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STORIA DEI LIBRI: I ROGHI DEI LIBRI-ALESSANDRIA D'EGITTO

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ALESSANDRIA
Molti di noi hanno sentito parlare di questo tempio della cultura. La biblioteca venne istituita subito dopo la fondazione della città e risale all'incirca all'inizio del III secolo a.C..
Una leggenda racconta che tutti coloro che giungevano ad Alessandria, dovevano consegnare gli scritti in loro possesso perché così venivano copiati. Era la più grande e completa biblioteca dell'epoca e molti studiosi vi si recavano. Faceva parte del Museion, "Dimora delle Muse", l'anticipazione delle Università. Quando bruciò, tutto il sapere in essa contenuto andò perso. Dalla sua scomparsa sono trascorsi due millenni e nel 2002, sia la biblioteca, sia il centro culturale sono stati ricostruiti e aperti al pubblico. Oggi la biblioteca di Alessandria è un'opera architettonica di avanzata tecnologia ma che evoca lo splendore dell'antica  tolemaica. Possiede 8 milioni di volumi e per questo è considerata la più importante biblioteca del mondo arabo. Ha una struttura futuristica e nella struttura sono inseriti il planetario e il museo della scienza. Il materiale impiegato è il marmo di Assuan. Sulle sue superfici ci sono pittogrammi, gigantesche lettere, geroglifici e caratteri di alfabeti ancora sconosciuti, così da unire il passato al presente.  Nel pavimento dell'entrata si possono ammirare dei mosaici, originali dell'epoca antica.
Alessandria d'Egitto con Tolomeo I e II divenne un centro nevralgico e per questo, la capitale dell'Egitto ellenizzato. Fu per volere di Tolomeo I che si edificò la biblioteca e i sovrani successivi continuarono l'opera di arricchimento e abbellimento sia della città, sia della biblioteca. Con Augusto la città entrò a far parte dell'impero romano e vi si stabilì il governatore, rimanendo sempre un centro di primaria importanza. Ma perché venne distrutto questo maestoso centro del sapere? 
La leggenda racconta che Cleopatra temendo di essere presa in ostaggio o essere uccisa decise di farsi trasportare in un battello fino al palazzo, rimanendo nascosta dentro ad un tappeto. Cesare venuto a sapere del tentato inganno da parte della bella Cleopatra, ne rimase affascinato e prese le difese della donna, andando contro a Tolomeo. Per paura di un'eventuale rappresaglia decise di dare alle fiamme le imbarcazioni, ormeggiate nel porto adiacente alla biblioteca. Purtroppo l'incendio raggiunse quest'ultima, distruggendola. La biblioteca subì svariati incendi durante la sua esistenza. Il primo nel 292 quando Diocleziano  decretò il rogo di tutti i testi di alchimia, seguì quello voluto da Atanasio (367), che imponeva ai monaci di custodire solo i testi considerati canonici ( la conservazione di questi hanno formato l'odierno Nuovo Testamento). Nel 642, Amr-ib-al-As distrusse la biblioteca, appena dopo aver conquistato la città, per ordine del califfo che affermava:- " in quei libri o ci sono cose già presenti nel Corano o cose che del Corano non fanno parte: se sono presenti nel Corano , allora, sono inutili, se non sono presenti sono dannose e vanno distrutte."-
Un direttore della biblioteca divenne famoso: Eratostene. Matematico, astronomo e poeta greco è passato alla storia perché  è considerato come il  primo uomo ad avere descritto ed applicato un metodo per misurare le dimensioni della terra.
Denis Guedj ha scritto un romanzo a tal proposito :-" la chioma di Berenice:"-


La biblioteca nell'antichità


la biblioteca oggi

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