Quando mia madre scoprì di aspettare una bambina viveva a Milano. Purtroppo il parto si presentava con complicazioni e così l'ospedale più attrezzato in quel periodo e più vicino, parlo del 1962, era il Gaslini di Genova. Come allora, anche oggi questo centro è un fiore all'occhiello per la pediatria. Quest'anno compie i suoi 75 anni di attività e per questo mi dilungo per descrivere l'impegno di tutti coloro che vi lavorano. Nasce nel 1938 e oltre a curare i bambini ha sempre dato rilevanza anche alla famiglia che , molto spesso si trova in balia degli eventi. Aspetto medico-scientifico e lato umano hanno sempre viaggiato insieme. La ricerca è un punto a suo favore; oggi il polo ospedaliero è impegnato in varie ricerche come l'applicazione della proteomica, la definizione di biomarkers di malattia e di deterioramento funzionale d'organo, biologia cellulare, trapianto d'organo, (linea di ricerca 2-pediatria clinica e medica perinatale). Nella linea1-strategie di diagnostica e terapeutiche, si studia per mettere a punto test genetici (per le patologie ereditarie), metodi molecolari( per la diagnostica di patologie virali e batteriche), creazione di protocolli di studio ottimizzati per ecografie e risonanze magnetiche. Per la linea 3-immunologia e reumatologia sussiste un impegno per attivare nuovi trias in pazienti pediatrici affetti da artrite idiopatica giovanile utilizzando un nuovo tipo di farmaco biologico come gli anticorpi monoclonali. La linea 4 è attiva sul fronte dell'oncologia ed ematologia.
Così le mie origini sono quelle genovesi. Sono cresciuta sentendomi dire che i genovesi sono al pari degli scozzesi per la tirchieria, che Genova è una città con luoghi malfamati, Via Pre in testa. Insomma voglio dire che questa città, invece, ha molte caratteristiche positive.
Così le mie origini sono quelle genovesi. Sono cresciuta sentendomi dire che i genovesi sono al pari degli scozzesi per la tirchieria, che Genova è una città con luoghi malfamati, Via Pre in testa. Insomma voglio dire che questa città, invece, ha molte caratteristiche positive.
Storicamente parlando è stata una grande repubblica che ebbe il suo gran da fare per combattere una delle sue più acerrime nemiche la Serenissima, Venezia.
CENNI STORICI:
Le sue radici risalgono al IV sec. a.C, come centro abitato dai liguri. Diventa subito un importante porto di approdo per greci, etruschi fenici e celti.
Punto fondamentale nella lotta tra Annibale e Scipione per sbarrare la strada all'invasione verso la pianura padana (218 a.C.)
Centro operativo militare dell'esercito romano. I marinai genovesi si distinguono per le loro capacità in varie guerre condotte dai romani( ad esempio Pompeo contro Mitridate), anche Giulio Cesare apprezza la bravura dei marinai "senesi". Proprio in questo periodo la città diventa un importantissimo punto per i traffici commerciali.
Santi Nazario e Celsio introducono il cristianesimo e il primo vescovado risale al 381.
Fino al 641 fa parte del dominio bizantino. Quindi passa sotto i longobardi e poi i franchi. Proprio sotto quest'ultimi la Liguria diventa Contea e Genova il suo centro.
Esaurito l'impero carolingio la Liguria è provincia di confine, cioè marca, e, come feudo, viene assegnata alla dinastia degli Obertenghi.
1000, nascono le compagnie, cioè le libere associazioni professionali che mettono le basi per il Comune. Oltre a rimanere un importante porto commerciale, si rafforza la base navale militare. In questo periodo, infatti, è impegnata a difendersi dai continui attacchi da parte dei saraceni. Si allea per un breve periodo con Pisa così da condurre vittoriose campagne contro le basi pirate dei sardi e dei corsi. Poiché è abile come milizia navale partecipa anche Genova alle Crociate ricavando guadagni e possedimenti ma, nel contempo, incontra la concorrenza di Pisa e Venezia, con le quali si impegna negli anni in varie battaglie per la supremazia: 1284, con la battaglia di Meloria, scompare Pisa e nel 1298 grazie alla vittoria presso l'isola di Curzola riesce a indebolire fortemente Venezia e così la Repubblica raggiunge la massima espansione per traffici, numero di navi, scali, porti in tutto il mediterraneo, fino in Spagna. Purtroppo le continue lotte con le atre città e le guerre tra le famiglie genovesi portano la città sempre più nell'oblio fino a cadere sotto il dominio del re di Francia, Carlo VI, fine 1300. Seguono periodi bui denotati da saccheggi e da occupazione straniera. Nel 1805, conclusosi il periodo napoleonico, il Congresso di Vienna annette la città al Piemonte. Da qui in poi tutte le forze sono protese non per un'indipendenza comunale, bensì per l'unificazione dell'Italia intera. Nell' Italia monarchica, la città ha un grande ruolo perché è un porto importante per il commercio e, grazie alla presenza dell'Ansaldo, dove si costruiscono anche i vagoni e le navi in ferro, polo industriale.
Nel Risorgimento, è un centro carbonaro, mazziniano. Sono proprio di questa città Mazzini, Mameli, i fratelli Ruffini e Nino Bixio. Dal porto di Genova partono i mille, 1860. Nel 1892, a Genova nasce il partito Socialista Italiano. Nei primi del novecento la città è un polo industriale non indifferente, è attiva l'industri siderurgica, meccanica e cantieristica. Diventa crocevia per gli immigranti che si recano in America in cerca di fortuna. Terminate le guerre Genova con Milano e Torino sono le tre città industriali per eccellenza e godono di un ruolo chiave per l'economia nazionale. La connotazione di polo portuale ed industriale porta la città a vivere un incremento demografico di rilievo. Quando termina, negli anni '80 la grande industria di Stato, Genova si vede costretta a rinnovarsi in quanto non è più , anche sotto l'aspetto sociale, città di fabbriche ed operai.
Nel Risorgimento, è un centro carbonaro, mazziniano. Sono proprio di questa città Mazzini, Mameli, i fratelli Ruffini e Nino Bixio. Dal porto di Genova partono i mille, 1860. Nel 1892, a Genova nasce il partito Socialista Italiano. Nei primi del novecento la città è un polo industriale non indifferente, è attiva l'industri siderurgica, meccanica e cantieristica. Diventa crocevia per gli immigranti che si recano in America in cerca di fortuna. Terminate le guerre Genova con Milano e Torino sono le tre città industriali per eccellenza e godono di un ruolo chiave per l'economia nazionale. La connotazione di polo portuale ed industriale porta la città a vivere un incremento demografico di rilievo. Quando termina, negli anni '80 la grande industria di Stato, Genova si vede costretta a rinnovarsi in quanto non è più , anche sotto l'aspetto sociale, città di fabbriche ed operai.
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