Il Tibet, affascina da sempre.
Sono stati realizzati film e documentari, hanno scritto libri: alcuni trattano la religione, altri sono la testimonianza diretta del loro leader politico che vive in esilio, il Dalai Lama, altri, ancora invece, hanno parlato della sua storia e dell'aspetto geografico.
Miliardi e miliardi di parole sono state usate per parlare di questi luoghi che, a dire il vero, affascinano veramente.
Oggi vorrei parlare di un libro, che ho letto un po' di tempo fa , di una favola e quindi di uno scritto del Dalai Lama, sempre letto da un libro.
Inizio dalla fiaba ma prima è doveroso dare delle delucidazioni, perché in questa storia si cita Padmasambhava, ma chi è costui, non tutti lo conoscono!
Padmasambhava, o nato dal loto, in Tibet è noto come il Prezioso Maestro Guru Rimpoche ed è venerato come secondo Buddha. E' considerato come il primo e più grande diffusore del buddismo del Tibet.
Nacque, nella valle dello Swat, nel VIII secolo da un fiore di loto sbocciato nel lago Danakosha, formatosi dalle lacrime del padre. Alla sua nascita le sue sembianze erano quelle di un bambino di otto anni. Venne adottato ed allevato dal re Indrabhuti ma, lasciò il palazzo per diventare monaco e divulgare il buddismo Vajrayana. Quando giunse nel regno di Saor si maritò con la principessa Mandarava. In seguito ebbe anche altre quattro mogli.
Poichè accusato di aver ucciso, con la magia, un ministro di quella valle, fu cacciato. Insieme a sua moglie raggiunse nuovamente i luoghi natii. Qui rischiò il rogo, per essersi sposato da monaco, ma poiché dimostrò le sue grandi doti, ebbe salva la vita.
Il libro che vorrei consigliare si intitola DIETRO LE CASCATE, per maggior informazioni e per la recensione andate QUA, sezione consiglio libri di geografia.
La favola si intitola "l'antica profezia del regno di Ling" è divisa in dua parti.
L'antica profezia del regno di Ling Parte prima
L'antica profezia del regno di Ling Parte seconda
Nel testo si leggono dei termini bodhisattva, naga ecco qui di seguito la spiegazione.
Bodhisattva: è un termine proprio del Buddhismo, un sostantivo maschile che, letteralmente, significa sattva= essere, e, bodhi= illuminazione. Un essere la cui intima natura corrisponde al Risveglio, o colui che cerca di conseguire il risveglio o, infine, colui la cui mente (sattva) è fissa sulla bodhi (illuminazione).
Naga: serpente femminile o nagini. Sono un'antica razza di uomini-serpente presenti nelle mitologia vedica e induista. Risalgono al Vmillennio a.C. Storie con i naga si trovano nella tradizione buddista, in special modo in Sri Lanka e Sud-Est asiatico e nella religione indù, India, Nepal e Bali.
Sono divinità naga:
Manasa, dea naga della fertilità, protegge dai morsi di serpente
Mucalinda, re naga che protesse il Buddha dalle intemperie per sette giorni e sette notti mentre meditava sotto l'albero di Bodhi ( una specie di Ficus)
Shesha, espressione di Visnu che prende la forma di un naga con mille teste, vive nell'oceano celeste e forma il letto del dio. Secondo un'altra versione, il Mahabharata, è il capostipite dei naga.
Vasuki, fratello di Manasa, divinità naga.
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