Ho iniziato questa sessione proponendo un libro denuncia perché nel mondo la figura femminile non è ancora del tutto apprezzata, rispettata e riconosciuta. Troppo spesso le donne sono oggi, ma anche nei tempi addietro, vittime di abusi e soprusi. Non voglio sembrare una femminista ma il ruolo della donna da sempre ha avuto molta importanza, così come quello dell'uomo. Purtroppo però la cultura umana ha sempre osteggiato questo aspetto. Secondo me se vogliamo definirci cittadini dei nuovi millenni, dobbiamo superare questo aspetto e mettere la donna in fianco all'uomo. Solo così si può dire che la società tutta ha iniziato ad evolversi.
In questo angolo voglio dedicare uno spazio alla figura della donna, toccando vari aspetti.
In un mondo che , ahimè, l'uomo ha sempre fatto da padrone, l'uomo stesso ha creato dei detti che rispecchiavano l'importanza della donna; peccato che nel momento stesso che affermava ciò, esaltava la sua mascolinità, arroganza e inciviltà. Quanti di noi non ha sentito dire " dietro un grande uomo c'è sempre una grande donna". A me non sta bene questo dietro! Perché non in fianco? Come suonerebbe meglio! Così si ragionerebbe. Comunque, bando alle ciance ed iniziamo. Parto da molto, molto lontano.
La simbologia:
Tutti noi conosciamo i simboli per designare uomo e donna: il primo è un cerchio con in alto a destra una freccia, il secondo , un cerchio con una croce in basso.
Sono stati a lungo simboli astronomici, ma oggi gli astronomi non li usano più. Però sono rimasti ad indicare la donna e l'uomo, e degli elementi chimici.
Il simbolo del maschietto è associato a Marte e al dio omonimo, della guerra, e secondo il sito della Nasa (http://solarsystem.nasa.gov/multimedia/display.cfm?IM_ID=167) rappresenta lo scudo e la lancia del Dio. In chimica indica il ferro. Quello delle femminucce è il simbolo di Venere, pianeta dell'amore, e dea della bellezza e indicherebbe lo specchio portatile di questa Dea. In chimica è associato al rame. Le associazioni dei due simboli si ritroverebbero, già, negli antichi papiri greci.
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