Il 4 Aprile si apre la prima udienza del processo a carico di Rosario Marcianò il capo di accusa è "aver leso la rispettabilità dell'azienda sanitaria imperiese con la pubblicazione del libro -Ho cercato di salvarti-.
Nel sito Tanker Enemy si può leggere quanto segue:
Processo a Rosario Marcianò:

Per chi è interessato a questo link si può trovare anche il libro in formato PDF di Rosario
link per il download:
HO CERCATO DI SALVARTI http://www.tanker-enemy.com/PDF/ho-cercato-di-salvarti.pdf
Dopo la lettura del libro decidete voi se chi si dichiara diffamato e ha voluto il processo ne ha diritto, decidete voi dove si trova la giustizia e l'amore Condividi
Nel sito Tanker Enemy si può leggere quanto segue:
Processo a Rosario Marcianò:
Al via il "processo" ASL imperiese contro Rosario Marcianò

Il 4 aprile 2016 si terrà la prima udienza del "processo" (uno dei tanti) a carico di Rosario Marcianò. Nel dispositivo si legge: "Per aver leso la rispettabilità dell'azienda sanitaria imperiese, pubblicando il libro 'Ho cercato di salvarti'". Il capo d'accusa è "diffamazione aggravata".
Ovviamente il sottoscritto ritiene di aver descritto in modo obiettivo e veritiero il sistema sanitario nazionale nel suo insieme ed a dimostrazione del fatto che si è stati anche teneri ed eufemistici, si pubblica ora, a pochi giorni dal dibattimento nel quale interverrò, guarda caso, come imputato,QUESTA FOTO. Nell'immagine sono ben visibili le lesioni da decubito provocate al compianto papà Pasquale, durante il ricovero nei due nosocomi di Sanremo e Bordighera. Di tali gravissime lesioni mio fratello ed io venimmo a conoscenza solo durante il ricovero presso l'ospedaleHumanitas di Rozzano (Mi): qui fu eseguita la diagnosi corretta (ormai tardiva) e cioé Glioblastoma di livello IV.
Un paziente che non poteva muovere un solo muscolo e per di più sedato all'insaputa dei parenti, aveva bisogno quanto meno di presidi ed assistenza idonei per scongiurare la formazione di lesioni da pressione, ma evidentemente non fu così. L'aver poi nascosto ai congiunti la presenza di "ulcere da decubito" costituisce reato perseguibile d'ufficio, senza che sia necessaria querela di parte. Inutile dire che il Pubblico Ministero che decise, invece, il rinvio a giudizio a carico di chi scrive (su suggerimento del famigerato negazionista Federico De Massis alias Task Force Butler), Dottoressa Francesca Scarlatti, sebbene resa subito edotta di tali gravissime "inadempienze", si guardò bene dal prendere provvedimenti a carico dei sanitari che, anzi, oggi sono "parte lesa" nel processo-farsa A.S.L. imperiese vs Rosario Marcianò.
In questo caso siamo di fronte o no al reato di "omissione d'atti d'ufficio"? Siamo inoltre al cospetto del reato di diffamazione oppure alla puntuale e sacrosanta testimonianza di fatti realmente accaduti? A voi il giudizio.
Ovviamente il sottoscritto ritiene di aver descritto in modo obiettivo e veritiero il sistema sanitario nazionale nel suo insieme ed a dimostrazione del fatto che si è stati anche teneri ed eufemistici, si pubblica ora, a pochi giorni dal dibattimento nel quale interverrò, guarda caso, come imputato,QUESTA FOTO. Nell'immagine sono ben visibili le lesioni da decubito provocate al compianto papà Pasquale, durante il ricovero nei due nosocomi di Sanremo e Bordighera. Di tali gravissime lesioni mio fratello ed io venimmo a conoscenza solo durante il ricovero presso l'ospedaleHumanitas di Rozzano (Mi): qui fu eseguita la diagnosi corretta (ormai tardiva) e cioé Glioblastoma di livello IV.
Un paziente che non poteva muovere un solo muscolo e per di più sedato all'insaputa dei parenti, aveva bisogno quanto meno di presidi ed assistenza idonei per scongiurare la formazione di lesioni da pressione, ma evidentemente non fu così. L'aver poi nascosto ai congiunti la presenza di "ulcere da decubito" costituisce reato perseguibile d'ufficio, senza che sia necessaria querela di parte. Inutile dire che il Pubblico Ministero che decise, invece, il rinvio a giudizio a carico di chi scrive (su suggerimento del famigerato negazionista Federico De Massis alias Task Force Butler), Dottoressa Francesca Scarlatti, sebbene resa subito edotta di tali gravissime "inadempienze", si guardò bene dal prendere provvedimenti a carico dei sanitari che, anzi, oggi sono "parte lesa" nel processo-farsa A.S.L. imperiese vs Rosario Marcianò.
In questo caso siamo di fronte o no al reato di "omissione d'atti d'ufficio"? Siamo inoltre al cospetto del reato di diffamazione oppure alla puntuale e sacrosanta testimonianza di fatti realmente accaduti? A voi il giudizio.
Per chi è interessato a questo link si può trovare anche il libro in formato PDF di Rosario
Ho cercato di salvarti
link per il download:
HO CERCATO DI SALVARTI http://www.tanker-enemy.com/PDF/ho-cercato-di-salvarti.pdf
Dopo la lettura del libro decidete voi se chi si dichiara diffamato e ha voluto il processo ne ha diritto, decidete voi dove si trova la giustizia e l'amore Condividi
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