"Facciamogli vedere che siamo il 99% e possiamo batterli"
Da informazione consapevole:
I militanti di Anonymous hanno lanciato una nuova campagna,denominata 'ottobre nero 2015', e annunciato una "rivoluzione pacifica" dal primo al 31 ottobre.
Il tema al centro della campagna sarà il potere del sistema bancario e monetario statunitense e internazionale.Nella dichiarazione degli attivisti "anonimi", si legge tra le altre cose di mostrare "ai grandi banchieri che non abbiamo bisogno di carte di debito, che non abbiamo bisogno di carte di credito, che non abbiamo bisogno di prestiti, che non abbiamo bisogno di loro".
fonte:
http://anonhq.com/anonymous-launches-operation-black-october-2015/
http://www.lantidiplomatico.it/dettnews.php?idx=82&pg=12726
http://it.sputniknews.com/mondo/20150922/1211336.html
Continuiamo a denunciare i mali del mondo, continuiamo a lamentarci che così ci stanno distruggendo, che è in programma la de-popolazione, la distruzione culturale, l'annientamento del pianeta che ci ospita. Continuiamo a lamentarci delle malattie costruite ad hoc dalle multinazionali che hanno in mano tutto.
Esse, infatti, sono nella catena alimentare e quindi nelle cure per gli effetti collaterali della catena alimentare; sono nelle banche e nei governi così agiscono ad ampio spettro.
1. Mantieni l’umanità sotto i 500.000.000 in eterno equilibrio con la natura.
Noi di concreto cosa facciamo? Poco, molto molto poco. Ci amareggiamo o ci incavoliamo ma poi continuiamo ad usare i loro sistemi e, da bravi scolaretti, ci rechiamo presso i grandi centri commerciali, di proprietà delle multinazionali, acquistando i prodotti creati per annientarci.
Riempiti bene i carrelli ci rechiamo alle casse per pagare la nostra malattia e la nostra morte e cosa usiamo? Non il denaro, che ricordo è stato creato proprio per costruire l'asservimento umano! No, usiamo un meccanismo che è ancora più distruttivo e che ci hanno spacciato per comodo e sicuro, la CARTA DI CREDITO.
Bene, ogni qualvolta ricorriamo a questo meccanismo siamo promotori della sussistenza in vita delle multinazionali.
Quanto valore possono avere, perciò, la nostra denuncia e le nostre immense e potenti arrabbiature se poi cadiamo costantemente nei loro tranelli?
Abbiamo fatto diventare parte del nostro DNA il fatto che è comodo andare nel supermercato, nel centro commerciale, per la spesa perché ci manca il tempo pensando di acquistarlo.
In realtà con queste scelte stiamo consegnando su un vassoio d'argento tutta la nostra vita e la nostra energia.
Siamo pecore travestite da leoni perché non abbiamo il coraggio di incasinarci inizialmente la vita per riappropriarcene e così, giorno dopo giorno, ci stiamo suicidando.
Nelle ventiquattro ore quanto tempo guadagneremo, un'oretta?
Ne vale la pena secondo voi? Inoltre, quell'oretta che abbiamo provato a guadagnare dove va a finire? La usiamo per dedicarci del tempo per aumentare il nostro livello spirituale, ci rilassiamo e meditiamo, proviamo a stare di più con i nostri figli e i nostri amici, ci soffermiamo ad ammirare il paesaggio, ad osservare lo spettacolo che nostra Madre Terra ci offre gratuitamente? No, da bravi zombie, per ben che ci vada, ci stravacchiamo su un divano e iniziamo lo zapping davanti ad uno schermo televisivo che ci spia, che memorizza ogni nostra attività fisica e mentale per far si che i proprietari delle multinazionali aumentino conoscenza su come si comporta il genere umano e generare meccanismi di annientamento dell'umanità.
In questi giorni ho condiviso sulla mia bacheca alcuni video dove, appunto, facevo vedere cos'è in realtà lo strumento televisivo. Senza parlare dei contenuti che sono studiati nei minimi particolari proprio per portarci dove le multinazionali vogliono. Però siccome sin da piccoli ci hanno insegnato a studiare e assimilare in maniera frammentaria, a scompartimenti stagni, generalmente non sommiamo mai le informazioni così passano in modo scoordinato e la visuale generale viene persa.
