PRIMAVERA
GERMOGLI IN FIORE
RISPLENDE DI NUOVO IL COLORE
RAGGI DI SOLE
PORTAN TEPORE
IL FREDDO SPAZZA VIA
PORTANDO ALLEGRIA
PRIMAVERA E' ARRIVATA
PORTA A TUTTI LA NUOVA CHIAMATA
RIDON I CUORI
NELLA STAGIONE DEGLI AMORI
Come avete potuto notare ho tolto il quadro dell'inverno. Oggi, alle 17.50 seguendo il calendario cosmico comincia la primavera. Generalmente come giorno di inizio è fissato il 21 marzo, ma non sempre il nostro calendario coincide con quello astronomico.
Anche Google ha, come avete notato inaugurato il primo giorno della nuova stagione con un doodle.
Come mai questa variazione?
Il passaggio dall'inverno alla primavera non lo dettiamo noi ma l'equinozio del sole, cioè quando questo si trova perfettamente allo zenit del sole, come avviene oggi pomeriggio intorno alle 17.00
Negli equinozi (autunno e primavera) il giorno e la notte sono in equilibrio il termine equinozio deriva dal latino aequus nox, ossia notte uguale.
Anticamente l'uomo festeggiava l'arrivo di questa nuova stagione con vari riti tutti legati al concetto della rinascita.
Infatti se osserviamo la natura gli alberi si riempiono di nuove gemme, gli uccellini ritornano a cinguettare e i fiori fanno capolino tra l'erba che assume una tonalità di verde più brillante.
Sul colle patrizio del palatino gli antichi romani celebravano i Ludi Megalenses in onore di Cibele e Attis. Si rievocava la storia e veniva tagliato un pino sacro adornato di cembali e timpani e fasciato da viole. Quindi veniva portato al tempio. Dopo tre giorni si celebravano i riti di resurrezione di Attis, gli hilaria, dove si annunciava la rinascita della natura.
racconta come sono nate le mammole e le viole.
Attis è un bel giovane che si innamora della figlia del re Mida. Purtroppo era innamorata di Attis anche la vergine Cibele. Questa presa da una forte gelosia si vendicò facendo impazzire il povero Attis che prese un pugnale si evirò. Dal sangue caduto sul terreno nacquero le viole e le mammole.
Inoltre Cibele non volendo far imputridire il bel corpo del giovane fece in modo che mentre lo seppelliva questo si tramutasse in vegetazione. Ogni anno nel cambio di stagione Attis riprende vita rinvigorendo i prati.
C'è un'altra versione di questa leggenda dove si narra che Atys era solito cacciare con il giovane Cibele nei boschi della Frigia, l'attuale Turchia. Mentre è a caccia, un giorno vede la ninfa Songaride e se ne innamora perdutamente. Cibele che è geloso lo fa impazzire e così il giovane si getta da un dirupo. Ma mentre sta cadendo nel vuoto Cibele lo riesce a prendere afferrandolo per i capelli che, improvvisamente, si trasformano in chioma, il corpo in tronco e quando i piedi toccano terra diventano radici. Da qui nasce il pino.
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