L'8 maggio si ricordano tutti i volontari che svolgono quotidianamente il lavoro di soccorso nella Croce Rossa e nella Mezzaluna Rossa. E' stata scelta tale data perché è la commemorazione del giorno di nascita di Henry Dunant, fondatore dell'Associazione. 8 milioni di persone, di cui 150 mila in Italia, sotto questo emblema, sono impegnati su vari fronti di crisi e di guerra, come in Siria, e aiutano le popolazioni che soffrono o che sono dimenticate. In questa giornata si vuole far conoscere che tipo di attività svolgono i volontari perciò ci saranno simulazioni di pronto soccorso e spiegazioni delle campagne a livello nazionale ed internazionale.
Croce Rossa e Mezzaluna Rossa formano la più grande organizzazione umanitaria del pianeta. La Croce Rossa ha sede a Ginevra. Nel 1863 Henry Dunant, insieme al Generale Guillaume Doufur e ai medici Louis Appia e Theodore Maunoir creò il Comitato ginevrino di soccorso dei militari feriti. Era il predecessore dell'attuale Croce Rossa. Questi organizzarono un Convegno, dove aderirono 14 paesi che firmarono la Prima Carta Fondamentale. In essa sono descritte le dieci risoluzioni che definiscono il ruolo del Comitato. Nasce, così, la Croce Rossa. Questa agisce basandosi su 7 principi fondamentali:
Umanità: soccorrere senza discriminazione; bisogna proteggere la vita e la salute nel rispetto di ogni essere umano
Imparzialità: razza, religione, colore, condizione sociale, appartenenza politica non fanno differenza, siamo tutti uguali e tutti abbiamo bisogno di aiuto
Neutralità: si svolge un lavoro in modo indipendente. Tutti i volontari di questo comitato operano come ausiliari e si sottopongono alla legge in vigore nel paese dove operano
Volontarietà: la Croce Rossa è un movimento di soccorso volontario e disinteressato
Unità: in un paese ci può essere solo un'unica società o di Croce Rossa o di Mezzaluna Rossa
Universalità: entrambe sono universali e hanno uguali diritti e il dovere di aiutarsi reciprocamente. Poiché in questa comunità sono presenti i simboli cristiani e musulmani, Israele ha chiesto che venga aggiunto anche quello ebraico la Stella di David. Con l'ultima convenzione di Ginevra, il terzo protocollo, si è proposto un emblema dove tutte le nazioni si possano riconoscere, perciò senza simboli religiosi.
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