Ciò che vedo è drammatico perché la parte più bella è che la colpa è nostra.
Si, è merito nostro se siamo ridotti così perché ci siamo talmente impigriti mentalmente che ci crea fastidio fare il minimo sforzo e siamo arrivati addirittura a non accettare la verità pur di non mettere a repentaglio questa insana pigrizia.
Almeno ci guadagnassimo qualcosa! Invece ogni minuto risparmiato è regalato sempre al sistema perché ricorriamo sempre a lui.
Come possiamo quindi far saltare tutto questo? Con scelte consapevoli, accettando inizialmente il disagio, che poi alla fine si rivelerà non essere tale.
Voglio in questo scritto unire varie informazioni e vi chiedo di guardare tutti i video e poi sommare le informazioni quindi leggere ciò che propongo. Magari converrete con me che in realtà se ci scrolliamo di dosso questo sonnambulismo indotto, scopriamo di avere in mano un grande potere, grandi opportunità che se solo iniziamo a metterle in pratica allora veramente dichiariamo la fine delle multinazionali e di quegli esseri che lavorano di nascosto e che grazie alla nostra inattività si sono arricchiti materialmente e ingigantiti energicamente. Possiamo veramente mettere la parola fine ma non sulla razza umana ma su questo insano stile di NON VITA e iniziare finalmente a vivere. Paradossalmente acquisteremo libertà, tempo a disposizione e ovviamente gioia di vivere e il grigiore che sta facendo sbiadire l'esistenza dell'uomo scomparirà.
Se una volta si era inconsapevoli oggi non è più così ed è per questo che dico che è colpa nostra perché anche sapendo, anche sentendo e vedendo in realtà non vediamo e non sentiamo.
Siamo diventati come gli sgherri dei mafiosi che sanno ma fanno finta di non sapere perché a loro sembra così di guadagnare qualcosa. Accade, poi, che siccome una mansione non è stata portata a termine come era stata prestabilita dal capo, uno di questi sgherri finisce violentemente la sua misera vita con un colpo di pistola in fronte.
Non è perché non siamo noi a giostrare i fili che siamo meno colpevoli di chi è al timone. Siamo alla stessa stregua perché per caduta fingendo di non sapere consegnamo le future generazioni, i nostri stessi figli a questi campi di concentramento a cielo aperto.
Oggi non c'è una Auschwitz, una Buchenwald, una Guantanamo in particolare ogni parte del pianeta è un luogo simile persino le nostre accoglienti e calde dimore ma non riusciamo proprio a comprenderlo.
Siamo come nella storia della rana di Oliver Clerc:
“La rana che non sapeva di essere cotta”. Una ranocchia viene posta in una pentola che è su un debole focherello. A poco a poco l’acqua comincia a intiepidirsi e l’animale trova gradevole questa situazione. Pian piano la temperatura sale e quand’è calda la rana comincia a sentirsi affaticata, comunque non si spaventa e rimane a mollo e non si sposta nemmeno quando l’acqua comincia a scottare e così non si rende conto che la sua fine si sta avvicinando. Oramai sfinita non riesce a muoversi e poco dopo muore bollita in un’acqua che ha raggiunto gradi troppo elevati. Se, però, fosse stata posta nella pentola quando l’acqua era già bollente sarebbe saltata fuori velocemente."
Iniziamo dalla nostra dama di compagnia per eccellenza presente nella maggioranza delle case del mondo
LA TELEVISIONE COS'È
È consolante sapere che mentre ci stiamo facendo fare un bel lavaggio del cervello con i programmi televisivi nel contempo ci stiamo consegnando ai nostri carnefici.
Non so se conoscete Marco della Luna e Paolo Cioni., il primo è un avvocato e studioso di economia politica, il secondo è uno psichiatra, in un libro scritto insieme, "Neuroschiavi", hanno denunciato apertamente le tecniche di manipolazione mentale.
