E' un argomento molto attuale: oggi nel mondo quante ragazze vengono ancora sottoposte a questa pratica antica e in quali parti del mondo?
Prima vorrei condividere con voi, miei cari amici di rete, il mio pensiero su questa usanza che produce dolore e causa anche morte nelle donne.
Infibulazione
infibulazione ,
purtroppo, fa rima com
mutilazione.
Pratica disumana
che fa soffrire, se non
morire, una persona umana.
In questo mondo non esiste
rispetto
e la donna deve
inchinarsi al cospetto
di pratiche ancestrali
che però causano profondi
mali
Perché mi chiedo e dico
le donne devono sottoporsi
a questo sacrificio?
Perché, che sia oriente
o sia il moderno occidente
la donna non ha lo stesso
diritto?
Perché deve convivere con
un animo trafitto?
Perché la donna deve
essere accomodante
perché la donna è
costretta ad una realtà così aberrante?
Come difendersi da uno
stupro stanno insegnando
perché, invece, non
educare l'uomo la donna rispettare, mi domando?
Chi ha deciso che una
donna non deve godere
che la donna deve solo
compiacere?
Siamo tutti uguali
tutti pari
la superiorità,
se mai ci stà,
non è nella differenza
del sesso di appartenenza.
E' nella capacità
e nella possibilità
di amare
e di sapersi sacrificare
e la donna, a dirlo non mi
dispiace,
ha dimostrato nei secoli
di esserne capace.
Tra un po' uscirà anche in Italia il film tratto dal libro, edito dalla Garzanti, "Fiore del deserto".
E' un'autobiografia coraggiosa di una donna che subì da piccola questa tortura.
Oggi, dopo essere stata modella e ambasciatrice ONU, ha voluto raccontare della violenza che dovette subire quando aveva cinque anni.
Nel Mali, in Somalia ma anche in tanti altri Paesi ancora oggi viene praticata. L'OMS denuncia tra i 100 e i 130 milioni di casi. Non ultimo in questi giorni è stata praticata qui in Italia a due bimbe che hanno 4 e 10 anni. Per maggiori informazioni ecco la notizia da "il giornale dell'Umbria".
Altro sito dove potete approfondire è questo Altalex.
Sconvolgente è che Siria ed Iraq hanno annunciato il volere di reintrodurre questa orrenda pratica.
Waris Dirie era una bimba somala che proveniva da una famiglia di allevatori che ha avuto 11 figli. A tredici anni il padre l'ha venduta per cinque cammelli ad un uomo molto più vecchio di lei. Tentò anche di fuggire. A cinque anni si ricorda che un giorno giunse nel suo villaggio un'anziana che viveva proprio praticando l'infibulazione. Chi volle far subire alla bimba questa violenza fu la stessa madre, che subì a sua volta lo stesso tragico destino.
Lei ricorda che alla vigilia di questa tortura mangiò bene, era affamata perché generalmente la dieta alimentare quotidiana è scarsa. La mattina questa vecchia si presentò difronte alla casa di Waris e da una sacca estrasse cesoie, coltelli, vetri, ovviamente non sterilizzati. Quindi con una lama di rasoio opera su una pietra in mezzo al deserto la giovane. In un giorno questa vecchia riesce ad operare anche dieci bambine.
Se entro cinque giorni non si cicatrizza la ferita bisogna recarsi all'ospedale. Molto spesso sopraggiungono infezioni molto gravi e non sempre chi subisce questa mutilazione riesce a sopravvivere. Nel film si vede anche la scena di quest'operazione. Quando nell'intervista le è stato chiesto cosa ha provato lei ha detto che spera che vedendo scene simili le persone riescano finalmente a capire a quale orrenda barbarie devono sottoporsi le donne in molti Paesi. Il suo grande desiderio è vedere che quest'azione orrenda finisca e per far accadere ciò c'è bisogno di una mobilitazione mondiale.
Ancora oggi le mamme chiedono di far subire alle loro figlie l'infibulazione pur conoscendo l'immenso dolore provato sia nel corpo sia nello spirito. Per tutta la vita la donna sarà soggetta ad infezioni ed inoltre non proverà mai più nessun piacere quando farà l'amore con il suo compagno.
In troppi Stati la donna è considerata oggetto e questa pratica ne è la dimostrazione. Bisognerebbe veramente chiedere che rientri nei delitti contro l'umanità perché le donne africane o di tutte le nazioni dove viene praticata l'infibulazione, da sole non riusciranno. Troppi tabù da infrangere e troppo potente è la morale maschilista.
Altro sito dove potete approfondire è questo Altalex.
Sconvolgente è che Siria ed Iraq hanno annunciato il volere di reintrodurre questa orrenda pratica.
Waris Dirie era una bimba somala che proveniva da una famiglia di allevatori che ha avuto 11 figli. A tredici anni il padre l'ha venduta per cinque cammelli ad un uomo molto più vecchio di lei. Tentò anche di fuggire. A cinque anni si ricorda che un giorno giunse nel suo villaggio un'anziana che viveva proprio praticando l'infibulazione. Chi volle far subire alla bimba questa violenza fu la stessa madre, che subì a sua volta lo stesso tragico destino.
Lei ricorda che alla vigilia di questa tortura mangiò bene, era affamata perché generalmente la dieta alimentare quotidiana è scarsa. La mattina questa vecchia si presentò difronte alla casa di Waris e da una sacca estrasse cesoie, coltelli, vetri, ovviamente non sterilizzati. Quindi con una lama di rasoio opera su una pietra in mezzo al deserto la giovane. In un giorno questa vecchia riesce ad operare anche dieci bambine.
Se entro cinque giorni non si cicatrizza la ferita bisogna recarsi all'ospedale. Molto spesso sopraggiungono infezioni molto gravi e non sempre chi subisce questa mutilazione riesce a sopravvivere. Nel film si vede anche la scena di quest'operazione. Quando nell'intervista le è stato chiesto cosa ha provato lei ha detto che spera che vedendo scene simili le persone riescano finalmente a capire a quale orrenda barbarie devono sottoporsi le donne in molti Paesi. Il suo grande desiderio è vedere che quest'azione orrenda finisca e per far accadere ciò c'è bisogno di una mobilitazione mondiale.
Ancora oggi le mamme chiedono di far subire alle loro figlie l'infibulazione pur conoscendo l'immenso dolore provato sia nel corpo sia nello spirito. Per tutta la vita la donna sarà soggetta ad infezioni ed inoltre non proverà mai più nessun piacere quando farà l'amore con il suo compagno.
In troppi Stati la donna è considerata oggetto e questa pratica ne è la dimostrazione. Bisognerebbe veramente chiedere che rientri nei delitti contro l'umanità perché le donne africane o di tutte le nazioni dove viene praticata l'infibulazione, da sole non riusciranno. Troppi tabù da infrangere e troppo potente è la morale maschilista.
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