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TERZA PARTE-DUE DI ASSO HIMALAYA

  La scuola Tibetana [8th May 2009] Durante il volo verso Leh abbiamo incontrato il Professor Chodun, rifugiato tibetano che ora vive in Italia e collabora con l’associazione Ecohimal di Chiasso per mantenere e coordinare una scuola per bambini nella periferia sud di Leh.  Chodun è una persona molto simpatica e parlando perfettamente italiano non è stato difficile stringere amicizia. Così oggi, approfittando del bel tempo, ci siamo diretti verso la periferia per andare a visitare la scuola tibetana. I sobborghi di Leh sono un deserto arido attraversato da polverose strade per lo più militari, in mezzo a questo  nulla sorge la scuola New Millennium Children che ospita attualmente 170 bambini di diverse religioni, buddisti, tibetani e musulmani.  Qui i bambini possono studiare, mangiare e dormire la notte. Quando entriamo nel cortile della scuola i bambini sono tutti ordinatamente disposti sul piazzale indossando la loro divisa scolastica. Cant

SECONDA PARTE-DUE DI ASSO HIMALAYA

  Primi giorni a Leh [6th May 2009] La sera il mal di testa torna a farsi sentire forte ed è ancora un po’ difficile concentrarsi davanti al portatile per raccontarvi le nostre giornate.  Siamo a 3.486 metri in mezzo alla montagne dell'Himalaya. Leh è una cittadina, un grosso agglomerato di persone, ma per certi versi è incasinata come un improvvisato villaggio. La quantità di dettagli inconsueti per il nostro modo di vivere creano uno scenario che può essere magnifico o apocalittico a seconda della persona che lo osserva.  E’ difficile da spiegare cosa ci si trovi di fronte a chi non è mai stato in un posto simile in oriente: un centro urbano dove tradizioni del passato, cultura e tecnologia moderna si incontrano e scontrano accavallandosi l’una sull’altra seguendo l’ingegno, le esigenze e spesso la follia delle persone che la popolano. Un groviglio di vicoli  e strade tra case ed  edifici precari dove il sistema idrico, fognario ed elettri

AUDIO-LIBRI A PUNTATE

Anticamente si usava, nei giornali e nelle riviste scrivere un romanzo a puntate. Molti autori, divenuti famosi sono partiti collaborando con testate giornalistiche, appunto, scrivendo piccoli saggi o romanzi a puntate. Così mi sono detta perché no! In un blog ci sta proporre un romanzo a puntate. Così riuscendo a trovare romanzi senza problemi di copyright, posterò un capitolo alla settimana con la versione audio. Tanto per provare se poi vi piace allora continuerò. Il giorno stabilito di pubblicazione è la domenica.

AUDIOLIBRI FREE

Leggere è bellissimo. Purtroppo non tutti possono. Per fortuna viviamo in un momento dove coloro che hanno problemi visivi l'odierna tecnologia porta vantaggi, infatti in internet ci sono siti dove si possono scaricare a gratis, o a pagamento gli audiolibri. Questi sono romanzi letti, generalmente da persone qualificate, così da portare la lettura anche a quelle persone non in grado di farlo da soli anche se può essere bello e comodo ascoltare un libro e non solo leggerlo. Dove trovare i siti? Ecco alcuni link:   www.audiolettori.it/    In questo sito ci sono otto romanzi  gratis, ad esempio il fantasma di Canterville, il naso  di Gogol e tanti altri ancora. E' necessaria l'iscrizione dopo di che si va nella sezione SOCI e si scaricano i romanzi. Possono essere scaricati su Ipod, Iphone, lettore Mp3, CD. Il sito è accessibile ai non vedenti librivox.org si tratta di una biblioteca virtuale in continuo aggiornamento ed ampliamento. Si trovano testi anche in ital

PRIMA PARTE- DUE DI ASSO HIMALAYA

  La prima proposta è  Due di Asso- Himalaya di Davide Valsecchi. Non è un vero e proprio romanzo sono appunti di viaggio di un ragazzo che è riuscito nella sua impresa personale. A me è piaciuto molto e per questo lo propongo. - - - - - - - - - - - - - - - - - Preghiere di Stoffa “Juma! Help me. Fast!” Siamo a 5800 metri sul costone orientale di questa dannata montagna, i miei guanti da quattro soldi acquistati al mercatino dei profughi tibetani sono congelati ed hanno intenzione di surgelarmi le dita! Juma me li strappa e mi spreme le dita per riattivarmi la circolazione. Il dolore esplode nella mia testa rubandomi l’aria anche solo per imprecare. Appoggio la testa sulla sua spalla esplorando il dolore ad occhi chiusi.  Mancano trecento metri alla vetta ma la salita è ormai un calvario che affronto cinque passi alla volta. Nel mio zaino c’è una bandiera, un pezzo di stoffa realizzato da ragazzi poco più che adolescenti. Sembra ieri