Passa ai contenuti principali

I MURALES E IL MURALISMO



murales realizzato nel Liceo "Charles Darwin", di Rivoli


Esprimere le proprie idee, desideri, speranze e pensieri, è sempre stato un bisogno dell'essere umano. Quando eravamo uomini che vivevano nelle caverne, l'arte era la  pittura rupestre. I graffiti  raffiguravano scene di caccia, di vita quotidiana e gli animali. Mano a mano che ci siamo evoluti anche l'espressione artistica si è modificata ma l'essenza è sempre la stessa.

Come nella letteratura, il disegno è anche a carattere simbolico. Per esprimere dei desideri si usano delle immagini che nel nostro vissuto si legano a determinati concetti e così un disegno dove vengono raffigurati uccelli, potrebbe significare desiderio di evasione o libertà.

Per poter meglio rappresentare la realtà sono nate diverse correnti, quella che ritraeva in ogni minima particolarità e realisticamente, quella con pennellate veloci e temi astratti,. Comunque sia abbiamo bisogno e sentiamo desiderio di comunicare, a seconda delle nostre capacità, noi stessi agli altri.

L'espressione artistica, in ogni sua forma è espressione dell'individuo e della comunità in ogni epoca e luogo.

Oggi giorno ci sono ragazzi che con le bombolette dipingono muri, treni e qualsiasi superficie disponibile, soprattutto nei quartieri più disagiati, perché forse così esprimono il loro bisogno di vedere e sentire la bellezza che non riescono a trovare. E' così che ci sono murales là dove non te lo aspetteresti mai.

Dove abito c'è un sotto passo che è tutto dipinto con scene di ogni sorta, si va dai classici disegni tipici delle metropolitane alle scene quasi bucoliche dove si può ammirare una ragazza distesa su un prato intenta a leggere un libro.

A me piace tantissimo in più è dipinto meravigliosamente è un trompe l'oeil magnifico. Un giorno farò la foto e la posterò perché anche se l'autore non sarà un nome comunque è un vero artista.

Oramai tutte le metropoli del mondo hanno murales di ogni sorta. 

Ecco  la sua breve storia:

IL MURALISMO

Nasce in Messico, nei primi anni del '900. I tre maggiori esponenti sono Siqueiros, Rivera e Orozco. Loro intendevano l'arte come espressione artistica pubblica utilizzabile e ad appannaggio del popolo dove si dipinge la realtà, perciò anche i problemi che la gente vive.

I loro temi dominanti, quindi, sono la libertà, la rivoluzione, la giustizia sociale e la storia del Messico.

Rivera

Murales in Liguria sul tema del risparmio
La particolarità, a mio parere dei Murales, è l'abbondanza dei colori che si uniscono quasi in una danza sfrenata che, se ci si sofferma a guardarli nel loro insieme, danno vita e movimento al tema rappresentato.

I murales possono essere realizzati come affreschi, dipingendo con pigmenti stemperati in acqua su intonaco fresco. Sono differenti dai graffiti writing, dove c'è la raffigurazione e lo studio delle lettere che, poi, si sviluppano ingrandendosi e presentandosi in diversificate realizzazioni.

Queste espressioni artistiche sono nate come forma di protesta contro il potere e nel tempo hanno assunto forme estetiche conservando, in certi casi, anche il messaggio sociale.

Oggi giorno alcuni murales sono commissionati da Enti Pubblici per evidenziare un luogo così da avere un richiamo turistico culturale.

Sono molto famosi quelli di Belfast e Derry nelle contee dell'Irlanda del Nord che hanno incarnato la lotta della popolazione per l'indipendenza dal governo di Londra.

Anche l'Italia ha dei bellissimi murales come a Satriano,  in Lucania, oppure a Orgosolo in Sardegna o quello dedicato a Marco Simonvelli a Riccione.

Esiste, in Messico,  un movimento muralista, sostenuto da alcuni leader politici, che combatte, in fianco al popolo, il traffico della droga e i sequestratori,  ad esempio il Segretario della Pubblica Istruzione José Vasconcelos, autore di "A Raza Cosmica".

In Russia Ilya Glazunov e Alexei Belyaev-Gintovt,  sono pittori che hanno sviluppato un'arte pittorica confrontabile con lo stesso tema: nazione, popolo, tradizione e rivoluzione.
classifica

Commenti

Post popolari in questo blog

L'INGANNO NELLA CARTA D'IDENTITÀ

IL NOME E LA FRODE Analizzando la parola Nome , capiamo subito cosa rappresenta: " NO ", " ME ". La negazione di noi stessi.(Il Non Io). Il NOME e' l'unico arpiglio che il sistema ha per ridurre a mera merce gli esseri viventi e guadagnarne la giurisdizione in modo del tutto arbitrario senza consenso e violando il libero arbitrio altrui. Anche gli "Alias, conosciuto come" , Titoli ed altro, sono meri tentativi di "appiccicare" un NOME LEGALE ad un essere vivente, sotto falsa assunzione e presunzione di giurisdizione e potere. A livello giuridico, il NOME LEGALE e' un Trust: un negozio giuridico. una serie di "normative" atte a regolamentare un determinato comportamento: un vero contratto. TRUST: Un Insieme di persone Unite da Interesse Comune: Il Trust e' composto da 3 figure: 01) Disponente , Colui che dispone il bene, e lo mette a disposizione. 02) Amministratore : Colui che amministra il bene 03) B...

COSA SI NASCONDE NELLA TESSERA SANITARIA?

In questi giorni  a casa stanno arrivando per posta le nuove tessere sanitarie con il microchip incorporato e la lettera di accompagnamento lo dichiara. Però non viene fatta alcuna menzione esplicativa dei codici che sono riportati sulle tessere di ogni italiano. Vi siete mai chiesti cosa c'è nella banda magnetica nera e a cosa servono i numeri presenti sulla nostra tessera? Analizziamo la tessera: Sul fronte sono riportati regolarmente i dati del possessore, nome cognome, luogo e data di nascita tutto ovviamente scritto in maiuscolo  in quanto ricordo che questo modo di scrittura del nome e del cognome si rifà al diritto romano e precisamente alla deminutio capitis . Nell'antico diritto romano la deminutio capitis comportava uno status (in latino il termine status significa posizione di un soggetto in relazione ad un determinato contesto sociale gerarchia o ruolo quindi uno stato sociale) della persona. I giuristi del tempo distinguevano tre tipi di capitis maxi...

CIA: PROGETTO GATEWAY, LA MENTE A COMANDO

  Per anni, la CIA ha investito nella ricerca su tecniche psichiche, tra cui quella del Gateway, che spingerebbe la coscienza umana oltre la realtà.  Aggiornamento: Quando abbiamo pubblicato questo articolo per la prima volta, il report della CIA sul processo Gateway si presentava con una pagina mancante—la 25—apparentemente decisiva per le sue conclusioni. In seguito, una persona ha contattato l’autore, inviandogli la pagina perduta. La trovate in fondo all’articolo, con un riassunto dell’analisi che ne ha fatto l’autore per VICE US in un secondo pezzo, che potete  leggere in inglese per esteso qui . Nel 1983, la CIA ha commissionato e sepolto per vent’anni, sotto segreto militare, un documento che è tornato a far parlare di sé nel 2021, grazie a   TikTok . Il documento descrive una tecnica chiamata Gateway, che è una specie di allenamento per concentrare le onde cerebrali in modo da alterare la coscienza e sfuggire ai vincoli del tempo e dello spazio. Motherboard H...