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Visualizzazione dei post con l'etichetta RICETTE STORIA E CURIOSITA' IN CUCINA

I VERI COLORI DELLA TAVOLA: LA ZUCCA E LE ZUCCHINE

Zucchine  Zucche Appartengono alla famiglia delle Cucurbitacee, le prime pepo, le seconde maxima. L'origine della zucca e della zucchina,.ùù è alquanto confusa ma si presume che sia stata portata da Cristoforo Colombo, dopo aver scoperto l'America. Alcuni indicano l'Asia, come  punto di origina, altri l'America Latina e più precisamente il Messico. Gli abitanti sud americani coltivavano queste verdure sin dalla antichità.  Tutte le zucchine che oggi sono consumate sono state sviluppate dagli italiani.  Per lungo tempo la zucchina venne snobbata, come alimento da cucina, dai francesi perché troppo acquosa ed insapore. L'Europa del Nord invece introduce abitualmente il suo uso solo nel XX° secolo. Per le zucchine ci sono varie qualità: striata, di Napoli e Bari lunga, fiorentina rigate della Puglia Genalmente quelle verdi sono del nord Italia, quelle chiare dal centro  ed infine le  lunghe dalla Sicila.

I VERI COLORI DELLA TAVOLA: LE CAROTE

Vi ho lasciati ieri dopo aver parlato del pomodoro oggi vediamo il bel arancione delle carote. In origine questo vegetale aveva un altro colore. Già in uso  nell'antica Grecia e Roma, apprezzata soprattutto per le sue proprietà medicinali. L'Italia è una delle poche nazioni che hanno una produzione costante annua. Si pensa che la coltivazione, da noi, sia iniziata intorno al 1700. I nostri antenati se ne cibavano ma il colore era rosso, giallo, viola e bianca, pastinache, inoltre era più piccola. Furono gli agricoltori olandesi a compiere questa manipolazione per onorare la famiglia reale d'Olanda. Proviene dall'Afghanistan e oggi esistono cinque tipi di carote: arancione, ricca di vitamina A viola, ricca di polifenoli, flavonoidi , sostanze antiossidanti gialla, ricca di luteina, vitamina che protegge la macula degli occhi bianca e rossa hanno meno proprietà dal punto di vista nutrizionale. Si può dire che le carote sono dom

I VERI COLORI DELLA TAVOLA: IL POMODORO

Sulle nostre tavole ogni giorno arrivano piatti di frutta e verdura. Sembra una tavolozza di un pittore ci sono vari colori, il giallo, il rosso, il verde, l'arancione, il viola. Ma sono tutti originari oppure l'uomo ha modificato qualcosa? Quando abbiamo iniziato a manipolare i prodotti della terra e perché? Il pomodoro viene chiamato così anche se poi è rosso ma originariamente era giallo oro, da qui pomo-doro. STORIA DEL POMODORO: proviene dall'America, in particolare Messico e Perù. Gli Aztechi lo chiamavano xitomati e non era rosso come lo conosciamo oggi. Venne importato in Europa, nel 1500 dagli spagnoli. Inizialmente si credeva che fosse nocivo, Pietro Matthioli, nel 1544, scoprì che questo ortaggio conteneva solanina, così divenne una pianta ornamentale per balconi e terrazze. Spesso veniva dato in dono alle dame quando erano corteggiate. Tra il 1500 e il 1600 si credette che fosse afrodisiaco perciò il suo nome fu "pomme d'amour&

CUCINARE IN LAVASTOVIGLIE

RICETTE IN LAVASTOVIGLIE In libreria ci sono svariati ricettari, dagli antipasti ai dolci e con  le metodologie più varie, a vapore, al forno, sulla legna, in microonde e perché no, anche in lavastoviglie. Ebbene si ho scritto in lavastoviglie. Perché in effetti è possibile realizzare menù con la lavapiatti,  e come? La tecnica: preparare il cibo con il condimento, quindi metterlo in un sacchetto per sottovuoto  o in un contenitore a tenuta stagna. Collocare, quindi, nell'elettrodomestico e far partire il ciclo di lavaggio. I vantaggi: non si creano odori, il cibo si cuoce a basse temperature e si mantengono morbidi e per questo possono essere conservati in frigorifero per un paio di giorni. Se insieme al cibo da cuocere si lava contemporaneamente le stoviglie si ha un risparmio energetico. In Italia è stato pubblicato anche un ricettario a cura di Lisa Casali, assicuratrice ambientale di professione, e blogger di cucina per passione. Una sua amica s

