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LA RETE IN PERICOLO




Salve a tutti sembra assurdo ma non passa settimana che o Change.org o Avaaz.org non mandi una petizione. Non che mi dia fastidio o mi dispiaccia, anzi, sono felice di poter dare una minima mano. Il punto è che più petizioni arrivano più significa che di problemi il mondo ne è  pieno. Meno male che con questi siti una parte di persone si sta unendo per cercare di attuare il cambiamento che sia nei telegiornali, sia il mondo politico sia il mondo reale, di noi comuni piccoli cittadini del pianeta cerchiamo, bramiamo e rincorriamo.

Comunque la petizione odierna è tra le più importanti in quanto se per caso i potenti decidono di attuare il progetto da loro meditato , ragazzi miei siamo, come si dice, alla frutta. Internet e la libertà che in esso alberga può dirsi terminata mentre la censura può innalzare una bandiera di vittoria ma a che prezzo!! Non mi dilungo con altri miei pensieri posto direttamente la petizione così la leggete e, spero, che molti di voi firmino. Grazie

L'apocalisse della Rete?

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756373 persone hanno firmato. Aiutaci ad arrivare a 1000000
I ricchi del mondo, l’1% della popolazione, potrebbero essere sul punto di controllare i siti web e i servizi a cui possiamo accedere su internet per sempre. E’ l’apocalisse del Web così come lo conosciamo, che spazzerà via il sogno di un’autostrada dell’informazione libera per tutti che avevano avuto i fondatori della Rete.

La nostra comunità è cresciuta incredibilmente intorno a quel sogno, usando il Web per combattere la corruzione, salvare delle vite e portare aiuti umanitari ai civili nei paesi nel mezzo di crisi e guerre civili. Ma gli Stati Uniti e l’Unione Europea stanno per dare a potenti multinazionali il diritto di scegliere a quali contenuti possiamo accedere rapidamente su Internet, rallentando o addirittura facendoci pagare per tutto il resto. La possibilità, per Avaaz, di mostrare al mondo le immagini girate dai cittadini-giornalisti siriani, o di lanciare campagne per salvare il nostro pianeta, è in assoluto pericolo.

Da entrambe le parti dell’Atlantico si stanno prendendo decisioni cruciali in questo momento. E molti esperti di nuove tecnologie, attivisti per la libertà di espressione e le aziende più lungimiranti del web hanno deciso di opporsi a questa possibilità. Se ci uniamo a loro a milioni, e subito, possiamo creare la più grande mobilitazione di sempre in difesa della libertà e della democrazia di Internet. Firma ora e diffondi ovunque puoi questo appello.

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