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L'ARCHEOLOGIA



Ho aperto questo nuovo post pubblicando questo documento preso dal sito ArcheoMolise.

Il motivo è il seguente: leggendo queste righe si denota l'amore e la passione di questo archeologo per il suo lavoro, il fascino che ha questa attività e, il messaggio che può essere visto, ossia, quanto è importante lo studio della storia e la conoscenza del nostro vissuto, perché, a mio parere, quello che siamo oggi, e che abbiamo, non ci sarebbe se non avessimo avuto e vissuto questo passato.

Detto ciò passo a descrivere l'archeologia la codicologia e la filologia.

ARCHEOLOGIA

Cos'è: il termine deriva dal greco ἀρχαιολογία, formato dalla parola ἀρχαῖος, che significa antico, λόγος, discorso. E' la scienza che studia le civiltà e le culture umane del passato e le loro relazioni con l'ambiente circostante mediante la raccolta , la documentazione e l'analisi delle tracce materiali che hanno lascito (architetture, manufatti, resti biologici e umani).

Generalmente si suddivide in discipline a seconda del periodo o della cultura che studia, per esempio archeologia classica (studi archeologici che riguardano le grandi civiltà mediterranee di Grecia antica e Roma antica), industriale ( studia tutte le testimonianze, i materiali, appositamente creati al fine di attuare processi industriali o originatesi a causa di questi, così da approfondire la conoscenza della storia del passato e del presente industriale), paleontologia ( studia la cultura delle civiltà umane preistoriche-prima della storia quello che precede la scrittura, l'era quaternaria, e protostoriche-periodo che va tra la prima metà del bronzo fino a quella del ferro-).

Se si occupa di particolari tecniche di indagine si ha l'archeologia subacquea o archeologia sperimentale, se riguarda specifiche problematiche, si ha l'archeologia urbana e la teorica, se si basa sul materiale usato, c'è la numismatica o epigrafia.

Quali sono i metodi di indagine: La principale è lo scavo stratigrafico. Consente di rimuovere strati di terreno rispettando la successione cronologica e di documentare i materiali che vi sono deposti collocandoli in una precisa sequenza cronologica. L'indagine archeologica usufruisce della ricognizione archeologica diretta o con fotografie aeree o di prospezioni geofisiche ( con georadar o magnetotermiche). 
In caso dell'archeologia subacquea viene utilizzato anche il sonar, per le cavità le sonde fotografiche.

Metodi di datazione: E' importante riuscire a capire l'epoca del reperto, per fare questo ci sono diversi metodi. Il primo è l'inserimento dell'oggetto nella sequenza stratigrafica. Se ciò non è possibile si confronta l'oggetto con altri simili. Inoltre si aggiungono le tecniche scientifiche dell'archeometria (analisi di laboratorio dei materiali di cui i beni di interesse storico, archeologico, artistico ed architettonico sono costituiti  e dei contesti naturali in cui tali beni si sono ritrovati nel tempo. Analizzano diversi materiali vetro, ceramica, metalli, pigmenti, colori e materiali organici). Per avere datazioni assolute ci si avvale del metodo Carbonio 14, o radiocarbonio, per i materiali organici. Per rocce fossili, si usano i radioisotopi, per il legno la dendrocronologia ( la conta del numero degli anelli negli alberi. Il primo ad accorgersi della formazione annuale degli anelli fu Leonardo da Vinci), per le ceramiche i laterizi o le terre di fusione ci si avvale della termoluminescenza (dei fotoni che si ottengono da elettroni irradiati naturalmente da radiazioni alfa, beta e gamma. Questi rimangono stabilmente intrappolati, così il materiale riceve energia che consente la liberazione di elettroni che vengono emessi sotto forma di luce), l'archeomagnetismo (si basa sulla variazione dell'intensità e della direzione del campo magnetico terrestre, e sulla proprietà dell'argilla cotta di registrare la situazione durante la cottura, in quanto rimane fissata nella disposizione delle particelle di ferro in essa contenute, immobilizzate dal riscaldamento a temperature di circa 650-700°).
Se si è in presenza di ghiacci diventa utile il conteggio delle "varve", un particolare tipo di depositi che registra variazioni annuali nei sedimenti glacio-lacustri.
Possono anche essere di ausilio i metodi del Fun test (si basa sulla quantità di fluoro, uranio e azoto presenti in un materiale) o della racemizzazione (ossia trasformazione degli amminoacidi organici attivi nelle forma inattiva -racemo-) degli amminoacidi.

Breve storia: è divenuta nel tempo una disciplina autonoma con una sua metodologia.
Tucidide usava qualche testimonianza materiale come prova per ricostruire il passato, infatti poiché a Delo, nell'Egeo,  vennero rinvenuti oggetti di sepoltura in tutto simili a quelli in uso ai suoi tempi, venne espressa l'idea che i Cari avessero abitato quei luoghi nell'antichità.

Dall'Umanesimo, dove c'era un forte interesse al passato classico, si sviluppò un collezionismo di opere greco-romane. Flavio Biondo, storico italiano vissuto tra il 1392-1463, pubblicò tre guide sull'antica Roma.

Il fondatore dell'archeologia è considerato Ciriaco Pizzecolli, o d'Ancona. Umanista, fu un grande viaggiatore ed i suoi contemporanei lo chiamavano pater antiquatis, padre dell'antichità. Egli era alla ricerca costante di testimonianze antiche per riportare in vita il passato.


Si deve a lui la conoscenza nel mondo europeo dell'acropoli di Atene, dei geroglifici, delle piramidi egiziane.

I Musei Vaticani, risalgono al rinascimento grazie al ritrovamento casuale del Gruppo del Lacoonte, scultura in marmo datata al I° secolo d.C.

In epoca moderna si ha un impulso verso la ricerca di epoche più antiche, come la preistoria, dall'età della pietra, fino a quelle del bronzo e del ferro.

Da qui, poi, si sono sviluppate, ad esempio, l'antropologia, culturale e fisica.
Per maggior approfondimenti vi rimando a Wikipedia.
Qui sotto c'è un video dove un docente universitario, il professore Dario Palermo, dell'università di Catania.

                        

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