IV CAPITOLO: La vita scorre inesorabilmente e senza che ce ne si accorge ci si ritrova a tirare le somme. Dopo l'Università sono entrata nel circolo vizioso dell'esistenza e solo a sprazzi ho ancora avuto il tempo di ascoltare la mia vera essenza. Nel tempo trascorso sono accadute varie vicende. La più triste da un lato ma molto significativa ed illuminante dall'altro è la morte della mia nonna e quel giorno rimarrà impresso nella mia mente. Era sera, terminato il lavoro al giornale sono corsa in ospedale per dare la possibilità alla mamma di cenare e riposarsi. Sono sola nella stanza, seduta in fianco alla nonna. Non parla, solo ogni tanto sento un fievole lamento. E' in preda alla sofferenza. Il suo corpo è consumato, non dall'età ma da quel male che le sta prosciugando la vita. Per curarla i medici le hanno aperto la gamba e dalla safena le introducono oltre ai medicinali anche il nutrimento. Sono immobile ed impotente dinnanzi a questa soffere...
L'UOMO E IL SUO DIVENIRE, analizzando il nostro cammino possiamo comprendere il presente e mettere le basi per il futuro