Riporto qui un piccolo sunto scritto nel mio libro dove parlo in un capitolo proprio della manipolazione mentale e dei condizionamenti:
Oggi la televisione è uno tra gli strumenti più pericolosi perché è il contenitore per eccellenza delle tecniche di manipolazione mentale.
In un libro scritto da Marco della Luna e Paolo Cioni, “Neuroschiavi: manuale scientifico di autodifesa,” gli autori spiegano bene la manipolazione.
Innanzitutto dichiarano che proprio in questa realtà democratica la manipolazione è diventata di fondamentale importanza, anzi, essenziale e strutturale nella vita quotidiana del mondo per la necessità di governare dall’alto il pensiero e il comportamento delle masse, viste come un insieme di consumatori ed elettori.
Sembra che sia vitale l’informazione, così ci è stato insegnato, ma informare deriva da in-formare ossia dare forma. Nell’analisi profonda di questo libro si evince che la forma per eccellenza non sia la Conoscenza. Come ben dicevano i filosofi antichi la democrazia è il governo più pericoloso perché immancabilmente scivola nella dittatura e come la storia ben c’insegna tutte le forme dittatoriali hanno iniziato con il controllo delle masse attraverso i mezzi di comunicazione per plasmare le menti e le coscienze degli individui.
Anche se all’apparenza non sembra, oggi la comunicazione non mira a dare informazioni oggettive bensì a influire la psiche delle persone che sono ora consumatrici di beni, ora risparmiatori, ora elettori ma mai persone, essenze vitali.
Abituandoci alla visione passiva dei programmi televisivi, sin dalla tenera età, si viene poco a poco strutturati a non essere più capaci di mantenere l’attenzione se non dietro uno stimolo. I manipolatori lo sanno alla perfezione e così studiano i metodi più efficaci per veicolare i loro messaggi. Il metodo per eccellenza è l’intrattenimento. La cosa più assurda che salta all’occhio è che sono stati così bravi ad ammaestrare che è la persona stessa a richiedere tale intrattenimento.
Uno dei metodi più efficaci utilizzati è il rilassamento in quanto l’uomo diventa più vulnerabile e facilmente suggestionabile. Così hanno studiato tutti i modi per portare le persone allo sfinimento mentale e fisico, propinando discorsi e notizie ripetute, assegnandoci incarichi e compiti infiniti facendoci perdere nei meandri burocratici appositamente, con distrazioni a carattere sessuale e/o erotici. Non fa eccezione la musica, corollario quasi sempre presente; una dolce melodia, per esempio, culla e rilassa mentre quelle forti stordiscono.
Di fronte a un pubblico rilassato davanti al programma televisivo viene somministrata una storia d’intrattenimento per ottenere una specie di trance perché risulta più facile operare suggestioni o veri e propri impianti mentali. Tutte le storie messe in luce nei giornali, telegiornali e radio-giornali, sono solo il palinsesto utile per riempire il cervello dello spettatore fino alla sutura.
Tutte le forme di governo hanno lo scopo di far raggiungere la massa all’obbedienza cieca e risulta più efficace quella volontaria ottenuta con la manipolazione e il condizionamento, piuttosto che con la forza."
Pensate che da uno studio condotto da OFCOM in media una persona trascorre davanti ad uno schermo, tv o computer 8 ore e 41 minuti al giorno. Il popolo televisivo è uguale al popolo italiano, ammonta a 50 milioni di persone sopra i 14 anni, tanto quanto è la popolazione italiana sopra questa età. Di questi il 29,9% afferma di vedere solo televisione, il restante usa anche altri mezzi tecnologici, computer, smartphone e tablet o radio. Il 37,5% ascolta infatti la radio e apprende l'informazione attraverso questo strumento. Alla domanda del perché si guarda la tv il 47% ha risposto per abitudine, il 40,1% per svago e spesso non serve nemmeno stare davanti ma è usata come sfondo mentre si fanno anche altre cose.
Appurato questo punto passiamo a parlare di cibo.
Oggi mangiare è un piacere o un dovere? Come viene vissuto il momento del pasto?
