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IL MISTERO DEL MANOSCRITTO SEGRETO (13°EPISODIO): A CASA DI OTTO

Trascorse una buona mezz'ora di lunga attesa prima che Laura, Luca e Carlo potessero parlare con qualcuno. Finalmente, entrò nella sala un uomo. Tutti e tre si girarono e rimasero attoniti,  davanti ai loro occhi si presentò un omino piccolo calvo ma con due occhi vispissimi ed un sorriso tipico delle persone scaltre e molto furbe. Guardandolo bene, non si capiva se potesse mettere più ansia o simpatia. Era una questione di pelle, pensò fra sè Laura, comunque a lei ispirava allegria e riverenza. Le ricordava suo padre, non per la somiglianza, ma per la mimica ed il modo di fare, affabile ma rispettoso, accattivante e nello stesso tempo imperscrutabile. Rammentava che spesso con suo papà si sentiva dilaniata tra due sentimenti, forte imbarazzo ma tanto amore. Decise che si sarebbe fidata di lui. Purtroppo  Carlo e  Luca non ebbero la medesima opinione anzi, assunsero quasi un atteggiamento di sfida nei confronti di Otto. "Scusate per i modi non proprio ortodossi, ma i ra

LA MEMORIA E L'AMNESIA

ieri ho proposto la storia dello smemorato di Collegno , possiamo dire che questa persona avendo perso la memoria ha avuto un sacco di problemi. Tempo fa ho visto anche un bel film che narrava la vicenda di una ragazza che a causa di un incidente perde la capacità di memoria a breve termine. se volete cliccate  sul titolo sotto la locandina(come al solito) 50 VOLTE IL PRIMO BACIO La memoria cos'è dove si trova, cosa fa, come si allena? Innanzitutto diciamo che la memoria è la capacità di conservare informazioni a breve e lungo termine, e sensoriale perciò possiamo dire che abbiamo tre tipi di memorie, in senso di durata. La memoria sensoriale ha il compito di conservare le informazioni appena percepite e dura pochissimi secondi. Un esempio può essere: siamo in giro e sentiamo una sequenza di 7 numeri in un altro idioma. Istantaneamente siamo in grado di ripete queste cifre ma qualche secondo dopo le abbiamo dimenticate (memoria sensoriale), se le se

INTELLIGENZA ARTIFICIALE E MATRIX, REALTA' O FANTASIA?

Quanti umani navigano in internet e quanti robot? Sembra quasi una storia di fantascienza come la bellissima trilogia Matrix, in realtà non è così. Da una ricerca effettuata da una società americana specializzata, Incapsula. Il web non è in mano a noi umani  bensì ai bot, una specie di intelligenza artificiale.  Chi sono questi bot? Bot o robot non sono dei veri e propri androidi ma programmi automatizzati  che hanno il compito di svolgere determinate funzioni ad esempio dalla scansione dei motori di ricerca fino alla duplicazione di dati personali e attacchi devastanti. Secondo l'ultima indagine, avvenuta in questi ultimi 90 giorni, il 61,5% del traffico web è dovuto da questa I.A. Quello che facciamo noi, ricerca, letture, download occupa solo il 38,5%. Su 249 Stati le visite di questi robot sono state, tenetevi duri, 20 mila miliardi. Questi sono entrati in blog personali, negozi elettronici, portali governativi, istituzioni finanziarie e forum.

