miei sono fortunati perché abitando in campagna hanno a loro disposizione un bel giardino con un piccolo campetto da calcio e se splende il sole, anche una piccola piscina dove trascorrono molte ore in compagnia dei loro amici. Non tutti sono così fortunati e spesso entrambi i genitori sono impegnati al lavoro. Anche sotto questo aspetto sono privileg

STORIA DELL'INFORMATICA: I SEGRETI DI IBM5100

PARTE PRIMA Si può dire che il più antico strumento di calcolo usato dall'uomo è senza nessun dubbio la mano. Molto tempo addietro gli antichi egizi riuscirono a rappresentare tutti i numeri, fino al 9999, proprio usando il nostro arto. Loro erano in grado di effettuare addizioni, sottrazioni e moltiplicazioni e la parola inglese che significa cifra " Diggit ", deriva dal latino " digitus" , dito, e le apparecchiature in uso attualmente si definiscono digitali. Gli egiziani  usavano per ogni dito della mano le tre sezioni  (falange, falangina e falangetta) e partendo dal mignolo avevano numerato la prima falange con l'uno fino ad arrivare al 14.                                          Questo metodo è ancora in voga in alcune parti dell'Asia, India, Indocina, Cina meridionale, Esistono vari metodi di conteggio usando le falangi o le giunture delle dita: il monaco Beda, detto il venerabile vissuto tra il 600 ed il 700 d.C., indica un

IL MAGO HARRY HOUDINI

Assistere ad uno spettacolo di magia è, sempre se il protagonista non è un dilettante, una bellissima esperienza. Si rimane quasi affascinati da queste capacità, ovviamente dietro c'è sempre un trucco.  Tra tutti i maghi di certo Houdini, è rimasto nella storia. Egli, in realtà, non fu solo uno dei più grandi illusionisti, lavorò sin dalla tenera età sul suo corpo spingendolo a limiti più estremi. A nove anni iniziò ad esibirsi come contorsionista ed acrobata usando il nome di "Ehirich principe dell'aria", si racconta che solo intorno agli undici anni arrivò a capire le sue doti di scapologo, ossia mago delle fughe. A quindici anni decise di dedicarsi al contorsionismo e alla scapologia facendoli diventare lavoro. Inizialmente si accontentò di piccoli spettacoli girovagando per il paese esibendosi con trucchi tipici del mentalista e dell'illusionista. Nel 1899 conobbe Martin Beck e da quel giorno la sua avventura cambiò direzione portandolo alla fama mond

VLAD DRAKULYA

Ultimamente ci sono tanti romanzi e, ancor più, telefilm che narrano vicende di vampiri. Le storie di zombi e vampiri esistono da parecchio tempo hanno al contempo affascinato e impaurito varie generazioni. Come tutti sappiamo il più rinomato è il Conte Dracula che nel nostro immaginario letterario proviene dalla Transilvania. Il suo aspetto è quello tipico di un individuo emaciato, molto magro, con gli occhi contornati da profonde occhiaia nere, una bocca con labbra sottili e con un ghigno malefico e due bellissimi canini che vengono usati per succhiare il sangue alle sue vittime. Egli, poiché vampiro, si ciba di sangue , preferibilmente di giovani donne vergini. Ha inoltre la capacità di trasformarsi in pipistrello e volare tra una preda e l'altra. Vive di notte in quanto la luce del sole può distruggerlo. Per difendersi dai vampiri, anticamente, le persone erano solite tenere in casa teste d'aglio, sembra che l'odore del vegetale desse fastidio terribilmente a queste cr