Anticamente il cibo era legato alla terra essendo l'uomo ancora connesso a Madre Terra. Ci sono studi antropologici del rapporto uomo cibo.
Facendo un riassunto breve possiamo dire che il cibo è sempre stato un linguaggio che nelle comunità umane esprime le diverse entità e le differenze. Basti vedere quelle tra cristiani, ebrei e musulmani.
Il cibo, il sedersi a tavola non è solo una questione di nutrizione, questo gesto racchiude molti significati che con il passare del tempo si sono modificati.
Se una volta il sedersi intorno ad una tavola implicava il pacere di condivisione, la conoscenza, lo scambio l'entusiasmo della convivialità oggi o è un pasto frettoloso, il mordi e fuggi, oppure un mezzo per esorcizzare le nostre paure. Il pasto è vissuto con ansia perché il cibo è l'interfaccia tra il nostro corpo e il mondo che non riusciamo nemmeno più a capire e dal quale ci sentiamo quasi sempre inquisiti. Proprio poiché la società di oggi ci fa sentire sbagliati continuamente, questo senso di colpa costante viene riversato nel mangiare. Nel cibo vediamo i nostri errori, le nostre paure, i nostri affanni il nostro senso di inadeguatezza e finiamo che non siamo più chi dovremmo essere ma anche con gli alimenti ci identifichiamo. Quante volte sentiamo dire sono un vegetariano, un carnivoro o un vegano. Non è il cibo che identifica come non lo è il lavoro. Se provaste a domandare sia a voi stessi sia a qualche vostro conoscente " Chi sono/sei?" Il più delle volte ci definiamo con il tipo di lavoro oppure con il tipo di alimentazione. Questo è spaventoso. Ci siamo completamente spersonalizzati. Non ci si può definire come vegetariano, l'essere umano è molto molto di più di una mansione lavorativa o di un cibo.
Come ben sappiamo al cibo sono legate anche alcune patologie che rispecchiano proprio il disagio psicologico come l'anoressia o la bulimia, ad esempio.
Siamo portati a identificarci con il cibo grazie, anche, da una manipolazione sottile ma molto efficace.
Mai come ora ci sono così tante pubblicazioni ed informazioni sugli alimenti. In televisione, in internet, nelle edicole e nelle librerie non si contano nemmeno più i libri di cucina o i programmi e i video dove il cibo è l'argomento principe.
Ovunque si possono recuperare ricette e informazioni riguardanti le proprietà salutari gli effetti e i benefici dei singoli alimenti.
Dietro a tutto questo circo c'è un grande impiego di capitali e di studi medici, chimici, di nutrizionisti, di psicologi, di antropologi. Persino le organizzazioni governative mondiali, come OMS, UNICEF, EUFIC (European Food Information Council), FAO (ha commissionato il Codex Alimentarius), EFSA, CE, DG Salute e Consumatori, High Level Group on Nutritional and Physical Activity, EFTA si interessano a questa questione.
In seguito ad alcuni casi di malattie nella popolazione, tra gli anni settanta e ottanta, è stato scritto il Codex Alimentarius che annualmente viene rivisto ed aggiornato. Inoltre per l'indotto economico degli Stati e delle aziende, esiste anche un ordinamento giuridico ultrastatale. Se desiderate in Google libri potete leggere il testo di Dario Bevilacqua "La sicurezza alimentare negli ordinamenti giuridici ultrastatali".
Insomma il cibo è un punto importantissimo per la vita umana e....siamo certi che tutte queste organizzazioni lavorano per il beneficio dell'uomo? Mangiamo con sicurezza, ci fidiamo di loro ci sentiamo protetti pensiamo che tutti agiscano per salvaguardare la salute ed il benessere degli individui, giusto?
Ecco com'è la realtà è molto dura è uno schiaffo ad ogni nostra certezza, però è la realtà.
Quest'anno nella città che mi ha dato tanti ricordi belli dove sono cresciuta e ho vissuto tantissime esperienze è stato l'anno dell'EXPO incentrato proprio sull'alimentazione. Il mondo ha partecipato , tutti hanno voluto una vetrina in questo luogo dove però sono mancati i veri protagonisti ma guardate il video ora (a me ha lasciato molto amaro in bocca e anche ai miei figli):
Anticamente il cibo era legato alla terra essendo l'uomo ancora connesso a Madre Terra. Ci sono studi antropologici del rapporto uomo cibo.
