Siamo su questo pianeta da migliaia di anni eppure conosciamo una piccola parte di esso.
I fondali marini, ad esempio, sono ancora sconosciuti come lo sono le creature che vi vivono, non parliamo, poi, dell'universo.
Gli studiosi grazie alla fisica quantistica, stanno aprendo scenari tanto affascinanti quanto misteriosi e se ci si mette a leggere qualche loro scoperta sembra quasi di vivere un'avventura di un film di fantascienza.
Stamattina parliamo di....
VIAGGIO NEI MULTIVERSI
Non esiste un universo ma 10 alla 500 universi cioè 1seguito da 500 zeri di universi esistenti
Da alcune ricerche effettuate da un team australiano quando viene effettuata una misurazione quantistica ogni universo si divide in una serie di universi ed è dalla interazione repulsiva tra questi universi che nascono i fenomeni quantici.
Ogni qualvolta che scegliamo, in realtà, si realizzano tutte le scelte perché sembra che ognuno di noi ha tanti doppi quanti sono i multiversi ed ognuno dei nostri doppi vive la realizzazione di un evento. Quindi tutte le possibilità si realizzano perché i nostri doppi le realizzano tutte. Il problema è che ogni decisione che si prende in questo universo crea altri universi dove si realizzano tutti gli eventi.
Mi spiego meglio raccontandovi ciò che pensavo quando, andavo a scuola.
Premessa non ero una studentessa modello, non ero però proprio l'ultima della classe, diciamo che viaggiavo a periodi, il mio profitto aveva un andamento assai oscillante passavo da voti alti alla gravissima insufficienza con un nonchalance incredibile. Spesso mi capitava di pensare che dall'altra parte dello specchio c'era un'altra me che in quel determinato giorno anziché dover rincasare con un grandioso tre in matematica o latino, si presentava con una votazione meravigliosa.
Così mi dicevo: -"però se decido che la "sfigatella" deve essere l'altra faccia della medaglia io andrò bene"-. Così mi mettevo d'impegno e fregavo l'altra parte. Per lungo tempo ho pensato che dinnanzi a me un'altra me stessa viveva l'opposto di ciò che mi accadeva e stava a me decidere cosa scegliere.
Seguendo la teoria dell'esistenza dei multiversi nel periodo della seconda guerra mondiale, in un altro universo i campi di lavoro, le persecuzioni e la guerra non sono esistiti perché Hitler non è diventato il Führer ma un pittore, mentre in un altro ha vinto la guerra.
Comunque, non solo esistono i multiversi ma sembra che interagiscono tra loro.
Però fermatevi un attimo a pensare e dopo ditemi se non convenite con la seguente affermazione:
sapere che esistono i multiversi è un fatto positivo in quanto dinnanzi ad ogni evento possiamo sempre credere che poiché tutto è possibile sta a noi decidere quale scelta effettuare in quanto tutte le possibilità si realizzano.
Non so se voi avete mai letto il libro di Rhonda Byrne, se non lo avete fatto forse è giunto il momento di leggerlo, sta a noi decidere cosa volere, bisogna però avere una vera forza d'animo crederci fino in fondo andare fuori dagli schemi mentali che sino ad oggi abbiamo accumulato.
Alcuni potranno dire che non è possibile ma se è vero che nell'universo ogni accadimento si manifesta in ogni sua faccia a questo punto è anche vero che tutto ciò che noi viviamo è perché abbiamo scelto quel tipo di realtà, consciamente o inconsciamente.
Per me non fa una piega, quindi all'opera e da oggi pensiamo positivo, pensiamo che tutto è possibile, vogliamo, desideriamo e chiediamo il meglio e credo proprio che il meglio lo otterremo.
Se non dovesse accadere forse è perché qualche remora recondita ha messo lo zampino.
Proviamo ad allenarci un pochino alla volta iniziamo con qualcosa di piccolo piccolo e quando iniziamo ad appurare la veridicità allora alziamo la mira.
BUONA DOMENICA.
Per onor di cronaca la teoria dei multiversi venne introdotta agli inizi degli anni '50 dal matematico Everet III, professore della Princeton University. A quel tempo però venne deriso e fece molta fatica a pubblicare le sue dimostrazioni. Alla fine disgustato dall'ottusità dei suoi colleghi abbandonò la carriera accademica.
Con il tempo le sue scoperte si rivelarono sempre più possibili. Una di esse asseriva che le particelle hanno la capacità di coesistere in differenti punti.
Oggi il team del professor Howard Wiseman sta dando ragione ad Everett.
Per approfondire : UNIVERSO COME TANTI
I RISULTATI DI BICEP2 ALIMENTANO LA POLEMICA SUL MULTIVERSO
Michio Kaku e la teoria del Multiverso
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