Direttore del progetto Manhattan
"Il direttore si accovacciava su un ginocchio per parlare con noi, organizzava cene e preparava insalata di rucola e menta con un pizzico di peperoncino, ravioli di prosciutto e groviera ed, infine, un dolce di prugne della tradizione inglese. Non gridava, ma il suo modo di agire esigeva che lo si ascoltasse ed era incapace di restare fermo su una sedia. Veniva chiamato Oppy, Oppie, Opje, la sua erudizione incuteva timore e al contempo affascinava. Era sarcastico con le persone meschine. I nostri mariti dicevano di lui: - Quest'uomo è incredibile! Ti dà la risposta ancora prima che tu abbia formulato la domanda. Parlava otto lingue sapeva recitare poesie e soleva affermare che à la recherche du temps perdu, alla ricerca del tempo perduto, ha cambiato il corso della sua vita."
Si dedicò alla guerra perché capì che gli eventi della politica e dell'economia si ripercuotono sulla vita degli uomini.
I suoi occhi, di un azzurro intenso, scrutavano fino in fondo le persone che gli stavano dinnanzi così da capire chi gli era d'avanti. Il Generale lo considerava un genio, un vero genio.
Quando poteva si concedeva lo svago di cavalcare nel deserto che circondava la base di Los Alamos, era capace di sostenere un'incredibile sfilza di martini forti e fumava una sigaretta dietro l'altra.
Così è ricordato nel libro "Le mogli di Los Alamos", le mogli di tutti quegli scienziati che si adoperarono per realizzare le bombe atomiche, Little Boy e Fat Man, che vennero sganciate su Hiroshima e Nagasaki.
Una popolazione di trecentocinquantamila abitanti venne sterminata da una bomba in un solo attimo. Tutto venne polverizzato nel raggio di un miglio. Questa era stato il primo lancio. Gli americani credevano che il Giappone si arrendesse subito ma dovette trascorrere un'altra settimana e lo scoppio della seconda bomba perché ciò accadesse. L'imperatore Hirihito aveva dichiarato:
"Il nemico ha incominciato ad usare un nuovo tipo di bomba, inumano. I danni che essa arreca sono incalcolabili e impone un tributo di vite umane troppo elevato. Continuare il conflitto non sarebbe soltanto l'annichilazione di una nazione ma la distruzione dell'intero genere umano". La guerra era finita.
Gli scienziati che lavorarono alla fabbricazione di quest'arma erano oltre al direttore Oppy, Segrè, Fermi, Bohr, Bradbury e tanti altri.
La sera che venne dichiarata la fine delle ostilità a Santa Fe sul palco del quartier generale di Los Alamos, Oppenheimer salì e dichiarò che bisognava sempre preoccuparsi del fatto che dipendiamo dalle altre persone e che sarebbe arrivato il giorno in cui tutti coloro , uomini e donne che vissero là e fecero la storia, avrebbero maledetto il nome di Los Alamos.
Le bombe che furono sganciate avevano una portata pari a ventimila tonnellate di tritolo.
Ad un certo punto mentre stavano per terminare la costruzione di questo ordigno la maggior parte degli scienziati, tra cui anche J. R., provarono a chiedere di consegnare quest'arma nelle mani dell'ONU affermando che la scienza era degli scienziati la politica dei politici ma che uno scienziato doveva comunque agire con senso morale. Purtroppo non ricevettero alcuna risposta, quasi tutti gli studiosi erano convinti che era forse necessaria l'esistenza della bomba atomica per garantire la pace ma considerarono il governo statunitense composto da un branco di idioti (pag 173 del libro). Si sentivano responsabili e perdettero l'appetito.
Vennero poi invitati, una sera a vedere delle diapositive sugli effetti dell'atomica. Così si ritrovarono con le loro mogli nella sala e videro immagini di corpi a malapena riconoscibili, chi non era morto all'istante, ma si era trovato vicino, morì qualche giorno dopo. Tra le macerie vennero rinvenuti pezzi di corpi, sui gradini degli edifici si potevano scorgere le ombre piatte delle persone che si trovavano sedute nel momento in cui venne sganciato l'ordigno, videro pelle rigonfia là dove un tempo c'era il viso, la pioggia nera radioattiva bagnava e si attaccava sui corpi dei superstiti, il giorno che scoppiò la guerra a miglia di distanza interi stormi di uccelli si alzarono in volo e in quel momento vennero spazzati via ed annientati nel giro di pochissimo, videro la fotografia di una bambina la cui pelle era la camicia che indossava, il terreno si vetrificò. Tutto quello che rimase di Hiroshima fu un edificio di marmo. Il mondo aveva iniziato ad impazzire e da quel momento anziché comprendere il male dell'atomica iniziò la corsa ad ordigni sempre più potenti.
Da dopo lo sgancio ci si iniziò a chiedere se fosse un bene o un male che la scienza si mettesse al servizio della guerra.
Molti scienziati poi si adoperarono per proibire lo sviluppo di future bombe atomiche. Sforzi vani perché si è giunti alla bomba all'idrogeno, un'arma ancora più devastante.
Oppenheimer venne processato con l'accusa di tradimento. Gli avevano dato fiducia per dirigere la costruzione della bomba atomica ma in seguito venne ritenuto un rischio per la sicurezza. Egli non incoraggiò a proseguire nella ricerca di nuove armi di distruzione di massa, non fu responsabile nella costruzione della bomba ad idrogeno che sarebbe diventata troppo devastante, Teller Edward lo screditò e depose contro di lui alla Commissione del Senato. Nel libro, le mogli di Los Alamos, si legge:
"il marito di Helen voleva costruire quella bomba e voleva essere lui il direttore...Depose contro l'ex direttore, J.R.Oppy, alla Commissione del Senato dicendo che sarebbe stato molto più saggio vietare ad Oppnheimer l'accesso alle informazioni. "
secondo molte consorti degli studiosi di Los Alamos, Teller era geloso ed invidioso che non fosse stato lui il Direttore del Progetto Manhattam.
Continuando nella lettura si nota poi la frase:
"Ci dispiaceva molto per Hellen che era costretta a sopportare la spacconeria...e l'ignoranza del marito. Molte di noi , compresi i mariti, dicevano che se si fossero mai trovati a tu per tu con lui gliele avrebbero suonate di santa ragione.
Fu così che Teller divenne il padre della super bomba e la sua deposizione in tribunale contro l'ex Direttore così decantava:
"In moltissime occasioni ho visto agire il dottor Oppenheimer in un modo che per me era assai difficile da capire. Personalmente mi sentirei più sicuro che certe questioni finissero in altre mani".
Fu così che Oppenheimer si trovò a lungo con l'FBI che lo perseguitava considerandolo un comunista in quanto la sua ex fidanzata, Kitty, che vide una notte a casa sua, era comunista e venne trovata morta pochi giorni dopo della visita di Oppie.
Nel 1954 la Commissione per l'Energia Atomica revocò ad Oppenheimer l'accesso alle informazioni e lo sollevò dall'incarico alla Csa Bianca. Dopo 9 anni ricevette un premio di 50 mila dollari, firmato da un suo ex collega di Los Alamos, per lo straordinario contributo alla fisica teorica e per la sua guida in campo scientifico ed amministrativo. Oppy morì di cancro nel 1967. Di lui disse Albert Einstein, che non fu coinvolto nel progetto della bomba atomica, "Il guaio di J.R fu di amare una donna che non ricambiava il suo amore: gli Stati Uniti d'America".
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