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UNA RICHIESTA DISPERATA DI AIUTO DALLA SIRIA

UNA DISPERATA RICHIESTA DI AIUTO DALLA SIRIA Sono Siriana, e in questo momento ho bisogno dell’aiuto di tutti voi.  Tra 24 ore, le principali potenze si incontreranno e potrebbero porre un freno alle sofferenze del mio popolo, se verranno messe faccia a faccia con una richiesta Siriana di cessate il fuoco sostenuta da milioni di persone in tutto il mondo. Clicca per unirti subito a questa richiesta: Avaaz porterà in diretta streaming le vittime Siriane nel bel mezzo dei negoziati: Ed ecco la seconda campagna. E' una richiesta di aiuto mandata da una ragazza siriana di Homs, città sotto assedio. Come molti, credo la maggioranza, è a conoscenza che da tanto tempo in Siria c'è uno stato di guerra. E' intervenuta anche la commissione europea per il sospetto di uso, da parte del governo, di armi chimiche contro la popolazione in rivolta. Nell'appello si legge che il regime di Assad non solo ha lanciato armi chimiche sulla comunità, ma ha anche bombardato

IL WEB UNA NUOVA FORZA PER L'AIUTO DI TUTTI

Ed eccomi nuovamente qui con voi. Voglio dedicare il primo post della giornata ad Avaaz.org e a due appelli che oggi ho firmato e che, spero vivamente, alcuni di voi forse condivideranno magari anche con l'apposizione di un'altra firma. Questo articolo ha il titolo"il web una nuova forza per l'aiuto  di tutti" perché credo che possa diventare un punto di incontro per tutti coloro che desiderano, oltre al cambiamento,  essere partecipi nella formazione della civiltà del mondo. Se è così, ne sono felice una voce sola si perde , ma tutte insieme possono veramente costruire una nuova vita dove non è l'egoismo, l'individualismo e la solitudine a farla da padroni. Ecco mi verrebbe quasi da dire un antico motto Web: tutti per uno, uno per tutti. Bene ora passiamo agli appelli. Il primo riguarda il comportamento, ahimè, di un italiano in Europa. Ecco cosa dice il sito di Avaaz.org, nella campagna di raccolte firme: Decisione storica su

IL MISTERO DEL MANOSCRITTO SEGRETO (13°EPISODIO): A CASA DI OTTO

Trascorse una buona mezz'ora di lunga attesa prima che Laura, Luca e Carlo potessero parlare con qualcuno. Finalmente, entrò nella sala un uomo. Tutti e tre si girarono e rimasero attoniti,  davanti ai loro occhi si presentò un omino piccolo calvo ma con due occhi vispissimi ed un sorriso tipico delle persone scaltre e molto furbe. Guardandolo bene, non si capiva se potesse mettere più ansia o simpatia. Era una questione di pelle, pensò fra sè Laura, comunque a lei ispirava allegria e riverenza. Le ricordava suo padre, non per la somiglianza, ma per la mimica ed il modo di fare, affabile ma rispettoso, accattivante e nello stesso tempo imperscrutabile. Rammentava che spesso con suo papà si sentiva dilaniata tra due sentimenti, forte imbarazzo ma tanto amore. Decise che si sarebbe fidata di lui. Purtroppo  Carlo e  Luca non ebbero la medesima opinione anzi, assunsero quasi un atteggiamento di sfida nei confronti di Otto. "Scusate per i modi non proprio ortodossi, ma i ra

