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STORIE DI DONNE: GRECIA ANTICA

La donna nell'antica Grecia non godeva degli stessi diritti degli uomini. Infatti non aveva diritto al voto o  non poteva diventare membro di un'assemblea e, non godendo  di una legislazione giuridica, in caso di adulterio non veniva considerata colpevole. Scherzando potrei affermare che gli uomini avevano promulgato delle leggi veramente intelligenti! Praticamente, forse, gioivano a essere cornuti. Scherzi a parte,  ad Atene una donna era simile allo schiavo, a un minorenne o a uno straniero. Guardando bene bene in effetti schiavo, perché chi accudisce da sempre la casa e  i figli?, minorenne, in un mondo basato sulla strapotenza del sesso opposto quante volte ho sentito dire le donne sono oche o frasi simili, straniero, con una condizione di vita simile si è stranieri nella propria terra. Ma stranamente a Sparta la condizione femminile, dei ceti  dominanti, era più all'avanguardia. Anche se non sarebbe mai diventata una soldatessa o una governante, essa si addestrava alle arti militari e godeva di maggior libertà. Inoltre se ad Atene oltre a non partecipare ad attività pubbliche, non poteva praticare alcuno sport, a Sparta le ragazze si dedicavano alla danza o alla corsa. Addirittura si era creata un detto " se una donna esercita un qualsiasi sport, tutto il genere femminile sarebbe stato vittima di tremende sciagure. Una donna se si avvicinava al perimetro del santuario durante i giochi olimpici sarebbe incappata nella pena di morte. Forse perché erano talmente sottomesse che i maritini avevano paura di un eventuale cornetto, magari tra la moglie e un aitante sportivo! Insomma nel mondo greco la donna era inferiore all'uomo. Di questo periodo menziono due figure femminili. Aspasia, moglie dell'ateniese Pericle, dotata di grande intelligenza, saggezza e abilità politica.  Sembra che, da fonti del V-VI sec. a.C., fosse maestra di retorica per gli uomini di spicco.


Saffo, poetessa di grande bravura al punto che Solone, suo contemporaneo, dopo aver ascoltato una carme della poetessa affermò che due cose solo gli rimanevano impararlo a memoria e poi morire e Strabone, a distanza di secoli, la definì un essere meraviglioso. Purtroppo è più famosa per presunti rapporti di omosessualità con le fanciulle che lei educava.



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