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GLI ORANGO E L'UOMO

Forse pochi di noi sa che il termine orangutan , nome di questa specie data dai malesi, significa "persona della foresta". Questi bellissimi animali sono ormai a rischio di estinzione. L'olio di palma e la deforestazione per il legno stanno decimando la comunità degli orango. Negli ultimi due secoli, infatti, si è notato che dagli oltre 20000 esemplari stanziati nella foresta del Borneo, oggi ne sono presenti solo 5000. Gli studiosi sono concordi nell'affermare che questa decimazione è dovuta per colpa dell'uomo e delle sue attività. Il genetista Benoit Goossens, dell'Università di Cardiff nel Galles, insieme ai suoi colleghi oltre ad aver segnalato questa tremenda notizia , riportando che sin dal 1890 è iniziato questo problema ma che è in questi ultimi 50 anni che si è aggravata la situazione sino a giungere al punto di non ritorno se non si prendono provvedimenti adeguati, spiegano che entro la fine di questo secolo di questi animali non si a

NOVELLE DI FAMIGLIA (LA TATA)

QUINTO CAPITOLO LA TATA Quando la nonna giunse a Milano non conosceva nessuno. La sua famiglia fece in modo di darle una vita consona al suo stato di provenienza e così le fecero avere delle gioiellerie e delle case. In effetti non aveva problemi per quanto riguarda l'aspetto economico anzi, si può dire che godeva di una situazione molto agiata. Essendo un membro della croce rossa ebbe il modo di conoscere una ragazza, pur essendo di discendenza ricca e borghese, la sorte aveva per lei in serbo una situazione non rosea. Questa giovane ragazza venne segnalata da una responsabile della croce rossa alla nonna la quale, visto che era anche alla ricerca di una persona che la aiutasse con l'amministrazione della casa e delle figlie, decise di assumerla. Fu così che Tina divenne la tata sia della mamma sia mia e di mia sorella. Visse con noi per tanti e lunghi anni ed era considerata un membro di famiglia. Narrando le vicende familiari mi sto rendendo conto che dalla nonna

DOV'E' LA SALVEZZA?

Dov'è la salvezza Una via sull'altra accalcata, la città, è un' anima disperata dove, tra confusione e torpore, tante anime camminano nel grigiore. Volti disarmati cuori isolati, attimi di vita coraggiosa attimi di vita preziosa si rincorrono affannosamente si dimenticano costantemente. Si mischiano e si confondono in un abisso profondo si nascondono. Nei vicoli bui ed angusti, dove trovano riposo pochi uomini giusti, due ragazzi indaffarati portano a compimento i loro peccati. Una nuvola li avvolge un profumo li sconvolge e dove prima c'era bruttura ora esplode una nuova natura di colori sfavillanti, di rumori incessanti di odori stravaganti. Solo un poco durerà poi la cruda realtà, che non concede troppe possibilità, con una stretta forte chiuderà i loro cuori fino alla morte. Pochi di loro sapranno, pochi della loro assenza si accorgeranno. La città disumana li ha afferrati e senza perdono

LO ZEN E I KOAN PARTE SECONDA

Un uomo incontra il suo maestro e gli dice: "Maestro ho deciso di raccontare la storia dello Zen. Nel momento stesso in cui ho preso questa decisione mi sono reso conto che, forse, non sarà un compito facile, per questo sono venuto da lei. Vorrei dei consigli, non so se sarò all'altezza di questo compito!" "Tanti, ragazzo mio, si sono cimentati, c'è chi ha scritto storie sullo zen, chi, invece, ha narrato la storia dello zen. Anche tu, se vuoi, puoi farlo". "La via che devi seguire è quella di non inventare nulla e nemmeno di fare copie da scritti altrui." L'uomo rimane sbigottito: come poter scrivere una storia zen senza inventare o senza rifarsi a scritti altrui, cosa rimane? Ma, prima di rispondere al maestro quest'ultimo riprende il discorso ponendogli una domanda: "in realtà cosa inventiamo di nuovo noi"? E' presunzione asserire che si può inventare; nulla ci appartiene persino il nostro involucro non è ver

INFIBULAZIONE

E' un argomento molto attuale: oggi nel mondo quante ragazze vengono ancora sottoposte a questa pratica antica e in quali parti del mondo? Prima vorrei condividere con voi, miei cari amici di rete, il mio pensiero su questa usanza che produce dolore e causa anche morte nelle donne. Infibulazione infibulazione , purtroppo, fa rima com mutilazione. Pratica disumana che fa soffrire, se non morire, una persona umana. In questo mondo non esiste rispetto e la donna deve inchinarsi al cospetto di pratiche ancestrali che però causano profondi mali Perché mi chiedo e dico le donne devono sottoporsi a questo sacrificio? Perché, che sia oriente o sia il moderno occidente la donna non ha lo stesso diritto? Perché deve convivere con un animo trafitto? Perché la donna deve essere accomodante perché la donna è costretta ad una realtà così aberrante? Come difendersi da uno stupro stanno insegnando perché, invece, non educare l'uomo la donna rispet

LO ZEN E I KOAN PARTE PRIMA

L'altro ieri ho presentato degli indovinelli e ho notato che sono stati apprezzati. Prima di proseguire è giusto che pubblichi le soluzioni perciò eccole di seguito: Il quesito di Einstein : Il pesciolino appartiene al tedesco. In questa pagina trovate tutto il grafico . Luce, acqua gas Fra coloro che mi hanno scritto c'è un caro amico di rete Francesco che mi ha detto che secondo lui, quello dell'acqua della luce e del gas era un koan. Così eccomi qua a presentarvivi, perciò, i Koan e lo Zen, inoltre, ringrazio infinitamente Francesco per avermi parlato di questo argomento. Poiché sono curiosa e mi piace scoprire sempre cose nuove e, inoltre, sono attratta dal sapere e dalla mentalità orientale ho voluto indagare per capire meglio. Innanzitutto parto con il dire cos'è lo Zen. E' uno delle sei perfezioni che rendono possibile l'illuminazione. Il termine è giapponese ed è la lettura dell'ideogramma cinese ch'an c

L'ARTE DEL CAZZEGGIO

Buona sera a tutti è da qualche giorno che sono assente. Non sempre riesco a scrivere perché se si vuole realizzare un buon lavoro ci vuole il suo tempo. A volte è proprio questo che scarseggia. Comunque in questi giorni di silenzio ho composto altre poesie e tra loro ho scelto di condividere con voi, miei compagni di rete, questa piccola composizione un po' burlona. Mi capita di trascorrere giornate dove veramente mi volano le ore senza, alla fine, aver concluso nulla di importante. Secondo, ogni tanto, ci può anche stare! Insomma, non si può essere sempre impegnati in attività serie o in lavori, bisogna anche staccarsi da tutto. Cosa c'è di meglio se non il cazzeggio? Come termine, per coloro che non lo sanno, è di origine incerta facendo una piccola ricerca in rete ho trovato queste due semplici spiegazioni che mi sono permessa di copiare pari pari: da Dizionari.corriere della sera : Cazzeggiare  è verbo recente, non appartiene alla buona etichetta ma è disi