LA CRITTOGRAFIA
Forse alcuni di voi ne hanno già sentito parlare, altri non sanno neanche della sua esistenza. Molti adorano i misteri, non per nulla ci sono trasmissioni televisive che propongono domande e misteri che attanagliano l'uomo da secoli ma terminano la puntata con la celeberrima frase "MISTERO".
Quante meraviglie, quante domande l'uomo si pone sin dalla sua apparizione sulla Terra, di quante ne ha svelato l'arcano e quante restano irrisolte! Alcune, le più, riguardano i misteri del cosmo, ossia argomenti che sono insiti nell'universo e nella vita stessa, altri sembrano essere produzioni umane, ma di difficile interpretazione.
Sono vissuti uomini che scrivevano dei loro studi usando un linguaggio enigmatico, perché?
Le motivazioni sono molteplici, si va dalla paura di una eventuale ritorsione, al timore che il documento potesse cadere nelle mani di un nemico.
Il termine per descrivere questo tipo da scrittura è CRITTOGRAFIA", dall'unione di due parole greche kriptos (nascosto) e graphia (scrittura), perciò il significato è scrittura nascosta.
Partendo dai giorni nostri, l'uso di codificare , rendere segreto uno scritto, esiste ancora; dove? Per esempio in informatica. La sicurezza è basilare, uno dei requisiti fondamentali, perciò sono realizzate cifrature per difendersi da eventuali attacchi informatici, gli sniffing ( attività di intercettazione passiva di dati informatici che transitano in rete, ma a volte questa azione è attiva, ossia voluta da qualche persona animato da scopi poco leciti, come, ad esempio, le truffe). Se avete voglia di approfondire potete visitare tesina crittografica, oppure Istituto Pesenti.it, crittografia e regoli cifrati.
Alla base del linguaggio crittografico si trova la matematica che permette l'uso, il funzionamento e la comprensione. Gli algoritmi crittografici possono essere asimmetrici e simmetrici. Questi ultimi data la chiave di cifratura si arriva a calcolare la chiave di decifratura. Alcuni esempi di questo tipo sono l'Algoritmo di Diffie Hellmann nei protocolli di rete quali TLS-SSL-HTTPS. Per quanto riguarda i primi si può dire che è una crittografia a coppia di chiavi, pubblica/privata, dove la prima serve a cifrare e la seconda, personale e segreta, è utilizzata per decifrare. Anche qui ci sono gli algoritmi, come RSA e DSA.
La metodologia inversa è chiamata crittoanalisi, dall'unione di due parole greche kriptos, nascosto, e analyein, scomporre.
Come la crittografia, anche la crittoanalisi fonda le sue radici nella storia dei tempi; la prima spiegazione nota risale all'arabo al-Kindi, (IX secolo).
Possiamo comunque affermare che sin dall'antichità si è cercato di usare una forma di comunicazione scritta segreta troviamo testimonianza di questo nel codice atbash ebraico, ma anche gli spartani se ne avvalevano (la scitala). Famoso è il cifrario di Cesare , spostava di tre posizioni ( il numero della chiave è perciò 3), secondo il sistema sotto figurato.
Un altro famoso genere crittografico è quello di Vigenere del 1586, usato per scopi militari.
Bisognava spostare la lettera basandosi su una chiave nota (indicata sotto alla missiva), detta verme, che variava di volta in volta
Facendo un piccolo salto temporale e arrivando in un periodo di tempo più vicino a noi da Thomas Jefferson, con il codice omonimo, fino alla seconda guerra mondiale( Il famoso enigma), vediamo che l'uomo si è avvalso di questi metodi per inviare messaggi segreti.
Se vogliamo c'è anche un gioco che ho fatto con i miei figli quando erano piccoli:
spremi un limone e raccogli il succo. Con un pennino intinto nel succo si scrive su un foglio una frase. Quando si asciuga il foglio è bianco ma se lo si passa su una fonte di calore ecco, come per magia, apparire le lettere.
Ricordo che la prima volta ne rimasero stupiti! Fu divertente.
Comunque per dilettarvi ecco da YouTube un breve video su Leonardo da Vinci e alcuni segreti che sembrano custoditi nei suoi celebri dipintiEd ecco la sua vita in un bel documentario
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