Ad alcune persone può sembrare semplice l'atto del meditare, sembra che gli venga spontaneo, ad altre, invece, non pare sia così. Perché questa differenza? Tanti, magari, vorrebbero proprio riuscire a staccare dalla realtà quotidiana per viaggiare con la fantasia oppure proprio per non pensare più a nulla e ritrovare un po' di pace e serenità, ma anche se armati di tanto desiderio e voglia di fare non riescono . Così si finisce con l'effetto opposto maggior nervosismo e un profondo senso di frustrazione oppure, si rischia di etichettare la meditazione come atto falso di una credenza orientale magari adatta solo ai monaci tibetani , ai santoni indiani oppure a persone speciali. Secondo me è possibile, invece, dedicarsi un momento della giornata per trovare un po' di pace. Forse quando ci si approccia alla meditazione non scegliamo la metodologia più idonea, il momento o la musica. Vi scrivo qualche consiglio che mi ha passato Paul di Omnama magari vi potrà
L'UOMO E IL SUO DIVENIRE, analizzando il nostro cammino possiamo comprendere il presente e mettere le basi per il futuro