Facendo un riassunto breve possiamo dire che il cibo è sempre stato un linguaggio che nelle comunità umane esprime le diverse entità e le differenze. Basti vedere quelle tra cristiani, ebrei e musulmani.
Il cibo, il sedersi a tavola non è solo una questione di nutrizione, questo gesto racchiude molti significati che con il passare del tempo si sono modificati.
Se una volta il sedersi intorno ad una tavola implicava il pacere di condivisione, la conoscenza, lo scambio l'entusiasmo della convivialità oggi o è un pasto frettoloso, il mordi e fuggi, oppure un mezzo per esorcizzare le nostre paure. Il pasto è vissuto con ansia perché il cibo è l'interfaccia tra il nostro corpo e il mondo che non riusciamo nemmeno più a capire e dal quale ci sentiamo quasi sempre inquisiti. Proprio poiché la società di oggi ci fa sentire sbagliati continuamente, questo senso di colpa costante viene riversato nel mangiare. Nel cibo vediamo i nostri errori, le nostre paure, i nostri affanni il nostro senso di inadeguatezza e finiamo che non siamo più chi dovremmo essere ma anche con gli alimenti ci identifichiamo. Quante volte sentiamo dire sono un vegetariano, un carnivoro o un vegano. Non è il cibo che identifica come non lo è il lavoro. Se provaste a domandare sia a voi stessi sia a qualche vostro conoscente " Chi sono/sei?" Il più delle volte ci definiamo con il tipo di lavoro oppure con il tipo di alimentazione. Questo è spaventoso. Ci siamo completamente spersonalizzati. Non ci si può definire come vegetariano, l'essere umano è molto molto di più di una mansione lavorativa o di un cibo.
Come ben sappiamo al cibo sono legate anche alcune patologie che rispecchiano proprio il disagio psicologico come l'anoressia o la bulimia, ad esempio.
Siamo portati a identificarci con il cibo grazie, anche, da una manipolazione sottile ma molto efficace.
Mai come ora ci sono così tante pubblicazioni ed informazioni sugli alimenti. In televisione, in internet, nelle edicole e nelle librerie non si contano nemmeno più i libri di cucina o i programmi e i video dove il cibo è l'argomento principe.
Ovunque si possono recuperare ricette e informazioni riguardanti le proprietà salutari gli effetti e i benefici dei singoli alimenti.
Dietro a tutto questo circo c'è un grande impiego di capitali e di studi medici, chimici, di nutrizionisti, di psicologi, di antropologi. Persino le organizzazioni governative mondiali, come OMS, UNICEF, EUFIC (European Food Information Council), FAO (ha commissionato il Codex Alimentarius), EFSA, CE, DG Salute e Consumatori, High Level Group on Nutritional and Physical Activity, EFTA si interessano a questa questione.
In seguito ad alcuni casi di malattie nella popolazione, tra gli anni settanta e ottanta, è stato scritto il Codex Alimentarius che annualmente viene rivisto ed aggiornato. Inoltre per l'indotto economico degli Stati e delle aziende, esiste anche un ordinamento giuridico ultrastatale. Se desiderate in Google libri potete leggere il testo di Dario Bevilacqua "La sicurezza alimentare negli ordinamenti giuridici ultrastatali".
Insomma il cibo è un punto importantissimo per la vita umana e....siamo certi che tutte queste organizzazioni lavorano per il beneficio dell'uomo? Mangiamo con sicurezza, ci fidiamo di loro ci sentiamo protetti pensiamo che tutti agiscano per salvaguardare la salute ed il benessere degli individui, giusto?
Ecco com'è la realtà è molto dura è uno schiaffo ad ogni nostra certezza, però è la realtà.