LO SMEMORATO DI COLLEGNO: IL CASO BRUNERI-CANELLA

molto spesso, da ragazza, quando mi dimenticavo qualcosa, spesso, mi sono sentita dire: "ma sei come lo smemorato di Collegno?" Chi era questa figura che è diventata, addirittura, un modo di dire? L'identità di questo uomo diviene, agli inizi del '900, un vero e proprio caso giudiziario e di cronaca. In realtà:  il suo nome è Giulio Canella, professore e studioso di filosofia nato a Padova nel 1881. Figlio di un letterato, una volta terminati gli studi si trasferisce a Verona dove diventa direttore di una scuola Magistrale. Nel 1909, insieme ad Agostino Gemelli (religioso francescano, medico, rettore e psicologo, fondatore dell'Università Cattolica di Milano, dell'Istituto secolare dei Missionari della Regalità di Cristo e dell'Opera della Regalità. Contemporaneo di Canella, ottiene la laurea in medicina presso l'Università di Pavia. Il relatore della sua tesi fu il premio nobel Camillo Golgi (primo italiano insignito dal Karolinska

IL MISTERO DEL MANOSCRITTO SEGRETO (12°EPISODIO): ZECHARIA SITCHIN

Sara, scosse il capo e dopo un lungo interminabile sospiro, rispose ad Enrico: "Zecharia Sitchin? No, non ho mai sentito il suo nome chi è?" Enrico ritornò a sedersi in fianco e iniziò ad erudire l'amica anche se, in cuor suo avrebbe desiderato lasciar perdere ogni parola e trascorrere del tempo abbracciando Sara e baciandola. Anzi, ad un ceto punto provò ad immaginarsi loro due che con la più sconvolgente delle passioni si donavano uno all'altra. Sarebbe stato alquanto improbabile , si disse alla fine.  N on sapeva il motivo per cui lui non riusciva mai a concludere un accidente con qualsiasi ragazza che gli suscitasse sentimenti più profondi della "una semplice botta e via", come diceva quando si trovava tra amici nelle serate di confidenze. Odiava questo lato del suo carattere e avrebbe dato qualsiasi cosa purchè  una volta sola avesse trovato il coraggio di buttarsi a capofitto in una storia che implicasse qualcosa di più di una semplice, pura

I FATTI DEL GIORNO: COSA ACCADDE OGGI 16 GENNAIO

Buon giorno a tutti. Chiunque di voi che oggi ha acceso il computer e usato internet, con Google, ha visto il doodle dedicato ad una donna che ha trascorso  parte della sua vita a studiare i gorilla in Ruanda , parlo di Dian Fossey. Nata nel 1932 a San Francisco, a sei anni vive il divorzio dei suoi genitori e rimane sotto le cure della madre che dopo qualche anno si risposa con un uomo facoltoso che, però, non riesce ad instaurare un buon rapporto con la ragazza. Infatti Dian non viene mai adottata dal patrigno. Qualche anno dopo anche il padre convola a nuove nozze ma non ha ancora fortuna e, mentre la figlia si trova in Ruanda, si uccide. Fin da giovane si interessa agli animali e, così, frequenta la facoltà di veterinaria presso l'Università della California, segue poi, al San Jose State College, un nuovo corso dedicato alla terapia occupazionale. Si laurea nel 1954.  Terminati gli studi inizia la sua carriera lavorativa in qualità di direttore del dipa

VIAGGIO NEI GRANDI VIAGGI Iª PARTE

Carte, mappe Oggi usiamo il navigatore satellitare così in macchina, per esempio, non ci perdiamo, o almeno speriamo! Ma non è sempre stato così. Inizialmente l'uomo nei suoi viaggi si avvaleva di strumentazioni molto meno sofisticate. Ma proviamo ad inoltrarci in questo settore e vediamo cosa scopriamo. Innanzitutto propongo il testo " Storia della cartografia " di Leo Bagrow in questo libro l'autore cita il monaco bizantino Planudes Maximos che, poiché aveva rinvenuto una copia del manoscritto di Tolomeo " Geographia ", celebrò l'evento componendo dei versi.  Inoltre narra che Maometto II il Conquistatore, una volta caduta Costantinopoli, venne a conoscenza che nella biblioteca si trovava il " Geographia" ma senza la " mappa mundi " . Fu così che incaricò un filosofo per  redigere tale mappa seguendo le indicazioni riportate nell'opera. Bagrow scrive anche una dissertazione sulla parola carta. S