A lungo ho ignorato la meditazione. I momenti di relax e di ricongiungimento con me stessa erano dati dalla lettura dei libri, dalla pittura e dall'ascoltare brani musicali.
Da un po' di tempo a questa parte ho deciso di trovare del tempo anche per sedermi comoda chiudere gli occhi e lasciarmi trasportare nel viaggio verso me stessa. I primi tempi ho avuto varie difficoltà perché non riuscivo a visualizzare e se accadeva era per breve tempo , inoltre, non immagini decise da me. Decisi di iniziare lasciando manifestare ciò che si proponeva davanti ai miei occhi. Prima di arrivare a comandare l'immaginazione sono riuscita a sentir vibrare il cuore. Quando accade posso solo dire che è una delle sensazioni più belle che si possa provare. Non sto a spiegarla perché non sarei capace di trovare le parole giuste perché l'emozione che provo non è spiegabile. Ora riesco a sentire questo stato anche senza meditazione mi basta solo che sia convinta del pensiero a cui si collega questo sentimento che subito il cuore inizia a muoversi come se volesse uscire dal suo posto.
Così c'è stato un tempo in cui mi sono chiesta e detta che se forse provenivo da un'altra cultura forse non avrei vissuto così tanta fatica. Un'amica di mio figlio che è del Bangladesh, ad esempio, è predisposta alla meditazione in quanto, anche se la famiglia è musulmana, fa parte della loro cultura, quindi anche se per ben 17 anni non l'ha mai praticata ora ha iniziato e non ha vissuto così tanti momenti di nullità come è accaduto a me. Sono andata avanti perché sono testarda e volevo a tutti i costi comprendere e sentire il lato positivo della meditazione.
Ma c'è un personaggio che è convinto che se insegnassimo sin dalla più giovane età la meditazione sarebbe molto meglio perché come alcuni di noi stanno iniziando a sperimentare su se stessi, meditare non è un vezzo ma è il modo migliore per ritrovare il dialogo e l'unione con il nostro spirito, meditare porta in noi armonia che esternamente diventerà empatia con chi ci circonda.
“Se ad ogni bambino di 8 anni venisse insegnata la meditazione, riusciremmo ad eliminare la violenza nel mondo entro una generazione.” – Dalai Lama
Immagina se la meditazione fosse una materia scolastica all’interno della scuola di ogni bambino… Sarebbe diverso il mondo?La meditazione ci permette di scoprire attraverso l’esperienza della verità chi siamo veramente.La società, oggi, è presa dai suoi pensieri, e solo successivamente, e non sempre, dalla verità. Generalmente si è così sempre occupati con il lavoro e le attività sociali che non ci si prende del tempo per scoprire chi c’è veramente dentro a ciascuno di noi.La maggior parte di noi impara ad essere qualcosa che in realtà non è.Pirandello scriveva:
Siamo uno nessuno cento mila, siamo sei personaggi in cerca di autore
Crescendo impariamo le regole di convivenza ed entriamo sempre più nel circolo dei dormienti, impariamo ad indossare maschere differenti a seconda della situazione che ci si presenta.Non guardiamo i nostri veri sentimenti, i bisogni sinceri, non ci ascoltiamo mai ma iniziamo a cercare le conferme di accettazione altrui e ci uniformiamo tradendo il nostro vero io , la nostra vera essenza. Più perseveriamo in questi comportamenti e più ci allontaniamo dal nostro spirito e dal motivo per cui siamo giunti in questo momento sulla terra. Se ci allontaniamo troppo rischiamo di non ritrovarci nemmeno più.Ma se invece ci insegnassero già sin dalla tenera età i metodi per ritrovare la strada che nascendo ed entrando nella materia dimentichiamo?Platone diceva che noi siamo anime che già sanno ma nel momento della nascita per il trauma dello spirito di entrare in una cosa finita, materia, si dimentica tutto e diventiamo tabula rasa. Quelle tavole che l'educazione, e ogni evento, scrive sopra lasciando solchi profondi che possono diventare indelebili se non si inizia la ricerca del nostro vero io.Se le scuole insegnassero la meditazione, già accade in tanti paesi dell’Asia, i bambini riuscirebbero a scoprire le proprie passioni, i propri interessi e le proprie potenzialità creative. Non sarebbero disturbati dalle loro insicurezze e imparerebbero a vivere nel momento presente, invece di voler raggiungere sempre un posto dove non sono.La meditazione ha aiutato molti a dare un senso alla propria vita, collega alla propria anima e permette di allinearci con lo scopo della nostra vita. I bambini che praticano la meditazione su base regolare non sarebbero così inclini a stress, preoccupazioni e malattie, riuscendo a sviluppare legami più forti con tutti gli esseri umani senza instaurare il bisogno di competere con i propri coetanei. Molti studi clinici hanno dimostrato che la meditazione aumenta lo spessore corticale del cervello, protegge il corpo dalle malattie e migliora significativamente l’attenzione e la concentrazione.In un esperimento, l’American Heart Association, ha preso in esame 201 persone, tra uomini e donne, con malattie coronariche e le ha suddivise in due diversi gruppi: una parte è stata sottoposta ad un programma di meditazione trascendentale (TM) e l’altra parte ad un programma di educazione sanitaria. Dopo cinque anni e mezzo, il gruppo TM ha mostrato una riduzione del rischio di infarto e ictus del 48%.
Secondo un altro studio condotto da Pagnoni & Cekic, riguardo alla materia grigia nel cervello dei meditatori Zen, viene evidenziato che seppur la materia grigia con l’avanzare dell’età tende normalmente a ridursi, la materia grigia dei meditatori Zen non si è riduce affatto.
Nel rapporto, Pagnoni e Cekic hanno dichiarato:
“Nei meditatori, l’individuazione di una ridotta percentuale del volume della materia grigia, sia a livello globale che a livello regionale, in base all’aumento dell’età, può in effetti indicare il coinvolgimento di molteplici meccanismi di neuroprotezione.”
Lazar & Kerr et al. hanno raggiunto una conclusione simile in uno studio sugli effetti che ha la meditazione sullo spessore corticale del cervello:
“La regolare pratica della meditazione è associata ad un aumento di spessore in un sottoinsieme di regioni corticali legate alle vie somatosensoriali, uditive, visive e le elaborazioni interoceptive. Inoltre, la pratica regolare della meditazione può rallentare il diradamento legato all’età della corteccia frontale.”
Goyal & Singh et al. hanno sottoposto 3515 partecipanti a programmi di meditazione e hanno riscontrato una notevole diminuzione dell’ansia, della depressione e del dolore.Provate a immaginare i benefici che potrebbero avere future generazioni di bambini, se si sottoponessero a queste regolari pratiche… I vantaggi sarebbero straordinari! Dobbiamo fare tutto il possibile per portare la meditazione nelle scuole, perché se abbiamo intenzione di imparare a vivere in pace con gli altri, dobbiamo prima trovare la pace dentro di noi…
Vi invito a visitare il sito:
Meditazione per bambini: insegnare ai bambini lo Yoga
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