SCIENZA IN CUCINA: IL POLLO DI NEWTON

IL POLLO DI NEWTON di Massimiano Bucchi Cucina e scienza cosa hanno in comune? Eppure sia in medicina sia in cucina si parla di ricetta, per indicare un determinato farmaco, nella prima, e di una elaborazione culinaria, per la seconda.  Si parla di Pasteur, ricercatore chimico, biologico e microbiologico vissuto nel 1800, famoso per gli studi sul carbonchio e la rabbia,  sulle anomalie della fermantazione( della birra e del vino, con una dimostrazione nella sua casa di campagna ad Arbois ampiamente descritta nel libro), e di altri personaggi illustri. La scienza per leggittimarsi e per avvicinarssi al quotidiano decise di affiancare la cucina dando spiegazioni quali perchè la maionese impazzisce, ad esempio , oppure perchè il vino ad un certo punto può avere un cattivo sapore. Da qui c'è stato un continuo e progressivo avvicinamento fra cucina e scienza, fino all'avvento della cucina molecolare. Un grande cuoco, Artusi, per promuovere un suo libro di ricette, cercò l'

SARDEE IN SAOR

Come ogni anno, e da più di quattrocento, a Venezia si festeggia il Redentore. I veneziani sono molto legati a tale evento e ne vanno molto orgogliosi, secondo me fanno bene perché è uno spettacolo che, almeno una volta nella vita, sarebbe da non perdere.  Quando arrivai in Veneto la mia dolce metà organizzò tutto e mi portò in barca, su una topa, per partecipare ai bagordi veneziani. Ricordo che il pomeriggio del sabato ci ritrovammo insieme al proprietario di questa tipica imbarcazione e ad altri amici per imbarcare tutto l'occorrente. Una volta pronti siamo scivolati pian pianino sulle acque tranquille della laguna. Arrivati a destinazione ci siamo piazzati in bacino e tra un bicchiere di vino, o di birra, e assaggini dei vari menù a disposizione, abbiamo atteso la sera per assistere ai fuochi. Uno spettacolo pirotecnico magnifico, reso ancora più magico dall'ambiente circostante. C'è poco da dire ma Venezia è magica di suo e tutto prende un altro aspetto. Comunque

BACCALA' MANTECATO

  questo è un piatto tipico della regione. esiste  anche la confraternita dogale del baccalà http://www.baccalamantecato.com/ In questa associazione, oltre a cuochi, buongustai, appassionati di questa ricetta, sono attivi scrittori, artisti, storici e pubblicisti. Il loro intento è diffondere la ricetta originale di questo piatto, perché il baccalà non è un semplice cibo, bensì un piacere profondo del palato che inebria oltre alla lingua, anche lo spirito, la mente ed il cuore. Il baccalà e le sue origini: Innanzitutto è giusto dire che il baccalà , lo stoccafisso, il cui nome scientifico è Gadus morhua, è il merluzzo bianco o semplicemente merluzzo. E' baccalà se conservato sotto sale, stoccafisso se essiccato. Il  merluzzo: E' un pesce d'acqua salata, è tipico dell'oceano Atlantico Settentrionale dalla Groenlandia, spingendosi verso ovest, fino alla Caroline del Sud, e dal Mar di

BIGOLI IN SALSA

  BIGOLI CO LE SARDELE innanzitutto parliamo del pesce. Questo dono del mare appartiene al pesce azzurro, nome non scientifico ma  utilizzato in commercio per indicare delle varietà di pesce generalmente di dimensioni non troppo grandi, di varie forme e sfumature di colore. Le loro carni sono ricche di olio ed è un pesce indicato per i  suoi aspetti salutari. Le virtù dell'olio di pesce sono dovute agli acidi grassi poli-insaturi. Questi hanno benefici biologici interessanti. Infatti, il nostro corpo, produce le cellule grazie alla trasformazione degli zuccheri, invece i grassi insaturi quasi non li modifica, li assorbe così come sono  e li utilizza per formare il rivestimento delle cellule. Si crea così la membrana cellulare. I grassi, hanno un effetto anti infiammatorio. Ad esempio si è notato che l'olio di pesce è indicato in una forma particolare di infiammazione intestinale, l'enterocolite cronica (la malattia di Crohn), oppure nell'artrite re

RICETTE TIPICHE VENEZIANE SCRITTE IN DIALETTO E TRADOTTE

La città di Venezia vide, nell'anno del Signore 1707, più pr ecisamente il 25 febbraio, venire alla luce colui che fu un grande drammaturgo, scrittore commediante e avvocato. Le sue commedie sono conosciute in tutto il mondo ed egli amava anche la buona tavola e la compagnia. Una frase molto celebre denota questa sua passione. Da "la sposa sagace":  PIACERE E' ANDAR IN COMPAGNIA, OR AD UNA LOCANDA ORA AD UN'OSTERIA, FAR PREPARARE TALVOLTA LA CENA AD UN CASINO, FAR CHE SERVA DA CUOCO L'OSTE DEL PELLEGRINO, E RIDERE, BURLARE E BERE UNA BOTTIGLIA... Anche nella commedia "il servitore di due padroni" Truffaldino inscena una storia che ha dell'inverosimile pur di perseguire la sua passione, quella di bere, mangiare e stare in compagnia. In effetti ho notato che i veneti sono un popolo di goderecci, amano il buon vino, il bel mangiare e, come dicono qua , le ciacole, la compagnia. Perciò nei post che saranno collegati all'