Attraversando le strade molto spesso si incontrano, ai bordi delle strade, dei bellissimi edifici. La campagna veneta è piena di maestose ville appartenute, nelle epoche indietro, a famiglie patrizie veneziane. Il primo a decidere di abbandonare la città per trasferirsi in campagna fu Francesco Petrarca che, nel '300, lasciò Padova per recarsi a vivere tra i colli Euganei. Man mano ritorna in voga la voglia di abbandonare la città per ricercare la vita agreste. Complice è anche il fatto che dopo la scoperta dell'America, 1492, Venezia soffre di una perdita di centralità. In seguito la Serenissima decide di volgere i suoi interessi verso la terraferma e così acquista terreni. Li bonifica e li organizza costruendo aziende, abitazioni e residenze. La campagna diventa un luogo armonioso dove si vive a stretto contatto con la natura per le famiglie nobili che vi si recano durante i periodi di vacanza. Gli aristocratici si rivolgono al Palladio, famoso architetto del '500. Egli crea ville molto raffinate e arricchite da affreschi e stucchi. La villa veneta quindi è sia un centro produttivo, sia un luogo di riposo per i nobili. Tra il '500 e il '700 si ha il clou della civiltà della villa veneta. Oggi si contano, nelle regioni Veneto e Friuli, ben 4.000 ville che, dalla pianura, arrivano fino alle pendici delle Prealpi. Dal 1996 le ville venete fanno parte del Patrimonio mondiale dell'Unesco. Sulle rive del Fiume Brenta, precisamente a Mira si può visitare Villa Foscari. Al suo interno si possono ammirare bellissime decorazioni pittoriche .
Attraversando le strade molto spesso si incontrano, ai bordi delle strade, dei bellissimi edifici. La campagna veneta è piena di maestose ville appartenute, nelle epoche indietro, a famiglie patrizie veneziane. Il primo a decidere di abbandonare la città per trasferirsi in campagna fu Francesco Petrarca che, nel '300, lasciò Padova per recarsi a vivere tra i colli Euganei. Man mano ritorna in voga la voglia di abbandonare la città per ricercare la vita agreste. Complice è anche il fatto che dopo la scoperta dell'America, 1492, Venezia soffre di una perdita di centralità. In seguito la Serenissima decide di volgere i suoi interessi verso la terraferma e così acquista terreni. Li bonifica e li organizza costruendo aziende, abitazioni e residenze. La campagna diventa un luogo armonioso dove si vive a stretto contatto con la natura per le famiglie nobili che vi si recano durante i periodi di vacanza. Gli aristocratici si rivolgono al Palladio, famoso architetto del '500. Egli crea ville molto raffinate e arricchite da affreschi e stucchi. La villa veneta quindi è sia un centro produttivo, sia un luogo di riposo per i nobili. Tra il '500 e il '700 si ha il clou della civiltà della villa veneta. Oggi si contano, nelle regioni Veneto e Friuli, ben 4.000 ville che, dalla pianura, arrivano fino alle pendici delle Prealpi. Dal 1996 le ville venete fanno parte del Patrimonio mondiale dell'Unesco. Sulle rive del Fiume Brenta, precisamente a Mira si può visitare Villa Foscari. Al suo interno si possono ammirare bellissime decorazioni pittoriche .
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