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CORELLA DI FEDERICA SOPRANI

CORELLA; L'OMBRA DEI BORGIA di Federica Soprani Molto gentilmente questa scrittrice mi ha fatto pervenire la copia del suo romanzo. Avevo da poco scritto un post proprio su questo personaggio, considerato uno dei più malvagi della storia. Ha compiuto svariati omicidi. Per avere maggiori informazioni su questa figura molto cupa potete andare qua   Ho letto il libro molto velocemente, perché scritto molto bene e in modo scorrevole. Inizialmente ero curiosa di vedere come aveva impostato la storia. Man mano che proseguivo mi ha fatto conoscere un altro uomo.  Amico fedele di Cesare Borgia, detto il Valentino,  che in nome di questo sentimento ha sacrificato, meglio ancora, ha annullato la sua esistenza. Ha dato anima e corpo per seguire ciecamente il suo giovane amico e la sorella, Lucrezia. Oltre ad esserci uno spaccato della Roma e del papato di quel tempo, siamo nel 1500, ciò che mi ha appassionato maggiormente è stato lo scoprire una nuova versione di u

FANTASMI - PARTE SECONDA: OSCAR WILDE, M R JAMES,FREDERICK BENSON, GEORGE SIMENON

Innanzitutto propongo, in formato pdf, un classico di Oscar Wilde.  IL FANTASMA DI CANTERVILLE  Nella letteratura inglese troviamo molti racconti sui fantasmi. Ad esempio Montague Rhodes James. Scrittore, medievalista e storico vissuto a cavallo tra il 1860 e il 1940. Fin dalla tenera età dimostrò particolare interesse all'antichità, soprattutto per il Medioevo. Dapprima seguì i corsi a Eton, in seguito frequentò il King's College di Cambridge, dove diventò assistente di archeologia classica. Contemporaneamente intraprese il cursus honorum e, infine, divenne rettore (1905). La sua opera principale si intitola L'Apocalisse di San Pietro, tratta argomenti religiosi. La maggioranza dei suoi racconti ha come punto di forza il fantasma. Generalmente venivano letti nel periodo natalizio. Come in quasi tutti i racconti di questo genere le vicende si svolgono o nel classico villaggio di campagna oppure un'antica Università,; il personaggio tipico è un

FANTASMI NEI CASTELLI: SCOZIA

Quante volte abbiamo sentito racconti che narrano di castelli infestati da fantasmi? Generalmente si parla dell'Inghilterra dove i rumori delle catene, presenze oscure, spesso maligne, incombono e durante la notte torturano il sonno dei suoi abitanti. Siccome ci stiamo avvicinando ad Halloween, anticipo questa ricorrenza, che anche da noi sta prendendo piede ogni anno sempre più, per presentarvi una serie di documentari dal titolo CASTELLI E FANTASMI Inizio con il primo provengono da YouTube. Oggi parliamo della Scozia. Buona visione                        

FANTASMI - PARTE PRIMA: EDGAR ALLAN POE, POTOCKI, OMERO,

Il fantasma: questa parola deriva dal greco phantasma, apparizione. Viene anche chiamato spettro, entità o larva, dal latino larua. E' un'entità incorporea caratterizzata da alcune connotazioni, avvolta da un sudario, senza testa, produce rumore con le catene  è contornata da una luminescenza. Generalmente ha anche momenti ricorrenti, l'ora delle apparizioni, la sera; i luoghi, generalmente lugubri e isolati; accadimenti violenti, omicidi. Anticamente significava apparizione di qualcosa di soprannaturale, oggi è collegato ai defunti. Nella storia greca non era associato al sentimento di paura, come accade spesso ai nostri giorni. E' un elemento importante nei racconti del terrore e dell'horror. Anche Shakespeare, nell'Amleto, ha il suo fantasma. E' quello del padre dal quale, durante un colloquio apprende del suo assassinio da parte del fratello. Nella letteratura vari autori scrissero racconti sui fantasmi. Iniziamo partendo da lontano:

IL MISTERO DEL MANOSCRITTO SEGRETO (8° EPISODIO): RAMAYANA E I VIMANA

Era sera inoltrata quando si misero a leggere. Iniziò Sara. "Siamo al dunque,  nella lontana foresta di Naimisha, monarchi, guerrieri e capi brhamani, nelle scienze  versati  sono ora arrivati. Gli alloggi nobiliari agli ospiti reali sono assegnati , ma tutti sono in attesa, come alberi ombrosi allineati. Cantate al santo Brahman, guerriero leale! In questo momento sacrificale,  venti caldi soffiati porteranno figli non nati. Un cielo soffuso di nero devasterà il più grande impero!" Lette queste righe, gli sguardi si incrociarono, attoniti. Improvvisamente Enrico affermò: "Bene, sembra che ci voglia dire che è accaduto qualcosa, una guerra, molto cruente, ma... dove? Comunque ragazzi, per me si è fatto tardi, domattina ho un sacco di impegni. Facciamo così, voi proseguite quando avete decifrato il più possibile mi fate sapere. Ci teniamo informati e appena serve il mio contributo, sarò pronto. Ora vado". Gli altri rimasero in piedi tu

IL MISTERO DEL MANOSCRITTO SEGRETO (7° EPISODIO): INIZIA IL LAVORO

Nel giro di pochi minuti arrivarono anche gli altri. Dopo i soliti convenevoli un silenzio, colmo di attesa, calò sul gruppo. Quattro sguardi interrogativi stavano fissando Carlo aspettando una spiegazione. "Bene, eccoci finalmente riuniti. Ma, prima di dirvi tutto, devo ringraziare per il vostro assenso. Inizialmente non pensavo di riuscire ad avervi tutti insieme qua, come ai vecchi tempi. Comunque, basta indugiare e passiamo ai fatti." Dopo un sintetico resoconto dell'accaduto, Carlo presentò il documento e disse. "Ho bisogno dell'apporto di ciascuno di voi. Tu, Laura, sei esperta in paleografia,  Enrico sei uno storico, e Sara il tuo apporto, in qualità di esperta in codicologia, insieme a Luca, sarà importantissimo". Quindi continuò: "Allora abbiamo una settimana esatta per svelare il mistero, dopo devo ridare al tedesco il reperto con la documentazione. Mettiamoci al lavoro e cerchiamo di venirne a capo." Sara e Luca

IL MISTERO DEL MANOSCRITTO SEGRETO (6° EPISODIO): CI SI RITROVA NUOVAMENTE

Non era riuscito a recarsi prima nel suo studio ma, finalmente, dopo una settimana poté immergersi nel suo infinito mondo di meraviglie e misteri. Allora, disse fra sé e sé, cosa mi nascondi? Chi sei? Chi ti ha messo lì? Quante domande e quante risposte! Da dove avrebbe iniziato? Innanzitutto, doveva capire che materiale era, quindi, decifrare la lingua e capire cosa c'era scritto. Prese il telefono e chiamò Laura. "Ciao, come va?"  Dopo qualche secondo e un lungo sospiro, la ragazza rispose "cosa vuoi Carlo? Ti avevo detto di non farti più sentire e mi sembrava di essere stata molto chiara. Allora?" ...Uhm! non ti arrabbiare subito, ho solo chiamato per chiederti se puoi aiutarmi. Vedi ho qui, in facoltà, qualcosa che vorrei mostrarti. Passa più tardi.  Analizzi e ne parliamo. Giuro non c'è nessun altro motivo è solo per lavoro. Credimi questa volta, ti prego." Laura ci pensò su, per una decina di secondi, rispose che sarebbe passata nel primo