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Visualizzazione dei post con l'etichetta ZONA FILOPSICOPEDAGOGICA

LA FELICITA' E IL SUO SEGRETO (2)

Questo pdf è stato prelevato dal sito LIBERLIBER.IT Progetto Manuzio ringrazio l’Associazione   liberliber.it    il sapere condiviso è possibile EPICURO Lettera sulla felicità (A Meneceo)   Mai si è troppo giovani o troppo vecchi per la conoscenza della felicità. A qualsiasi età è bello occuparsi del benessere dell'animo nostro. Chi sostiene che non è ancora giunto il momento di dedicarsi alla conoscenza di essa, o che ormai è troppo tardi, è come se andasse dicendo che non è ancora il momento di essere felice, o che ormai è passata l'età. Ecco che da giovani come da vecchi è giusto che noi ci dedichiamo a conoscere la felicità. Per sentirci sempre giovani quando saremo avanti con gli anni in virtù del grato ricordo della felicità avuta in passato, e da giovani, irrobustiti in essa, per prepararci a non temere l'avvenire. Cerchiamo di conoscere allora le cose che fanno la felicità, perché quando essa c'

LA FELICITA' E IL SUO SEGRETO (1)

L'uomo ricerca la felicità. E' difficile riuscire a catturare questa sensazione e ancora più arduo farlo resistere per un tempo così lungo da farlo diventare consuetudine in modo da non soffrire più di tristezza. Molti dicono che per essere felici bisogna guardarsi dentro  perché è in noi. Però a volte questa felicità è talmente sepolta sotto una coltre di tristezza che diventa impossibile farla emergere. Ricordo che quando andavo al liceo ho studiato una poesia di Leopardi "il sabato del villaggio". La donzelletta vien dalla campagna, in sul calar del sole, col suo fascio dell'erba; e reca in mano un mazzolin di rosa e viole, onde siccome suole, ornar ella si appresta, diman al dì di festa, il petto e il crine. Se desiderate leggere il resto qui trovate la poesia intera:  Giacomo Leopardi . Questa fanciulla è tutta presa a prepararsi perché arriva il giorno di festa in paese e così trascorre il tempo in attesa, un'attesa serena e

STREGONERIA E MAGIA IL PUNTO DI VISTA DI UN SOCIOLOGO

Qual'è il confine tra magia e stregoneria?  Vediamo il punto di vista di un sociologo. Massimo Introvigne analizzando la magia compie una distinzione tra mentalità religiosa e atteggiamento magico-superstizioso. Può accadere che sentiamo il desiderio di far divenire un bisogno realtà. L'atteggiamento della persona che ha fede,  rivolge le preghiere verso Dio partendo dal presupposto che egli risponderà in modo sovrano e libero all'invocazione, quindi può accadere che venga esaudito il nostro desiderio o anche no. Però viene accettata la libera scelta divina per fede e il credo religioso non muta.  La persona che per ottenere il cambiamento si rivolge alla magia non attende la decisione e l'operato altrui ma tenta di intervenire mediante formule magiche o pozioni. Magia è una pratica rituale che permette di condizionare la realtà esterna mediante un intervento spiritico. L'arte della magia esiste sin dai tempi più remoti i periodi di sc

3: AMORE E ALTRI FILOSOFI

"Che cos'è l'amore?  Per trovare la risposta definitiva, filosofi, psicologi, scrittori, poeti, registi, cantanti e anche noi, uomini comuni, ci siamo posti questa domanda e ciascuno di noi ha dato una risposta differente: c'è chi vive questo sentimento in senso positivo e chi, al contrario, ha sentito questa manifestazione come un momento di debolezza umana. In questo articolo vi presento alcuni punti di vista : Però non si può parlare di amore senza prendere in considerazione un secondo quesito l'amore rientra nella sfera della razionalità oppure in quella delle passioni? Parlando di razionalità  il comportamento razionale è un comportamento che implica intenzionalità dove il prodotto è responsabile mentre le passioni, come già indica l'etimologia della parola, pati soffrire e subire, sono subite e chi agisce è soggiogato  dalle sensazioni. Nella tradizione pitagorica c'è un dualismo tra anima e corpo la prima, immortale, è la scintil

I MEANDRI DELLA PSICHE: LA DOPPIA PERSONALITA'

