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VENETO: LA GIUDECCA

Tempo fa, per ragioni di cuore, mi sono trasferita in questa regione, precisamente vicino a Venezia.  Nei post che seguiranno e che sono collegati al Veneto, descriverò luoghi che ho visitato e che mi sono piaciuti particolarmente. Il Veneto è una regione che offre sia soggiorni in montagna, la località più rinomata è Cortina, sia al mare, molto nota è Jesolo. Inoltre ha città  o cittadine storiche. La città conosciuta in tutto il mondo, che è patrimonio dell'Unesco, è Venezia e la sua laguna. Essa rappresenta un capolavoro dell'ingegno umano.  Per maggior informazione visitate questa pagina:


Ma nella laguna si trovano varie isolette e, se si ha voglia di trascorrere un fine settimana fuori porta, la visita di queste non è da disdegnare, anzi. 
Giusto ieri abbiamo deciso di prendere la nostra vespetta e recarci al Lido. Questa parte è nota perché ogni anno c'è la mostra del cinema. 
Così andando pianino, perché il nostro mezzo non è tra i più veloci, è un cinquantino, siamo arrivati al Tronchetto. Qui ci siamo imbarcati con la vespa sul ferryboat e abbiamo raggiunto il Lido.  La durata del viaggio in nave è di circa mezzora o poco più. Ma passa gradevolmente perché si vede l'isola della Giudecca. In realtà è un insieme di otto isole collegate tra loro e si affaccia sul canale omonimo. La passeggiata lungo la banchina è molto piacevole perché offre il panorama della città lagunare. La Giudecca ha sempre fatto parte di Venezia e la sua storia collima con quella della città. Dopo la bonifica, per un certo periodo di tempo, possedeva tanti orti e giardini. Purtroppo la rapida espansione ha ridotto questa parte a luogo malfamato, i palazzi sono stati trascurati e nei vicoli, stretti e bui, non era garantita la sicurezza. Da un decennio a questa parte la zona è stata rivalutata e così anche le case sono ritornate agli antichi splendori e anche le passeggiate, per i suoi vicoli ,possono essere serene. Anticamente questa zona era conosciuta con il nome di Spinalonga, forse per la sua forma allungata a lisca di pesce. Per quanto riguarda il nome Giudecca, secondo alcuni deriva dal fatto che anticamente qua si trovava il Ghetto e gli ebrei potevano risiedere dove volevano liberamente, per altri, invece, deriva dal veneziano "zudega", ossia aggiudicato, in virtù di alcuni terreni che la Repubblica, nel XI sec., concedette ad alcune famiglie, i Barbolani, i Flabanici e i Caloprini, in segno di risarcimento per l'esilio subito ingiustamente. Altri affermano che deriva dall'attività dei conciatori di pelle che utilizzavano delle sostanze vegetali ricavate da sterpami ed arbusti. Questi lavoranti venivano chiamati "zuec, zueccam o zuecchi. Infine, siccome tutti i possedimenti antichi della Repubblica,  situati a meridione, sono chiamati Giudecca, potrebbe essere che il nome derivi proprio dalla posizione geografica, infatti la Giudecca si trova a sud del centro storico di Venezia. Mentre si è sul battello si può ammirare la Chiesa del Redentore, progettata da Palladio, fulcro della festa del Redentore celebrata ogni anno la terza domenica di luglio in memoria dello scampato pericolo dalla pestilenza, nel 1575, che afflisse Venezia. La storia narra che per due anni l'intera città fu devastata da questa epidemia che provocò 50.000 morti, quasi un veneziano su tre. Non riuscendo a debellarla, si racconta che l'anno seguente il Senato fece un voto, ossia promise che se l'aiuto divino avesse fatto cessare la peste, il governo avrebbe edificato una chiesa intitolata al Redentore. Così avvenne e nel 1577 si pose la prima pietra. Il 20 luglio dell'anno seguente si festeggiò la fine della peste con una processione che raggiungeva la Basilica, attraverso un ponte di barche. Da allora ogni anno viene rinnovata questa tradizione che culmina verso mezzanotte con un affascinante spettacolo pirotecnico dove le luci dei fuochi si rispecchiano nelle acque della laguna. Il primo anno che venni a vivere in Veneto il fratello di una coppia di cari amici ci offrì la serata del Redentore in gondola. Devo dire che è stato suggestivo e affascinante. Si puoò, anche, ammirare il Molino Stucky. Questo venne edificato nel 1895 su ordinazione dell'imprenditore svizzero omonimo, sotto la direzione dell'architetto Wullekopf. Egli realizzò questa struttura in stile neogotico dove l'imprenditore, volle appunto istituire un mulino sfruttando il canale veneziano per avere un veloce trasporto via acqua del grano. L'impianto era un fiore all'occhiello, dotato di illuminazione elettrica e di un impianto a gas, lavorava a pieno regime e macinava 2500 quintali di farina al giorno. In seguito fu ampliato e da una parte si macinava e dall'altra c'era il pastificio. Il molino è divenuto nel tempo il simbolo dell'architettura industriale in Italia. Decaduta la dinastia Stucky l'edificio andò in rovina ma, nel 2000, grazie ad un accordo è stato ristrutturato ritrovando tutto il suo splendore. Oggi è sede di un complesso alberghiero,  della catena Hilton, con 379 stanze, un grande centro congressi, sala convegni, ristorante e piscina panoramica.




Molino Stucky



Basilica del Redentore



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