Eccomi qua, buon sabato a tutti. Oggi è uno di quei giorni dove l'aria è caldissima, il sole splende e la maggior parte delle persone si è recata in spiaggia per cercare un pochino di frescura. Fa caldo e se chiudi gli occhi vedi animarsi davanti a te uno splendido ghiacciolone verde che sgocciola a più non posso e tu allunghi la mano tremante per afferrarlo e assaporarlo: le tue papille gustative iniziano pian, piano a sentire il dolce e fresco sapore di menta mentre i denti scricchiolano tra un morso e l'altro! Ad un certo punto viene, senza neanche accorgersene, il classico sclap della lingua contro il palato. E' fatta mi sono rinfrescata....tra le dita non rimane che il bastoncino di legno ancora umido e.....basta! Un secondo e poi di nuovo il caldo, l'afa che ti assilla e ti opprime, e allora?...... Chiudo gli occhi e eccolo lì un nuovo grande, immenso, fresco ghiacciolo arancione....slurp!
Solo così ci si rinfresca se non si vuole ricorrere alla comodità dell'aria condizionata o al bel ventilatore tatticamente postato davanti. Però è estate, la magnifica, la superba estate, il periodo in cui ami indossare vestitini attillati che lasciano intravvedere le forme e ti fanno sentire sexy ed attraente. In estate sembra che ogni donna si senta più bella, più affascinante, non come l'inverno dove tutti chiusi nei propri cappottoni con il bavero rialzato e il pastrano che arriva sino a terra! No, in estate si cammina come se ci si ritrovasse su una nuvola pronti a spiccare un salto nell'infinito blu per arrivare a quel magnifico sole che per tre lunghi, interminabili mesi freddi hai agognato. Sono nata in estate e secondo me anche per questo mi trovo a mio agio in questa stagione. Per me non c'è caldo mai, adoro alzarmi presto la mattina e vedere già i raggi del sole che fanno capolino tra i bastoncini della mia tenda in bambù della mia cucina: durante il giorno il canto delle cicale mi tiene compagnia e la sera fanno da padrone i grilli. L'altro giorno ne ho trovato uno in casa, ed è più forte di me vado con cautela vicino per riuscire a prenderlo e riportarlo fuori in giardino. Non riesco a schiacciarlo è rimasto dentro di me il ricordo della favola di Pinocchio e il grillo è la coscienza ed io come posso ucciderlo? No, c'è già così poca coscienza oggi giorno che tutto quanto può aiutare per riuscire a sopravvivere. Sono così condizionata da quella favola che ho insegnato, involontariamente, ai miei figli di rispettare il grillo di prenderlo e riconsegnarlo a madre natura. Poi mi soffermo e mi dico pensa, uno scarafaggio lo avresti ucciso schiacciato, spiaccicato sul pavimento e il grillo no. E dire che, almeno a mio parere, non sono belli nessuno dei due, anzi li trovo ripugnanti alla stesa stregua, ma no il grillo deve vivere!
Ecco il potere della parola, del racconto, ed ecco perché molti hanno tentato, tentano e tenteranno, in futuro, di reprimerla! Altri, invece, vi hanno fatto ricorso per riuscire là dove, forza bruta o intrigo, non avrebbe trovato luogo! Che potere immenso, e che fascino!
Ammiro coloro che riescono con una loro storia a far vivere a gente che non conoscono e, molto probabilmente, non conosceranno mai, le loro passioni. Con la parola si costruiscono e si disfano imperi e tutti noi abbiamo dentro questa possibilità. Con la parola puoi aiutare, consolare, rallegrare, amare ma anche rattristare demoralizzare, essere così duri da arrivare all'uccisione. Dipende dall'uso che se ne fa. In questo mio angoletto, così considero il mio blog, ho deciso di adoperare questa nostra capacità per descrivere l'operato dell'uomo sotto vari aspetti: descrivo paesi o città per dimostrare quanto ingegno, che capacità possediamo, analizzo dei libri, perché dalle storie si può trarre un vissuto, ma perché guardando mille e più sfaccettature, si può notare quanto l'uomo, come essere della sua specie, è in grado di fare e come, a seconda di come agisce, il suo operato possa portare benefici o no.
Quanto desidererei che nel nostro mondo capissimo che alla fin fine siamo solo piccoli puntini in un immenso infinito, ma che, pur essendo una bazzecola nell'universo, siamo tutti qui e solo se ci rispettassimo un po' di più e ci amassimo quel tanto che basta, i telegiornali non sarebbero dei bollettini interminabili di guerra e odio! In una canzone ad un certo punto c'è una frase stupenda che girandola sulla parola, e sul sentimento amore, cambierebbe tutto. E' di Eros Ramazzotti e dice:
"- Se bastasse una bella canzone a far piovere l'amore si potrebbe cantarla un milione, un milione di volte.... non ci vorrebbe poi tanto ad amare di più!"-
E' una canzone del 1990 e fa parte dell'album In ogni senso. Nel 1997, viene inserita nel greatest hits, Eros, e, l'anno seguente è cantata insieme al tenore modenese, Pavarotti, durante il concerto Pavarotti & Friends.
BUON ASCOLTO A TUTTI
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