Nella letteratura psichiatrica sono stati definiti vari disturbi che portano coloro che ne soffrono a compiere gesti violenti o contro se stessi oppure contro altre persone. La nostra mente non sempre riesce a rimanere lucida ed è capace di costruire realtà differenti a seconda dei traumi che si sono vissuti durante il periodo infantile. Un'infanzia che presenta abusi, vessazioni ed esperienze traumatiche possono portare le persone a crearsi una doppia identità sviluppando il disturbo dissociativo della personalità che comporta da avere più identitità. Nella cinematografia e nella letteratura sono tante le storie che fanno riferimento a questo disturbo, famoso è il romanzo "Dr. Jekyll e mister Hyde", o il film a "Beautiful Mind" o quello di Brian de Palma  "Doppia personalità" e "Ted Bundy". Qui di seguito i trailer da YouTube Le persone che soffrono di questo disturbo convivono con due o più identità che esercitano alte

CREDI ALLA FORZA DEI TUOI SOGNI E LORO DIVERRANNO REALTA'

Chi ha paura di sognare è destinato a morire. l'uomo possiede vari tipi di sogni quello vero e proprio studiato da tanti e famosi psicologi come Freud, Jung , psichiatri come Hobson o McCarley che proposero un'idea innovativa, detta di attivazione di sintesi. In questa si affrema che le esperienze percettive costituiscono un tentativo di interpretazione dei segnali inviati dai ponti neuronali. Durante la fase REM (Rapid Eye Moviment, fase di movimento rapido degli occhi momento del sogno) le onde delle sinapsi producono i movimenti rapidi degli occhi dando così forma agli stimoli percepiti. Il primo ad interessarsi del sonno è uno scienziato francese vissuto nel 1913 Henri Pieron da qui si sono succeduti molti approfondimenti che hanno portato a stabilire diversi stadi del sonno, ben 5 fasi, nel REM, e poi il NON-REM. Il primo è denominato anche sonno paradosso ed il secondo sonno ortodosso. La fase NON-REM si distingue in 4 periodi l'ultimo di questi è quello più ris

HENRY DAVID THOREAU

Questa, che vi propongo di leggere andando sopra al titolo, è una vera chicca, WALDEN, la vita nei boschi Si può considerare una vera e propria opera di questo scrittore, filosofo americano che fa parte, insieme a Ralph Waldo Emerson, del "rinascimento americano". Thoreau nasce a Concord nel 1817, si laurea ad Harvard nel '37 e per gli studi compiuti orienta i suoi interessi verso la filosofia orientale, la poesia greco-romana e la botanica. Vive un sentimento forte verso la natura e dedica molte giornate a lunghe passeggiate tra i boschi per avere maggior conoscenza e comprendere più approfonditamente il mondo animale e vegetale. Diventa una figura importante nel trascendentalismo . Egli comprende già in quel tempo il contrasto tra la possibilità di una piena e soddisfacente realizzazione dell'uomo e la società protratta ad incrementare la tecnologia e quindi a prospettare un vissuto maggiormente lontano dalla semplicità e dalla natura. Non è assu

2: AMORE, AMARE, AMARSI, LE SFACCETTATURE DELL'AMORE

Quante persone hanno affrontato il tema dell'amore? Cos'è l'amore? Amare vuol dire...? Tutti quanti nella vita prova, prima o poi,  questo sentimento. Molto spesso è insieme ad un altro molto meno nobile  la gelosia, e tanti sono convinti che l'uno non esclude l'altro, anzi, sono imprescindibili.  Filosofi, psicologi, registi, pittori, cantanti, tutti, o la maggior parte, ha rivolto un pensiero all'amore. Ma amare è un'arte, una capacità intrinseca dell'animo umano, oppure, solo alcuni di noi ne sono capaci? Bisogna buttarsi in questo sentimento, alla cieca e viverlo o è meglio prepararsi? Amore implica sofferenza, sempre o gioia incommensurabile? C'è stato un tempo che nei famosi "Bacetti" della Perugina si trovavano le frasi sull'amore e allora ti capitava uno scritto del tipo amore è come una farfalla se la stringi troppo muore, troppo poco vola via; prima di amare non ho mai vissuto pienamente (Dickin