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IL MISTERO DEL MANOSCRITTO SEGRETO (2° EPISODIO): I CANNONI DI BARISAL

SECONDA PARTE
I Cannoni di Barisal

                                

Mentre era seduto ad attendere si accese il suo Ipod e partirono le note di una musica che lo toccava fin nel profondo
Aveva scoperto questo pezzo guardando un film che lo aveva proprio scosso e gli aveva fatto nascere dubbi e pensieri.
 In effetti, la sua esistenza non era un gran che, anzi abbastanza monotona: al mattino si recava in facoltà e vi trascorreva la gran parte della giornata. Avrebbe voluto essere un avventuriero, uno all'Indiana Jones, fascinoso, sexy, interessante, enigmatico, misterioso. Ecco, forse, un po' misterioso lo era, almeno per quello che diceva di lui Laura.
La  conosceva dai tempi delle scuole elementari, era l'unica del genere femminile che frequentava e che non gli creava patemi e ansia.
Era sempre stato alquanto imbranato con le donne! Non aveva mai posseduto la tempistica giusta, insomma o era troppo avanti oppure, ed era il più delle volte, dava l'impressione di essere in continuo ritardo, in affanno costante. L'unica a trovare un aspetto positivo in lui, era Laura.
Andavano sempre in giro insieme, quando gli avanzava qualche ora. In effetti tra la facoltà, lo studio, e la sua passione per i video giochi, non gli rimanevano tanti ritagli di tempo.
Forse non veniva a caso, forse inconsapevolmente si occupava tutta la giornata proprio per non affrontare certi dubbi e preoccupazioni che lo assillavano.

Mentre le note rimbombavano nelle sue orecchie vide con la coda dell'occhio una figura che si avvicinava e che si piazzava proprio dinnanzi.

"Ciao eccomi qua, scusa del ritardo Luca, ma sai com'è, ero troppo preso da una cosa e non mi sono accorto."

"meglio tardi che mai!", rispose, "allora che ci faccio qua e perché mi hai, come dire, arruolato. Perché proprio io! Non sono uno che è abituato a viaggiare ad andare in giro e, tanto meno, in posti così. Però devo ammetterlo è stupefacente, grazie. Se non era per te forse non l'avrei mai visto. Era da tanto che ne parlavo con Enrico e avevamo deciso di non indugiare più, molto presto ci saremmo venuti con le ragazze."

Una risata fragorosa inondò tutta la valle, "Si! con le ragazze, come no!" esclamo tra una risata e l'altra Carlo.

Luca non aveva voglia di discutere e perciò fece passare inosservata la questione e ripeté la domanda, "allora, che ci facciamo qua?"

"Ok, vieni con me , andiamo dobbiamo scendere e dirigerci al Tesoro il palazzo che vedi appena esci dal Siq. Voglio mostrarti una cosa.", rispose l'amico.

Mentre scendevano Carlo spiegò a Luca che da poco si erano accorti che sotto all'ingresso si trovavano delle stanze funerarie. 

Era stato lui il primo ad entrare e mentre perlustrava incappò in un rotolo. Voleva studiarlo e così lo prese.

Si accorse, in seguito, che nel manoscritto veniva indicato un punto dove si trovavano conservati dei contenitori molto, molto speciali. Se li avessero trovati...beh! la loro esistenza sarebbe del tutto cambiata!

"Ok, ma perché me?"  Chiese questa volta Luca spazientito. "vedi", continuò Carlo, "da quanto ci conosciamo, dieci , venti anni o forse di più? Siamo o no amici di culla. A chi volevi che mi rivolgessi,  al primo venuto? E no , mio caro, con te ho condiviso tutto e perciò...
E' vero che è da tanto che non ci vediamo più. Abbiamo preso cammini diversi ma tu, amico mio, sei un fratello per me e quindi è giusto così."

A Luca non tornava , però, un fatto. Se aveva già in mano il tutto, in che cosa doveva aiutarlo. Proprio non capiva.

Ad un certo punto giunsero di fronte all'entrata della stanza funeraria. Scesero i gradini e stavano per entrare quando sentirono un fortissimo boato, come delle cannonate.
Si ripetevano a scadenza di cinque minuti, sembrava.




Il primo ad udirli, o che ne ha parlato è stato G. B. Scott nel 1871 mentre era in viaggio per Assam da Calcutta. Il tempo era bello, nessun segno di temporale in arrivo. Quando, a sera inoltrata, fermarono il traghetto a vapore e il rumore del motore si spense, iniziarono a sentire un sordo rimbombo di un cannone come se arrivasse da lontano.

Gli inglesi chiamano questi fenomeni mistpouffers, gli italiani marina o brontidi, in Giappone uminari.
In ogni punto del nostro globo si hanno questi misteriosi fenomeni.

Misteriosi, perché gli scienziati ancora oggi non hanno dato una spiegazione definitiva, c'è chi dice che hanno un legame con l'acqua, molti di questi rumori avvengono in località o prossime al mare o laghi o, addirittura in mare aperto. Però non regge questa ipotesi, perché si sono sentiti anche ai piedi della catena Himalayana, in Buthan.

Dal Canada, alle Filippine, in Brasile, come in Italia. Un po' ovunque si sentono questi brontolii della Terra.

Altri studiosi asseriscono che potrebbero essere i gas interni del nostro pianeta che riescono a fuoriuscire provocando questo fenomeno.

In Messico, per Esempio, sui fondali ci sono molti depositi di gas naturale e qui ci sono molti mistpouffers. Nel 1896 fu pubblicato un articolo al riguardo sul  Scientific American.



Se desiderate approfondire vi consiglio di leggere QUA .

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