Quest'anno nella città che mi ha dato tanti ricordi belli dove sono cresciuta e ho vissuto tantissime esperienze è stato l'anno dell'EXPO incentrato proprio sull'alimentazione. Il mondo ha partecipato , tutti hanno voluto una vetrina in questo luogo dove però sono mancati i veri protagonisti ma guardate il video ora (a me ha lasciato molto amaro in bocca e anche ai miei figli):
Quindi facendo il punto della situazione abbiamo visto come ci stanno manipolando e come stanno tenendoci sotto controllo, come ci stanno pian piano avvelenando con il cibo, ma anche con l'aria. Nel video il ricercatore ha menzionate le scie chimiche e proprio in questi giorni nella mia bacheca avevo condiviso un video sulle scie. Giusto per un ripasso e per avere la visione completa
Ma il discorso non finisce qui perché sembra che lo schifo non abbia fine infatti possiamo dire che sotto l'aspetto sanitario non ce la stiamo passando meglio.
Se abbiamo visto che già il cibo e l'aria e l'intrattenimento quotidiano producono malattie dolore e sofferenza, perché manipolate e avvelenati, anche le vaccinazioni che per anni ci hanno detto che erano per il nostro bene ed utili per debellare virus mortali, non sono proprio quel che era stato divulgato e oggi sappiamo che:
Per finire questa carrellata non si può non menzionare l'aspetto economico.
Infatti hanno fatto si che l'economia diventasse l'ago della bilancia della sopravvivenza umana ed ora hanno deciso di dare un bel colpo di spugna e avviare una crisi totale così da cancellare tutto e iniziare nuovamente.
Ovviamente dentro a tutto questo caos c'è il problema dell'immigrazione che sappiamo benissimo non è proprio come viene divulgato dal main stream è un po' diverso.
La crisi economica e la distruzione degli Stati e delle popolazioni sovrane:
Potrei continuare, di argomenti ce ne sono a iosa ma questo post non avrebbe mai termine quindi è giusto arrivare al punto.
POSSIAMO e DOBBIAMO INIZIARE A REAGIRE
Non serve scivolare in azioni violente di guerriglia urbana o rivoluzione civile. Ci sono metodi efficaci che se attuati dalla massa portano un grande scompenso al sistema. Non dobbiamo attendere che la popolazione reagisca all'unisono ognuno di noi, se è consapevole di almeno due delle problematiche qui menzionate, dovrebbe iniziare a scegliere una contro misura.
Qui ne suggerisco una che inizierà ad Ottobre con il MOVIMENTO DI ANONYMOUS
Anonymous lancia la:
"Rivoluzione d'Ottobre" contro le banche
Il gruppo di hackers Anonymous ha in programma per ottobre una rivoluzione del denaro contante. Cambiare il proprio futuro è possibile. Come? prelevando tutto il proprio denaro dal conto in banca e pagando solo cash.
Le divisioni statunitensi di Deutsche Bank e Banco Santander hanno fallito gli stress test della Federal Reserve, mentre la Bank of America è sotto ossrvazione.
Con questi presupposti il gruppo di hackers Anonymous lancia l'operazione "Ottobre Nero", dall'1 al 31 del prossimo mese.
"Preleva tutto il denaro dal conto in banca, non usare la carta di credito, paga in contanti e cambia il tuo futuro. Fai vedere ai Grandi Banchieri che non ci servono le loro carte di credito e di debito, non ci servono i loro prestiti, non ci servono loro stessi. Facciamoli vedere che siamo il 99% e possiamo batterli. E' così facile!"
L'operazione è promossa da un video su youtube, che enuncia le 4 cose da fare per la riuscita della rivoluzione:
I Ritira tutti i soldi dal conto in banca (a parte quelli che ti servono per le utenze).
II Non usare la carta di credito: è più semplice pagare in contanti e non devi aspettare la transazione e il macchinario che la esegue.
III Paga in contanti: non importa chi sei o cosa fai, tutti accettano i tuoi contanti.
IV Unisciti alla rivoluzione pacifica contro le banche!
Ho inserito nel post la foto delle Georgia Guidestones perché se guardiamo bene sembra che tutto questo lavorio sia proprio incentrato sulla distruzione umana.
Allora cosa decidi di fare appoggi la proposta di Anonymous?
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