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TUTTI I COLORI DEL MONDO

TUTTI I COLORI DEL MONDO di Giovanni Montanaro Giovanni Montanaro: scrittore e avvocato veneziano. Ha esordito nel 2005 componendo il dramma teatrale "Arriva sempre la stessa lettera da Vienna", segua  con il romanzo " La croce di Honninfjord, nel 2007, nel 2009 ha scritto "Le conseguenze".  Con "tutti i colori del mondo" Nel 2012 è stato pubblicato questo romanzo, scritto da Montanaro. Siamo a Gheel, un paesino famoso per la numerosa presenza di persone con problemi mentali, perché qui le famiglie, per far quadrare il bilancio, sono solite ospitare dei matti. In questo villaggio fiammingo si trova una ragazza, Teresa Senzasogni, registrata come matta ma che in realtà non lo è. E' ospite presso la famiglia Vanheim. Un giorno arriva un uomo strano dai capelli rossi, dal carattere schivo e duro, ma che negli occhi brilla una luce al contempo viva misteriosa ed inquieta. La giovane ne rimane affascinata e sente a pelle che il destino di

MIGUEL DE CORELLA

MIGUEL DE CORELLA, AL SECOLO MICHELETTO Vissuto nel 1500 condottiero ma, soprattutto, grande sicario per un Papa che di santità non ne ha proprio avuta, il famoso Alessandro VI, Borgia. Questo personaggio può essere catalogato tra i più perfidi della storia. E' passato come il boia di Valentino (Cesare Borgia, arcivescovo cattolico che ha ispirato Machiavelli per la figura del Principe), conosciuto durante gli studi a Pisa. Il numero di omicidi compiuti sotto gli ordini della famiglia Borgia non è conosciuto esattamente. Andando per ordine il primo, di cui si ha notizia, è quello del Duca di Bisceglie Alfonso d'Aragona, figlio illegittimo di Alfonso I di Napoli e secondo marito di Lucrezia Borgia, sorella di Cesare. Il motivo più auspicabile è che la sua presenza intralciava la politica matrimoniale di Alessandro VI Papa. In seguito Corella partecipa alla battaglia per conquistare la Romagna a fianco della famiglia Borgia.  E' presente nella conq

IL PASSO SAN BOLDO

LA STRADA DEI CENTO GIORNI Questa estate siamo andati un fine settimana in giro, vicino a casa, e girovagando siamo arrivati qua. Luogo suggestivo non è vero? Si chiama la strada dei cento giorni e si trova in Veneto, mette in comunicazione due valli: Valmareno e Valbelluna. Il valico, Passo San Boldo, in dialetto Canal de San Boit o canale della Scala, ha una grande importanza storica. Le sue origini risalgono all'epoca romana, è affiancato da torri di vedetta, ne restano due dell'età bizantina, affiancava i collegamenti tra il trevigiano e la Valbelluna, era usato da pastori, mercanti, pellegrini, che si recavano in Spagna, e zattieri (i conduttori di zattere che risalivano e scendevano il Piave dal bellunese e dal Cadore). Nell'ottocento furono presentate varie richieste per costruire un passaggio più comodo. I lavori iniziarono solo nel 1914 ad opera degli austriaci. In quel periodo, ricordiamo che il Veneto faceva parte dell'Impero austrounga

PHINEAS GAGE E L'ERRORE DI CARTESIO

PHINEAS E L'ERRORE DI CARTESIO Innanzitutto diciamo subito chi è, o meglio, chi fu questo signor Phineas Gage. Per un certo periodo della sua vita era un uomo qualunque, normale, con i suoi problemi e la vita tipica di ciascuno di noi. Non era una persona ricca, era un operaio vissuto nel 1800 in America. Un giorno, come tanti altri, stava lavorando, era il 13 settembre del 1848, si trovava vicino alla città di Cavedish, nella contea di Windsor, e stava per inserire una carica esplosiva in una roccia perché bloccava il passaggio della linea ferroviaria in costruzione. Per l'esplosione della polvere da sparo il ferro di pigiatura, una barra di metallo simile a quella che tiene in mano nella fotografia, schizzò in aria e la parte anteriore entrò nella testa dell'operaio provocando un trauma cranico che interessò i lobi frontali del cervello. I colleghi di lavoro, che assistettero all'incidente, narrarono che l'asta, ricaduta dopo a terra. er

L'UOMO E L'ANIMALE

L'UOMO E L'ANIMALE Mai ti assale il pensiero che sulla terra non sei solo tu l'avventuriero? Uomo ad essere loquace e perspicace c'è anche l'animale che, spesso, è anche audace! Gli animali sanno bene che con l'uomo la loro vita non gli appartiene Spesso li mangiamo,  troppe volte li uccidiamo  e, se un cane, o un gatto abbiamo quante volte li abbandoniamo! Dovremmo ben sapere che noi e loro siamo di Dio il capolavoro! Insieme dunque impariamo a stare per meglio la vita assaporare solo così la vita godremo  noi e loro insieme, la felicità accarezzeremo Dai tempi che furono sulla terra convivono uomini e animali, ma il rapporto è sempre stato così come è oggi? Abbiamo sempre pensato che noi e loro non siamo altro che parte stessa del cosmo fatti con gli stessi atomi, la stessa energia di cui è composto l'universo? Continuando a presentare poeti dei tempi andati ecco come era il pensiero tra il '2

CECCO ANGIOLIERI

CECCO ANGIOLIERI S'i fosse fuoco, arderei 'l mondo; s'i fosse vento, lo tempestarei; s'i fosse acqua, i' l'annegherei; s'i fosse Dio, mandereil' en profondo; s'i fosse Papa, allor serei giocondo; chè tutti cristiani imbrigarei; s'i fosse 'mperator, ben lo farei; a tutti tagliarei lo capo a tondo. S'i fosse morte, andarei a mi' padre; s'i fosse vita, non starei con lui; similemente faria da mi' madre: Si fosse Cecco com'i son e fui, torrei le donne giovani e leggiadre: le zoppo e vecchie lasserei altrui.                              Cantata da Fabrizio de André è stupenda Cecco Angiolieri è un contemporaneo di Dante ed appartiene alla nobile casa degli Angiolieri. Ritenuto un ribelle, partecipò con il padre alla guerra di Arezzo, quindi insieme ai guelfi era presente all'assedio contro i ghibellini asserragliati nel castello di Torri di Maremma. Fu più volte multato perché

IL MAESTRO DI GARAMOND

CLAUDE GARAMOND e ANTOINE AUGEREAU, Claude Garamond, è stato un tipografo francese, incisore di caratteri da stampa mobili. E' il più famoso creò il "romano", ossia una serie di caratteri latini che porta il suo nome e che sarà ampiamente copiato. Garamond apprese questa conoscenza che divenne il suo mestiere da un altro grande personaggio Antoine Augereau, altro grande stampatore che pagò con la vita questa nuova forma di espressione. Vissero entrambi a Parigi nel 1500 periodo della riforma di Lutero e Calvino.  I dotti della Sorbona, non vedevano di buon occhio gli scritti pubblicati da Augereau, ritenendoli sovversivi. Questi, infatti, pubblica lo "Specchio dell'anima peccatrice", un lavoro di Margherita di Navarra, sorella di Francesco I, che vedeva di buon grado la roforma. Nella seconda ristampa Augereau, include anche la traduzione in versi del Salmo VI di Clemente Marot ed una preghiera del sovversivo riformato Sebald Heiden.