MEDIOEVO: IL CASTELLO
Per descrivere le abitazioni di questo periodo, diventa di fondamentale importanza l'aspetto sociale.
Decaduto l'impero romano, la nostra penisola è oggetto di svariate invasioni da parte delle popolazioni barbare questo, ovviamente si ripercuote sullo stile di vita della popolazione.
Assistiamo ad un impoverimento delle città che non sono in grado di sostenere tale situazione.
La società del periodo medioevale è divisa in due classi: da una parte c'è il popolo, contadini
poveri che lavorano la terra per il signore e vivono in piccole capanne, dall'altra ci sono i nobili. Questi sono i grandi possidenti terrieri, i feudatari, che si sono allontanati dalle città, oramai sempre più in rovina, per ritirarsi nelle loro ville e da qui hanno iniziato ad esercitare il loro potere su migliaia di persone che, poiché povere ed indifese, sono costrette a lavorare per il ricco Signore in cambio di protezione.
Le ville dei nobili si fortificano divenendo dei veri e propri castelli.
Nel XI secolo la villa fortificata si trasforma in castello la cui economia è definita di "corte", curtense dal latino curtis, corte: tutti i beni, e le persone che vivono dentro alle mura costituivano un'entità economica autosufficiente.
Nei primi castelli lungo tutto il perimetro ci sono grosse torri unite da una palizzata recintata da un fossato. Nel centro c'è una costruzione più alta di legno, il maschio, qui si trova una porta mobile per accedere, il ponte levatoio. Nell'interno poi si trovano altri piccoli edifici, tra cui le cucine, generalmente isolate perché molto spesso vanno a fuoco.
Dal XII al XIII secolo assistiamo a grandi conflitti tra i vassalli e così nascono in tutta Europa tanti castelli la cui struttura di pietra man mano si perfeziona. Per meglio difendersi da eventuali invasioni i castelli sorgono su alture o in punti strategici, come ad esempio lungo crocevia di vitale importanza per la comunicazione e generalmente di grande passaggio.
La pietra diventa materiale di costruzione e anche le mura che circondano il castello non sono più di legno ma in muratura perché più solide e, generalmente raggiungono i 5 10 metri di altezza interrotte da torri.
L'interno dei castelli è così strutturato:
c'è una prima cinta muraria che serve come prima barriera a difesa delle case dei servi, questo è il primo cortile detto di servitù. Qui ci sono il forno, il macello, le stalle, le scuderie, i magazzini le officine.
Nel secondo cortile , vicino alla porta di ingresso principale, si trova la piazza d'armi. Ivi si trovano le macchine da guerra, l'armeria e gli alloggi dell'esercito.
Nella seconda cinta di mura c'è il maschio che protegge le camere del feudatario. Gli interni non hanno arredi ricchi sono di fattura semplice.
Verso il quattrocento si inizia ad avere una diversificazione tra i castelli: alcuni diventano vere e proprie caserme, altri prigioni ed altri, ancora, vere e proprie dimore delle famiglie. Sono in questi ultimi che subiscono migliorie ed arricchimenti.
Tra il XV e il XVI secolo, con il rinascimento, i castelli diventano vere corti, palazzi stupendi con forme architettoniche armoniose ed eleganti.
In Italia siamo nel periodo dove nascono le signorie. Le più importanti sono:
Verona, con i Della Scala, Milano, con i Della Torre i Visconti e gli Sforza ( XIII sec.),
Mantova, con i Gonzaga
Firenze, con i Medici (XIV sec.)
Ferrara, con gli Estensi
Ravenna, con i Da Polenta
Bologna, con i Bentivoglio
Rimini, Cesena e Fano, con i Malatesta
Faenza, con i Manfredi
Urbino, con i Montefeltro
Venezia, fu un governo ducale
Venendo da Milano, città in cui ho passato tutto il periodo degli studi, vi propongo un video, da YouTube sul Castello Sforzesco, uno dei simboli della città, è stato realizzato dalla comitiva Milanodavedere. E' una visita nei passaggi segreti di questo bellissimo edificio.
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