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Visualizzazione dei post da agosto 12, 2014

DOV'E' LA SALVEZZA?

Dov'è la salvezza Una via sull'altra accalcata, la città, è un' anima disperata dove, tra confusione e torpore, tante anime camminano nel grigiore. Volti disarmati cuori isolati, attimi di vita coraggiosa attimi di vita preziosa si rincorrono affannosamente si dimenticano costantemente. Si mischiano e si confondono in un abisso profondo si nascondono. Nei vicoli bui ed angusti, dove trovano riposo pochi uomini giusti, due ragazzi indaffarati portano a compimento i loro peccati. Una nuvola li avvolge un profumo li sconvolge e dove prima c'era bruttura ora esplode una nuova natura di colori sfavillanti, di rumori incessanti di odori stravaganti. Solo un poco durerà poi la cruda realtà, che non concede troppe possibilità, con una stretta forte chiuderà i loro cuori fino alla morte. Pochi di loro sapranno, pochi della loro assenza si accorgeranno. La città disumana li ha afferrati e senza perdono

LO ZEN E I KOAN PARTE SECONDA

Un uomo incontra il suo maestro e gli dice: "Maestro ho deciso di raccontare la storia dello Zen. Nel momento stesso in cui ho preso questa decisione mi sono reso conto che, forse, non sarà un compito facile, per questo sono venuto da lei. Vorrei dei consigli, non so se sarò all'altezza di questo compito!" "Tanti, ragazzo mio, si sono cimentati, c'è chi ha scritto storie sullo zen, chi, invece, ha narrato la storia dello zen. Anche tu, se vuoi, puoi farlo". "La via che devi seguire è quella di non inventare nulla e nemmeno di fare copie da scritti altrui." L'uomo rimane sbigottito: come poter scrivere una storia zen senza inventare o senza rifarsi a scritti altrui, cosa rimane? Ma, prima di rispondere al maestro quest'ultimo riprende il discorso ponendogli una domanda: "in realtà cosa inventiamo di nuovo noi"? E' presunzione asserire che si può inventare; nulla ci appartiene persino il nostro involucro non è ver