LA MEMORIA E L'AMNESIA

ieri ho proposto la storia dello smemorato di Collegno , possiamo dire che questa persona avendo perso la memoria ha avuto un sacco di problemi. Tempo fa ho visto anche un bel film che narrava la vicenda di una ragazza che a causa di un incidente perde la capacità di memoria a breve termine. se volete cliccate  sul titolo sotto la locandina(come al solito) 50 VOLTE IL PRIMO BACIO La memoria cos'è dove si trova, cosa fa, come si allena? Innanzitutto diciamo che la memoria è la capacità di conservare informazioni a breve e lungo termine, e sensoriale perciò possiamo dire che abbiamo tre tipi di memorie, in senso di durata. La memoria sensoriale ha il compito di conservare le informazioni appena percepite e dura pochissimi secondi. Un esempio può essere: siamo in giro e sentiamo una sequenza di 7 numeri in un altro idioma. Istantaneamente siamo in grado di ripete queste cifre ma qualche secondo dopo le abbiamo dimenticate (memoria sensoriale), se le se

INTELLIGENZA ARTIFICIALE E MATRIX, REALTA' O FANTASIA?

Quanti umani navigano in internet e quanti robot? Sembra quasi una storia di fantascienza come la bellissima trilogia Matrix, in realtà non è così. Da una ricerca effettuata da una società americana specializzata, Incapsula. Il web non è in mano a noi umani  bensì ai bot, una specie di intelligenza artificiale.  Chi sono questi bot? Bot o robot non sono dei veri e propri androidi ma programmi automatizzati  che hanno il compito di svolgere determinate funzioni ad esempio dalla scansione dei motori di ricerca fino alla duplicazione di dati personali e attacchi devastanti. Secondo l'ultima indagine, avvenuta in questi ultimi 90 giorni, il 61,5% del traffico web è dovuto da questa I.A. Quello che facciamo noi, ricerca, letture, download occupa solo il 38,5%. Su 249 Stati le visite di questi robot sono state, tenetevi duri, 20 mila miliardi. Questi sono entrati in blog personali, negozi elettronici, portali governativi, istituzioni finanziarie e forum.

LO SMEMORATO DI COLLEGNO: IL CASO BRUNERI-CANELLA

molto spesso, da ragazza, quando mi dimenticavo qualcosa, spesso, mi sono sentita dire: "ma sei come lo smemorato di Collegno?" Chi era questa figura che è diventata, addirittura, un modo di dire? L'identità di questo uomo diviene, agli inizi del '900, un vero e proprio caso giudiziario e di cronaca. In realtà:  il suo nome è Giulio Canella, professore e studioso di filosofia nato a Padova nel 1881. Figlio di un letterato, una volta terminati gli studi si trasferisce a Verona dove diventa direttore di una scuola Magistrale. Nel 1909, insieme ad Agostino Gemelli (religioso francescano, medico, rettore e psicologo, fondatore dell'Università Cattolica di Milano, dell'Istituto secolare dei Missionari della Regalità di Cristo e dell'Opera della Regalità. Contemporaneo di Canella, ottiene la laurea in medicina presso l'Università di Pavia. Il relatore della sua tesi fu il premio nobel Camillo Golgi (primo italiano insignito dal Karolinska

IL MISTERO DEL MANOSCRITTO SEGRETO (12°EPISODIO): ZECHARIA SITCHIN

Sara, scosse il capo e dopo un lungo interminabile sospiro, rispose ad Enrico: "Zecharia Sitchin? No, non ho mai sentito il suo nome chi è?" Enrico ritornò a sedersi in fianco e iniziò ad erudire l'amica anche se, in cuor suo avrebbe desiderato lasciar perdere ogni parola e trascorrere del tempo abbracciando Sara e baciandola. Anzi, ad un ceto punto provò ad immaginarsi loro due che con la più sconvolgente delle passioni si donavano uno all'altra. Sarebbe stato alquanto improbabile , si disse alla fine.  N on sapeva il motivo per cui lui non riusciva mai a concludere un accidente con qualsiasi ragazza che gli suscitasse sentimenti più profondi della "una semplice botta e via", come diceva quando si trovava tra amici nelle serate di confidenze. Odiava questo lato del suo carattere e avrebbe dato qualsiasi cosa purchè  una volta sola avesse trovato il coraggio di buttarsi a capofitto in una storia che implicasse qualcosa di più di una semplice, pura